07 July 2013

Bep’s a Bergamo: “Non puoi comprarla nuova? Coccola quella che hai”

Inaugurata una nuova sede della catena Bep’s, con oltre 80.000 articoli per auto e moto, dal ricambio al componente estetico, fino all’abbigliamento e ai dispositivi di sicurezza passiva. Noi c’eravamo e abbiamo parlato col titolare

Bep’s a bergamo: “non puoi comprarla nuova? coccola quella che hai”

Un capannone nuovo di zecca è sorto nel giro di pochi mesi a due passi da Bergamo, in via Grumello. Dal casello di Dalmine sono si e no tre chilometri. Il parcheggio è strapieno da due giorni: ieri ha aperto una nuova sede di Bep’s e già i clienti si affollano tra gli scaffali, alla ricerca di un ricambio o di un accessorio per abbellire la propria moto. Davanti all’ingresso ci sono parcheggiate una moto sportiva, due naked, una maxienduro e una custom; accanto ci sono un maxiscooter, un 125 e un cinquantino. Un campionario tanto vario di veicoli riflette il tipo di clientela. “Dal ragazzino con il motorino all’ottantenne in auto, accontentiamo tutti” ci dice Terry Battaglia, figlio del mitico fondatore (il Bepi: vedi gallery) e titolare dell’attuale catena Bep’s.

 

Accidenti, in un periodo di crisi così profonda per l’automotive, qui sembra di respirare un’altra aria…

È necessario: bisogna aver la forza di investire nei momenti di stagnazione, per proporre qualcosa di nuovo, variare, evolversi continuamente. Dalla parte del cliente, proprio ora che mancano i mezzi per acquistare auto e moto nuove, noi abbiamo quello che serve per mantenere e abbellire la propria due o quattro ruote.

 

E questo punto vendita?

È il decimo. Tutto nostro. Lo abbiamo costruito apposta, con un pool di architetti che ci segue da sempre e che ci aiuta ad aggiornare la nostra immagine, anche nelle sedi storiche.

 

Quando nasce Bep’s?

Il primo negozietto di ricambi auto nasce a Montebelluna (TV) per volere di mio papà. Ora, con i miei due fratelli, porto avanti la tradizione. Dal 2000, anno in cui abbiamo aperto la nostra seconda sede, non ci siamo più fermati. E già abbiamo una pianificazione di espansione per i prossimi tre anni, verso Lombardia ed Emilia Romagna.

 

Che cosa avete per i motociclisti?

Di tutto, senza essere troppo tecnici. Prendi l’abbigliamento. Fatta eccezione per le tute in pelle, vestiamo il moto turista, lo scooterista, chi ha una naked o una moto da fuoristrada; dalla testa ai piedi.

 

Quale è la vostra forza? I prezzi e la vasta scelta?

Senza dubbio. Ma soprattutto il personale. Che deve essere appassionato: chi sta al reparto moto, ad esempio, è motociclista. In questo punto vendita abbiamo tredici dipendenti, selezionati tra oltre 400 che hanno fatto colloquio. La selezione è stata mirata. Il personale viene formato per seguire il cliente. Coccolarlo, consigliarlo, fidelizzarlo. Chi viene da noi una volta, torna sicuramente.

 

A proposito di personale: ci sono molte ragazze…

La nostra azienda conta circa 150 dipendenti, in totale. Metà sono ragazze. E tutti i responsabili di filiale sono donne. L’automotive è un mondo storicamente maschile. Ma la sensibilità e l’attenzione femminile sono impagabili. Anche per questo forse il nostro fatturato ha sempre segno positivo: sappiamo far star bene i nostri clienti.

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