Presto altri test Kawasaki MotoGP in Australia con la ZX-RR 2009. Akashi sviluppa la moto “clienti”
Presto altri test kawasaki motogp in australia con la zx-rr 2009. akashi sviluppa la moto “clienti”
Milano 20 gennaio 2009 – Dopo la due giorni di test fatta la
settimana
scorsa in Australia, sul circuito di Eastern Creek, il collaudatore francese
di Kawasaki Olivier Jacque dice che lo sviluppo della Ninja ZX-RR 2009
procede bene. Jacque ha testato la nuova moto, insieme con il pilota giapponese
Tamaki Serizawa, secondo collaudatore, che si è occupato di verificare
i miglioramenti della moto nei due giorni successivi a quelli in cui ha
girato in pista Olivier.
Ha detto Jacque: “Il nuovo telaio risponde bene, soprattutto con
l'anteriore
dove si concentravano i nostri problemi lo scorso anno. Durante l'inverno
abbiamo lavorato molto su questo aspetto, e adesso c'è molta più stabilità
nella parte anteriore, il che aiuta parecchio nelle curve. Ovviamente c'è
ancora molto lavoro da fare. I pochi giri fatti con la nuova moto sono
un gran passo in avanti, per questo sono fiducioso. Era solo un test, ma
gli ingegneri hanno lavorato duramente”. La verdona, però, ha ancora
qualche
problema al retrotreno: “Dobbiamo fare qualche aggiustamento in termini
di rigidità e a livello di sospensione. In più, dall'ultima volta che sono
stato a Eastern Creek sono passati 14 o 15 anni e a quei tempi correvo
con la 250, non è facile fare paragoni”.
Melandri ha spiegato nella conferenza stampa di ieri, a Milano: “Anche
se continuo a chiedermi quale sia l’utilità di fare dei test con una
squadra
che ufficialmente è stata sciolta dopo la notizia del ritiro, Kawasaki
dice che l’anno fiscale è ancora in corso e quindi il budget che era stato
messo a disposizione per il Reparto corse ed il team MotoGP nel 2008 può
ancora essere utilizzato”. E, infatti, annuncia Jacque: “Ci vogliono
più di due giorni per mettere a punto la moto ed è per questo che presto
saremo a Phillip Island. Sarà più facile prepararla lì”.
Sembra, quindi, che Kawasaki si stia concentrando sullo sviluppo di un
vero e proprio pacchetto clienti e, chissà, che non decida di gestirlo
come ha fatto per la Superbike: affidando le moto ad una scuderia privata,
supportata con gli aggiornamenti forniti direttamente da Akashi. In effetti,
nel comunicato della Casa madre giapponese relativo al ritiro dal mondo
delle corse, si leggeva che “Kawasaki continuerà ad impegnarsi nello sport
fornendo componentistica racing alle scuderie impegnate nei campionati”.
In effetti dopo la parola campionati Kawasaki aveva aggiunto “delle
derivate
di serie”. Ma potrebbe essere che Akashi abbia voluto rasserenare le
squadre
che utilizzano le sue moto in altre competizioni e con le quali sono già
stati fatti accordi per quest’anno. Ciò non escluderebbe
un’eventuale
“privatizzazione” anche in MotoGP. A Melandri resta qualche
speranza.