05 January 2012

Caro carburante: Motociclismo di gennaio vi spiega come risparmiare sul pieno di moto e scooter

Sul numero di Motociclismo di gennaio 2012, potete leggere la nostra inchiesta sul prezzo della benzina che fonda le radici del suo costo carissimo indietro nella storia, con settantasei anni di accise. Ci sono comunque dei sistemi per risparmiare, che vanno dal rifornimento alle pompe bianche sino alla messa a punto ottimale della motocicletta, per arrivare alle modalità di guida più economiche

Caro carburante: motociclismo di gennaio vi spiega come risparmiare sul pieno di moto e scooter

 

Milano – Per fare il pieno alla moto si possono arrivare a spendere più di 50 euro. È una realtà. Che non si era mai vista prima di oggi. Ma che purtroppo è dovuta non alle oscillazioni del prezzo del petrolio, bensì alle continue accise introdotte dai Governi nell’arco di settantasei anni di storia dell’Italia e delle sue politiche interne ed estere. Soprattutto queste ultime hanno inciso sul costo finale alla pompa dei prodotti raffinati e, in particolare, della benzina. Bisogna poi sommare altre accise pensate per recuperare le spese sostenute dallo Stato italiano per affrontare diverse calamità naturali che si sono succedute negli anni. Il risultato è che oggi si spendono circa 1,7 euro per un litro di verde. Tradotti in termini di pieno fatto alla Moto Guzzi Stelvio, che ha uno dei serbatoi più capienti fra quelli delle moto in commercio, fanno 54,4 euro per 32 litri.

Parlando solo dei rincari più recenti, dopo l’IVA che è stata aumentata fino al 21% (ma è previsto arrivi sino al 23%), il prezzo del carburante a cominciato a lievitare a marzo 2011 con la crescita di 0,007 euro/litro per rifinanziare il Fondo Unico per lo spettacolo. Nel giugno successivo sono stati disposti altri 0,04 euro per affrontare la crisi degli immigrati dalla Libia. Per far fronte ai danni causati dalle alluvioni in Liguria e Toscana a ottobre si è cercato denaro ancora nelle tasche di automobilisti e motociclisti: 0,0089 euro/litro. Con la manovra “Salva Italia”, così è stato ribattezzato il decreto varato dal governo Monti, sono stati aggiunti altri 0,082 euro alla benzina. Un’impennata che, come vi abbiamo detto, ha portato il costo del carburante a toccare (e in taluni casi superare) 1,7 euro al litro.

Se volete scoprire tutti i precedenti storici che hanno portato a generare il prezzo attuale dei prodotti raffinati, potete leggere la nostra inchiesta su Motociclismo di gennaio e rimarrete sorpresi dal sapere che gli italiani stanno pagando ancora un’accisa di 0,001 euro per litro di carburante per finanziare la guerra in Abissinia del 1935. Ma le sorprese non finiscono qui, perché non è piacevole venire a sapere come l’Italia sia uno dei Paesi più cari in Europa, quando si va al distributore. Su questo numero del giornale, vi mostriamo infatti i dati statistici che paragonano il prezzo medio italiano con quello di Francia, Spagna, Germania, Danimarca e Norvegia.

Posto il problema del caro carburante, Motociclismo vi dà la soluzione. Vi spieghiamo come si può arrivare a risparmiare fino al 20% su un pieno, seguendo alcune “strategie”. Abbiamo fatto le nostre valutazioni, prendendo in esame la moto e lo scooter più venduti in Italia: BMW R 1200 GS e Honda SH300i. Ipotizzando una percorrenza di 8.000 km l’anno con la moto e 5.000 con lo scooter, in base ai consumi medi rilevati nel corso delle nostre prove. Infine, nelle pagine della nostra inchiesta, vi diciamo quali sono le moto e gli scooter che consumano di più e quali quelli che consumano di meno.

Potete leggere l’approfondimento “Caro benzina: come risparmiare” su Motociclismo di gennaio 2012, in edicola.

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