02 October 2008

Test: Buell 1125CR

CR è la sigla che indica Cafè Racer: la nuova versione della supersportiva Buell, derivata dalla 1125 R. Le differenze principali sono nella ciclistica. Abbiamo fatto il primo assaggio a Berlino, in città ed in pista. Stupisce per l’agilità: la moto è fulminea a scendere in piega e nei cambi di direzione. Purtroppo l’avantreno, sul veloce non è molto preciso. Piace per il motore potente agli alti.

Test: buell 1125cr




MILANO 2 ottobre 2008
- 146 CV per 168 kg: queste le credenziali (dichiarate) della nuova Buell 1125CR. La Cafè Racer (CR, appunto) è strettamente derivata dalla 1125R, da cui si differenzia unicamente per il manubrio tipo “clubman”, per il gruppo ottico anteriore, per il rapporto di trasmissione finale accorciato e per l’interasse più lungo di 5 mm. L’abbiamo provata sia in pista che su strada, ritrovando i (tanti) pregi e i (pochi) difetti della sorella carenata. Stupisce l’agilità, in ogni frangente. La nuova nata è fulminea nello scendere in piega e nei cambi di direzione; questo, sul veloce, si traduce in un avantreno un filo “ballerino”, soprattutto se l’asfalto è imperfetto. Piace il motore, estremamente lineare e con un’ottima potenza agli alti regimi (dove compaiono vibrazioni ben avvertibili). Su strada come in circuito non convince appieno l’impianto frenante anteriore, potente ma con un comando spugnoso. Il manubrio risulta ottimo per la guida in circuito ma scomodo dopo pochi chilometri su strada: troppo caricati i polsi. Infatti, è disponibile come accessorio un manubrio in tipico stile naked che penalizza la posizione di guida in circuito ma risulta decisamente migliore su strada. Rimane l’eccessivo calore trasmesso dal motore al telaio che, soprattutto d’estate, risulta fastidioso. La 1125CR sarà disponibile da novembre. Per averla bisognerà spendere 12.195 euro chiavi in mano.

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