Prova Honda CBR600RR 2007
L'occasione
OCCASIONE: Motociclismo ha provato la nuova Honda CBR600RR,
comparandola
sul circuito di Le Luc in Francia con la versione CBR
“mondiale” di
Sebastiane Chapentier ufficiale Supersport che ha vinto il mondiale
2006. Quest’ultima è quella che è stata aggiudicata nell’asta
benefica
che abbiamo organizzato al Salone di Milano 2006 con eBay. La
CBR
versione Supersport è preparata dal Team Ten Kate (www.tenkateracing.nl).
Da ricordare che negli ultimi due anni la moto ha centrato 20 pole position
e 18 vittorie.
In pista
SORPRESA Il
confronto sulla pista ha evidenziato che la nuova CBR600RR è molto vicina
alla quattro cilindri che ha vinto il mondiale Supersport. In
cosa
la stradale si avvicina alla versione da gara? Di certo nel tiro ai
medi regimi e nella velocità di percorrenza a centro curva. E allora
le differenze più marcate? La velocità di reazione della
ciclistica,
le prestazioni del motore agli alti regimi e il cambio che ti consente
di “buttare dentro la prima” nelle curve lente senza scomporre
la
moto, ma tutti questi sono ovviamente elementi per i quali una vera moto
da pista ha sempre la meglio su una versione stradale. Per cui si può dire
che i punti di debolezza della CBR600RR edizione 2007 siano, in
verità, minimi dato che si sono riscontrati in un confronto il cui
esito era già scontato. Ovviamente la CBR600RR si prende con interessi
i suoi vantaggi sulla strada.
Su strada
VIAGGIO Il test della nuova CBR600RR è
cominciato con il
viaggio da Milano fino a Le Luc. Il Test Team le ha riservato un
trattamento
speciale: zaino in spalla e via, per centinaia di km su strade e autostrade,
quasi fosse una tourer e per effettuare un test più approfondito si è portato
dietro anche la vincitrice della nostra comparativa 600 del 2006 (Triumph
Daytona 675).
Ovviamente quando sono state provate in pista a Le luc erano tutte
gommate uguale: Pirelli Diablo Supercorsa 120/70 anteriore e 180/55 posteriore.
Ma torniamo al viaggio Milano-Cannes solo andata I
Bridgestone
BT-015 di primo equipaggiamento sono già in temperatura quando imbocchiamo
la A7, direzione Ventimiglia, In sesta a 7.000 giri la moto
viaggia circa a 130 km/h e la prima sosta-benzina rivela che gli oltre
15 km con un litro cancellano “l’elevato consumo
carburante” riscontrato
sul model year 2006. A stupirci più di altro è una posizione in sella
comoda come raramente ci è capitato di provare su una supersportiva.
I semimanubri sono stati rialzati di 25 mm (dato rilevato)
e le pedane sono state allontanate dalla sella di altri 25
mm (dato rilevato). Ne deriva una posizione di guida meno affaticante
sia per le braccia sia per le gambe anche se il busto del pilota è
leggermente
più esposto all’aria che in passato. Le vibrazioni alle pedane
e alle manopole sono quasi inesistenti anche quando la lancetta
del contagiri supera quota 10.000 e la sella, sufficientemente imbottita,
non procura precoci indolenzimenti al fondoschiena. A mantenere buono il
comfort di marcia concorrono sospensioni morbide e una abitabilità
complessiva più che soddisfacente per piloti di tutte le taglie nonostante
la CBR600RR sia la supersportiva più compatta sul mercato.
Di notte come di giorno, basta una rapida occhiata al cruscotto per avere
tutti i dati sottocchio e la presenza dell’indicatore del livello del
carburante, preferito al cronometro, denota l’attenzione all’impiego
quotidiano della moto. Nei rallentamenti prima del casello autostradale,
e comunque nella marcia a bassa velocità, registriamo una fastidiosa
trasmissione
di calore al polpaccio e al piede destro: la paratia anticalore
che sale fin sotto il codino per isolare il collettore di scarico evidentemente
non è sufficiente.
Approfittando del bel tempo abbandoniamo subito l’autostrada e aggrediamo
le fantastiche curve lungomare della Costa Azzurra. Nel traffico di Cannes
notiamo che la frizione è meno dura che in passato e che il cambio
è molto morbido e preciso. Ricominciano le curve, intervallate da brevi
tratti rettilinei. E’ un piacere notare come si ricorra poco ai cambi
marcia, anche quando la strada si arrampica. Raramente ci capita di dover
usare un rapporto diverso dalla terza. L’avantreno è preciso
e rassicurante, mentre le sospensioni sono scorrevoli
e, complice l’ammortizzatore di sterzo perfettamente
tarato, nessuna asperità dell’asfalto innesca imprevedibili reazioni
di sterzo. Il meglio di sé la Honda lo dà nello stretto dove
la maneggevolezza è al di là di ogni aspettativa. La frenata,
poi, è una sorpresa: la potenza a disposizione è davvero elevata,
ma nell’uso stradale l’impianto non è mai troppo aggressivo.
Confronto con la Daytona
CONFRONTO Per essere ancora più precisi abbiamo voluto
confrontare
la CBR600RR 2007 con la tre cilindri Triumph Daytona 675 vincitrice
della comparativa 600 dell'anno scorso Bene, sulla tortuosa pista di Le
Luc la Honda sfodera gli stessi punti di forza della moto
inglese:
elevata maneggevolezza e ottimo tiro ai medi regimi. Nel primo frangente
la CBR600RR è superiore, nel secondo perde il confronto, pur di pochissimo.
Certamente sono vicinissime quanto a tempi sul giro, ma con la
Honda
si va più forte fin da subito ed è sicuramente più equilibrata.