Test BMW R 1200 S Endurance
Test bmw r 1200 s endurance
Il Bol d’Or è terminato da poche ore,
e nei box di Magny Cours ancora echeggia il rumore della battaglia. Un
acquazzone tropicale allaga le traiettorie visibilmente segnate da 24 ore
di schermaglie. Oggi la pista è tutta per lei, la R 1200 S numero 17 del
team BMW Motorrad Motorsports. Il team ce la consegna portando in temperatura
il boxer da 140 CV, installando l’acquisizione dati della 2D e montando
pneumatici Pirelli rain: siamo l’unica rivista d’Italia invitata a
testare
la moto con cui BMW ha preso parte, nella categoria Open, a tutte le più
prestigiose 24 Ore del 2007. Talvolta con risultati eccezionali, come per
esempio il 5° posto assoluto ad Oschersleben. Chiudiamo Il 4° e ultimo
giro cronometrato in 2’13”21, solo due secondi più alto del nostro
personale
best lap nelle prove ufficiali (con pista bagnata) del Bol d’Or 2006.
Il risultato è strabiliante e dimostra quanto questa moto sia facile
e comunicativa. Il merito è di una ciclistica molto
bilanciata,
poco affaticante e davvero intuitiva, soprattutto per la
padronanza
con cui si gestisce la perdita di trazione. Infatti l’avantreno
non
è così semplice da “interpretare” perché
non trasmette al
pilota tutto quello che accade sotto la gomma anteriore. Tuttavia ha il
pregio di ridurre i trasferimenti di carico ed è stato leggermente rialzato
(come peraltro il posteriore) per aumentare la luce a terra, problema cronico
di tutti i boxer quando scendono in pista. Il peso, contenuto in soli 180
kg, regala una buona maneggevolezza, nonostante l’interasse elevato (1.490
mm) e il baricentro apparentemente molto alto. Ma il punto di forza
resta il boxerone BMW che, da 3.000 a 10.000 giri, spinge
con una forza impressionante, senza mai perdere quella
fluidità
che rende la moto poco stancante per il pilota e poco stressante per le
gomme.
Per saperne di più, il sevizio
completo su Motociclismo di ottobre.