11 December 2012

Come una Moto Guzzi SP diventò la Anvil Mille ELR

I ragazzi di Anvil Motociclette ne hanno fatta un’altra. Ecco una “ex” Moto Guzzi SP 1000 II del 1985 rivista in stile minimalista, una reinterpretazione radicale che ha vinto il contest nell’edizione 2012 di Kustom Kulture

Come una moto guzzi sp diventò la anvil mille elr

Si chiama Anvil Mille ELR ed… era una Moto Guzzi SP 1000 del 1985. Per spiegare il perché e il come di una trasformazione così radicale bisogna fare un passo indietro a quella volta che Marco e Phonz (fondatori di Anvil Motociclette) sono in Corsica in moto e… “stavamo percorrendo una delle tantissime stradine tortuose che caratterizzano l’isola quando all’improvviso veniamo raggiunti, superati e staccati da una Guzzi SP1000 carichissima, con a bordo addirittura due passeggeri”. Appare chiaro che la Guzzona è una pesante turistica ma ha un motore che tira di brutto e una tenuta di strada che fa impallidire certe naked moderne.

FANTASIA E FORTUNA
Se succede una cosa così ti parte la fantasia, cominci a sognare di come ti piacerebbe avere quella moto e farla “davvero” tua (in questo caso di un cliente di Parma che ha commissionato ad Anvil una Guzzi così). Per coincidenza i due di Anvil conoscono poi il proprietario della SP sul traghetto nel viaggio di ritorno e apprendono da lui che vuole venderla. Due più due fa quattro! Moto comprata e subito “lavorata” (nella gallery alcune fasi del… processo creativo)

PRATICAMENTE UN’ALTRA MOTO
La trasformazione è in perfetto stile Anvil (cliccate qui per vedere e soprattutto sentire la primissima Anvil in azione a Monza) e parte dallo smontaggio completo della moto. Via tutto il superfluo (letteralmente tutto!), tagliato il telaietto posteriore, sostituiti gli ammortizzatori, la sella e il serbatoio (con un Norton in alluminio), i fari e il codone, il manubrio e le pedane. Il motore rimane di serie, ma riverniciato e con nuovi silenziatori (se così si possono chiamare due lunghi tubi vuoti…) e cornetti di aspirazione col filtro a reticella. Tutte le parti sostituite sono made in Anvil, non ci sono pezzi comprati a catalogo.

BASSA, MA BASSA…
La ciclistica rimane sostanzialmente invariata, a parte gli ammortizzatori e la parte di telaio (riverniciato) sacrificata al look. Quello che cambia pesantemente è l’assetto, che diventa super ribassato grazie all’accorciamento e al notevole sfilamento della forcella (un vero marchio di fabbrica, la sporgenza superiore degli steli). Nasce insomma una café racer minimalista pur con qualche dettaglio sfizioso, come le leve al manubrio forate.

PREMIATA
Con questa moto (ma anche altre già date alla luce, che potete vedere qui), Anvil partecipa quasi per gioco al contest Italian Motorcycles Championship dell’edizione 2012 della kermesse Kustom Kulture di Cesena. E vince il primo premio nella categoria Metric, riservata alle moto con motore non americano.

Beh, complimenti!

www.anvilmotociclette.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA