Sospensioni semiattive per la SBK: Yamaha potrebbe usarle
Precedenti
PRECEDENTI La popolarità delle sospensioni elettroniche in F1 è
tramontata,
ma la ricerca non si è mai arrestata arrivando in produzione sulle auto
e vicina al debutto anche sulle due ruote. Le tecnologie per il controllo
elettronico delle sospensioni sono fondamentalmente tre: le promettenti
elettroreologica (ER) e magnetoreologica (MR), capaci di far variare pressoché
istantaneamente le proprietà del fluido idraulico attraverso
l’applicazione
di un campo elettrico o magnetico, e la più tradizionale elettroidraulica
(EH). Di tipo EH è la tecnologia ESA di BMW, dove un servomotore elettrico
regola le valvole idrauliche che controllano compressione ed estensione.
La decisione spetta al pilota, ma già tra il 1992 e il 1994 Aprilia aveva
adottato sulla sua 250 da GP un sistema (‘Astuta’) legato
all’apertura
del gas. E ora la tecnologia EH sbarca in SBK, utilizzata sulla R1 del
team Yamaha Motor Italia WSB nei test di Vallelunga dell’8 e 9 luglio
scorsi. Le sospensioni sono state fornite da Öhlins, che con il team SBK
Yamaha (oltre che con quello Ducati) ha un rapporto di collaborazione
privilegiato.
Come funzionano
COME FUNZIONANO Nella versione
SBK delle sospensioni EH le decisioni non sono più affidate al pilota,
ma ad un software collegato al GPS che riconoscendo metro per metro e curva
per curva la posizione della moto sul tracciato decide il settaggio della
sospensione. Il miglioramento rispetto ad un setting fisso è evidente,
tanto è vero che sia Corser che Haga, pur avendo assetti completamente
diversi fra loro, hanno espresso giudizi positivi sull’efficacia del
sistema.
In pratica, però, anche se grazie alla “preveggenza” del GPS il
servomotore
ha modo di predisporre la sospensione alla situazione che sta per affrontare,
il tempo di intervento è piuttosto elevato, e non è possibile reagire
tempestivamente,
ad esempio, ad un evento improvviso come una buca, un cordolo preso
accidentalmente
o un’imbarcata.
Futuro
FUTURO Il vantaggio ottenibile
da questa soluzione è quindi limitato, soprattutto se si pensa che la vera
rivoluzione è dietro l’angolo – le tecnologie ER ed MR consentono
una
regolazione continua ed istantanea – e che la stessa Öhlins dispone di
una sospensione più sofisticata, regolarmente in vendita come accessorio
(!) negli USA. Si tratta della CES (Continuously Controlled Electronic
Suspension System), che permette la regolazione elettronica continua della
sospensione, attraverso un solenoide: variando la tensione in entrata aumenta
o diminuisce la resistenza magnetica applicata agli steli della forcella,
con variazioni che possono essere infinitesimali. La tecnologia CES è stata
sviluppata da Öhlins in collaborazione con Tenneco, il colosso americano
che ha appena acquisito la Marzocchi, per il ricco mercato auto. Per il
momento questa tecnologia è ancora in fase di studio e non sarà applicata
alla SBK, ma Öhlins sta lavorando per il futuro e non si esclude possa
proporla in un secondo tempo per le derivate di serie.