Motomondiale - A Brno per Rossi è un trionfo: primo. Per Stoner una tragedia: caduta e ritiro. Disastro Michelin
Motomondiale - a brno per rossi è un trionfo: primo. per stoner una tragedia: caduta e ritiro. disastro michelin
Brno (REPUBBLICA CECA) 17 agosto 2008 - SODDISFAZIONI
Valentino
Rossi è tornato dalle ferie estive dopo la vittoria di Laguna Seca con
una fiducia in se stesso che gli ha consentito di vincere il Gran Premio
della Repubblica Ceca sul circuito di Brno. In sella alla Yamaha M1 il
pesarese ha guidato pulito per tutta la gara, mettendo sotto pressione
Casey Stoner (Ducati) e inducendolo all’errore e alla caduta, che gli
sono costati il ritiro, proprio quando l’australiano era in testa alla
corsa. Ora il pesarese ha 50 punti di vantaggio sull’australiano nella
classifica iridata ed è il favorito per il Titolo 2008. A Brno sono tornati
a sorridere in due: Tony Elias, secondo con la Ducati “clienti”, che
è stata aggiornata dopo il GP di Sachsenring, e Loris Capirossi, per la
novantanovesima volta sul podio nella sua carriera, grazie alla terza posizione,
guadagnata con la Suzuki. Capirex ne ha curato lo sviluppo. A Stoner la
magra consolazione di aver battuto il record della pista con 1'57.199.
Per Valentino la soddisfazione di aver vinto a Brno dopo 11 dal suo primo
Titolo mondiale, conquistato proprio sul circuito ceco, quando correva
nella 125.
STRATEGIA Mentre la Ducati di Casey Stoner aveva la stessa
configurazione
di Laguna Seca, la M1 di Valentino è stata aggiornata lavorando sul motore,
per cercare un po’ più di velocità, ma, in base a quanto dice il Dottore,
ci sarebbe stato il tocco vincente degli ultimi minuti: “Il vecchio Jerry
– il capo tecnico Jeremy Burges n.d.r. – ha tirato fuori una
soluzione
nel warm up che è servita a guadagnare gli ultimi 2 decimi. Abbiamo fatto
modifiche per alcune curve. Capita spesso con Jemrey che si parta con modifiche
che non avevamo mai provato, ma io gli dico sempre ‘se te la senti per
me è ok. Sono con te’. Mi fido di quello che mi dice perché lui ha
occhio”.
Modifiche o meno alla moto, Rossi ha passato subito Hopkins, che lo ha
preceduto nella partenza, e si è lanciato all’inseguimento di Stoner
pensando:
“Ti vengo a prendere, non vai via”. Vale ha espresso tutta la sua
soddisfazione
dicendo: “Ho capito che poteva essere difficile per Casey scappare. Avevo
un buon passo, molto vicino al suo. Giravo in 1’57”. Inoltre, qui a
Brno,
avevamo una buona strategia”.
TENSIONE Casey Stoner ha perso il controllo della moto, mentre era
in piega su un cordolo, ed è caduto. A bordo pista ha provato a “rianimare
la moto”, mantenendo i nervi saldi. Ci è riuscito, ma dopo poco il motore
si è spento. Sembrerebbe che abbia perso il posteriore, ma è più probabile
che gli si sia chiuso l’anteriore e che la copertura dietro sia scivolata
di conseguenza.
L’australiano si è giustificato spiegando: “Ho avuto un problema
alla
gomma davanti. Ho dovuto sceglierne una più morbida. All’inizio stavo
spingendo il giusto, perché, anche se non avevo un grande feeling con
l’avantreno,
dovevo tenere dietro Valentino”. Un’affermazione che non lascia
spazio
a molte interpretazioni: Rossi è tornato quello di un tempo. Capace di
mettere gli avversari sotto tensione, in pista e fori pista, con commenti
sottili, che alimentano le preoccupazioni delle altre squadre. Difficile,
infatti, pensare che la Yamaha si sia affidata ad una soluzione degli ultimi
dieci minuti. Certo che una cosa simile, detta da Valentino, ha il suo
peso.
GOMME È vero che in pista mancava Nicky Hayden e che
Daniel Pedrosa correva con la mano in condizioni disastrose, quindi i piloti
della HRC (i due maggiori portabandiera della Michelin) non hanno avuto
modo di sostenere il gommista francese in gara, ma i primi otto nella classifica
erano tutti gommati Bridgestone. Il migliore dei piloti Michelin è stato
Andrea Dovizioso (Honda clienti Team Scott) con il nono posto. Anche se
Brno è sempre stato un circuito dove sono andate bene le Bridgestone pare
che le coperture francesi abbiamo perso il loro predominio in condizioni
di freddo e di pista umida. Proprio quelle in cui si trovava il circuito
ceco, dopo il diluvio sotto al quale si sono svolte le qualifiche del giorno
precedente la gara.
DIFFICOLTÀ Dice Dovizioso: “È difficile essere soddisfatti di un nono
posto. Ho lottato, ma siamo partiti con la consapevolezza delle difficoltà
e abbiamo fatto il possibile. Michelin si è fermata nello sviluppo”.
AMAREZZA Alex De Angelis (Honda clienti Team Gresini), ottavo,
è deluso: “Mi mancava motore, prendevo 20 km. Basta vedere Nakano: è
arrivata
la moto ufficiale e anche lui ha cominciato a sorpassare”. Alex non ha
preso bene la HRC affidata al compagno di squadra giapponese. Marco Melandri
(Ducati) è sempre più rassegnato, anche se da metà gara è andato meglio
ed è arrivato settimo: “All’inizio sentivo la moto pesante e non
avevo
grip davanti né dietro. Poi quando si è svuotato il serbatoio è andata
meglio. Già in Germania ed in U.S.A. avevo fatto passi avanti. Peccato
la partenza e i primi giri in cui ho preso 10 secondi”. La rottura tra
Marco e la Rossa è stata ufficializzata, ma il sostituto non è stato annunciato.
Indiscrezioni lasciano pensare che sia Hayden, mentre per Melandri si
prospetterebbe
un ritorno al team Gresini o un futuro con la Kawasaki.