Special Triumph: Daytona 675 team BE1 e Street Triple by Pettinari
Le sfidanti
LE SFIDANTI La Triumph Daytona 675 del team BE1 e la Street Triple
di Pettinari attirano l’attenzione ai box. La prima rappresenta la massima
espressione della messa a punto per le gare; la seconda, mostrata per la
prima volta al Bike Expo 2008, è estremamente curata soprattutto nella
parte estetica.
Come è fatta la Daytona BE1
COME È FATTA LA DAYTONA BE1 Il team BE 1 ha sede a Cardano Campo (MI)
ha rivoluzionato la Daytona, a partire dal motore. Il tre cilindri ha
beneficiato
del kit ufficiale Triumph, ma è passato per le mani del preparatore Dani
Corradini per la lavorazione delle teste e l’assemblaggio finale. Il
risultato
sono oltre 130 CV alla ruota, dichiarati, che hanno permesso a Mark Aitchison
di raggiungere i 293 km/h sul rettilineo di Monza (registrati durante la
gara del 11 maggio 2008) stabilendo il primato della categoria. Lo scarico
è stato sostituito con un impianto completo della Arrow. La centralina
elettronica è una Magneti Marelli Marvel 4 (la stessa usata da Stoner e
Rossi nel mondiale dello scorso anno) che è in grado di gestire completamente
il motore: iniezione, acquisizione dati, traction control e launch control.
Il radiatore maggiorato è strato costruito su misura da MB Motorsport,
che mantiene gli attacchi dell’elemento di serie. Il mono posteriore è
stato sostituito con una unità Bitubo regolabile nelle alte e basse velocità,
sia in compressione sia in estensione. La forcella, che deve rimanere identica
nel diametro e nei foderi, è stata modificata nell’idraulica interna e
nei tappi di registro sulla piastra di sterzo: il materiale è sempre Bitubo.
In pista con la Daytona BE1
IN PISTA CON LA DAYTONA BE1 La moto molto comunicativa: nel corso della
nostra prova a Monza la Daytona segue senza sbavature le traiettorie impostate,
impressionandoci per stabilità al Curvone e in Parabolica. Tante differenze
anche differenze anche a livello di freni: all’anteriore e al posteriore
sono stati installati dei dischi Discacciati con misure identiche a quelli
di serie da 308 mm e da 220 mm. Le pinze e la pompa rimangono invece invariate
per regolamento mentre le pastiglie sono state cambiate con quelle della
SBS. In pista ne apprezziamo la potenza, simile a quella del modello di
serie, ma soprattutto l’ottima modulabilità e, anche dopo le numerose
staccate di Monza, la costanza di rendimento e l’assenza di fading.
La Street Pettinari
LA STREET PETTINARI La moto della concessionaria
Triumph Pettinari,
di Cinisello Balsamo (MI), è ricchissima di accessori ed è caratterizzata
da un raffinata verniciatura rossa con scritte argento. Una elaborazione
che non stravolge la moto, ma cerca una forte personalizzazione sia
nell’estetica
che nella guida. Il propulsore rimane quello di serie, ma è stato installato
un filtro BMC e il doppio scarico sotto il codino sostituito da un 3 in
1 completo Exan, ora posizionato nella parte inferiore del motore. È stato
aggiunto un dente in più alla corona (da 47 a 48) per rendere la Street
ancor più pronta in accelerazione. Il motore, dotato anche di filtro più
permeabile e centralina aftermarket, spinge con regolarità. La forcella
è quella, regolabile, di una Daytona, ma rivista con idraulica Öhlins,
abbinata a pregiate pinze da attacco radiale che mordono una coppia di
dischi. Anche la pompa del freno è stata sostituita con una da 20 mm e
corredata dagli immancabili tubi in treccia metallica per evitare dilatazioni
e perdite di tono all’impianto frenante. Il cambio rovesciato si è
rivelato
utile in pista, permettendoci inserimenti di marcia anche in uscita di
curva con la moto molto inclinata.