È in edicola l’edizione speciale di Motociclismo per il Salone di Milano, a soli 2 euro
è in edicola l’edizione speciale di motociclismo per il salone di milano, a soli 2 euro
VOGLIA DI FUTURO (a basso prezzo)
Nel futuro ci può essere il rosso fucsia dell’Honda V4 o i bagliori metallici
dell’Aprilia Mana X. Può esserci il colore che vi pare, ma di certo non
il nero. Non a questo giro, almeno. Nella palude dell’economia mondiale
ci siamo dentro tutti, si capisce. Ma scoprire al 66° Salone di Milano
tanti prototipi, tante impennate di creatività, tanta caparbia volontà
di farcela, di sfangarla anche stavolta, riscalda il cuore. Mentre sul
primo giorno di Fiera cade una pioggia a mitraglia, tra gli stand vedi
squarci di sole. Siamo troppi ottimisti? “Non è ottimismo- ti rassicura
il big manager giapponese- è la realtà. Veniamo da cinque anni buoni. Certo,
il mercato flette anche in Europa. Ma è niente rispetto al gelo del mercato
americano. L’America oggi è un mercato su cui non puoi fare conto. I rubinetti
del credito al consumo sono bloccati. In Europa è diverso. L’Europa fatica,
ma può ancora spendere. Con parsimonia, con grande attenzione, ma può spendere”.
Può quanto? E qui il giapponese fa un gesto netto, come un colpo di karate:
“ Fino a 6 mila-6 mila500 euro. Al massimo. Poi c’è il vuoto, e infine,
molto più in là, c’è la fascia dei 16 mila 20 mila euro. Ecco il mercato
che verrà”. Mercato che forse è già arrivato. Honda, Yamaha, Kawasaki,
Suzuki si sono presentate a Milano pronte a competere duro attorno a “quota
seimila”. Sfoggiano modelli economici, non poveri, in qualche caso anzi
straordinariamente ricchi di qualità. Moto per spendere il minimo, ma senza
risparmiare in prestazioni, divertimento, affidabilità. Nella “battaglia
dei seimila”si contendono un target decisivo e nuovo: quello degli under
30. Giovani che salgono/tornano in sella abbandonando magari le quattro
ruote e alternando con l’indispensabile scooter. Una clientela che quest’anno
viene stimata in aumento di almeno il 5% rispetto al 2007 Saranno i giovani
e i modelli low cost a salvare le moto dai tonfi a due cifre subiti dall’auto?
Sotto i padiglioni di Milano i giapponesi ne sono quasi certi. Noi,
sommessamente,
vorremmo indicare un terzo fattore: la stupefacente bellezza, anche quest’anno,
delle moto italiane. Senza offesa per nessuno, si capisce.
Di Adalberto Falletta