Mario Venini, Segretario FIOM CGIL Lecco, sulla ristrutturazione Moto Guzzi: “Una vera e propria scusa”
Mario venini, segretario fiom cgil lecco, sulla ristrutturazione moto guzzi: “una vera e propria scusa”
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Mandello del Lario (LECCO) 9 ottobre 2008 - Il nostro inviato
Christian Cavaciuti ha intervistato Mario Venini, Segretario Generale della
FIOM CGIL di Lecco, sulla decisione dei vertici della Piaggio di mettere
in cassa integrazione 190 operai della Moto Guzzi e trasferire 30 impiegati
da Mandello a Pontedera. Dice Venini: “La decisione, che ci è stata
comunicata
senza nessuna discussione preliminare, non ci trova affatto d’accordo
perché cambia completamente la fisionomia della fabbrica. Nel 2006 avevamo
firmato con la dirigenza un faticoso accordo, che prevedeva di mantenere
all’interno tutte le attività tranne le lavorazioni meccaniche. Quindi
la testa (la progettazione) e l’anima (il montaggio) di Moto Guzzi
rimanevano
a Mandello. Ora questo accordo è stato di colpo cancellato, l’identità
del Marchio verrà annacquata, il nostro patrimonio di conoscenze e
professionalità,
accumulato fin dal 1921, verrà disperso in brevissimo tempo. La decisione
di portare alcuni uffici a Noale e altri a Pontedera significa infatti
lasciare a Mandello solo le operazioni di assemblaggio, troppo poco”.
Venini aggiunge anche: “In secondo luogo, c’è mistero sui lavori,
che
ci sono stati spiegati in modo molto sommario. Non si capisce perché con
la scusa della sicurezza si debba chiudere l’intero stabilimento uffici
compresi, e non solo i reparti di volta in volta interessati dai lavori
edilizi. Questa ci sembra soprattutto una scusa per far fronte da un lato
alle difficoltà di vendita e quindi ai problemi di smaltimento della produzione,
nel caso degli operai; e dall’altro al fatto che molto personale
impiegatizio
non vorrà o non potrà essere trasferito a Pontedera, e la ristrutturazione
aziendale darà alla dirigenza il destro per mettere tutto questo personale
in cassa integrazione straordinaria: di fatto, è un licenziamento
mascherato”.
Venini conclude dicendo: “Si tratta insomma di un’operazione di
drammatico
ridimensionamento, molto ben studiata per far apparire le cose diverse
da come sono. Si fa carta straccia dell’accordo del 2006; e se è vero
che il Gruppo Piaggio si impegna a stanziare 12 milioni di euro, sembra
ormai evidente che questi soldi non serviranno a far diventare la Moto
Guzzi una fabbrica più efficiente, ma un bello showroom con annesso museo
e un po’ di chincaglieria. Un posto dove si ricorda la Moto Guzzi, non
dove la si pensa e la si costruisce”.
Il Segretario Generale della FIOM CGIL di Lecco è deciso a passare alle
misure dure, se la Piaggio non dovesse tornare sui propri passi: “Abbiamo
già organizzato uno sciopero e un corteo, e seguiranno molte altre iniziative
sindacali: tutto il territorio si mobiliterà in difesa della Moto Guzzi”.