Esclusivo: un tre cilindri e l’America nel futuro della MV
Esclusivo: un tre cilindri e l’america nel futuro della mv
MV e Harley-Davidson: insieme per costruire la sportiva più leggera del
mondo
Claudio Castiglioni sta trattando con Harley-Davidson, e questo si sapeva.
Nuovo è invece che a Schiranna è appena nato un motore sorprendente, perfetto
per chiudere il cerchio dei vantaggi che potrebbero nascere dal matrimonio
italo-americano. È un tre cilindri, ultracompatto che nessuno fuori
da MV finora aveva visto, e non avremmo visto neppure noi di
Motociclismo se pochi giorni fa non avessimo socchiuso per sbaglio la porta
sbagliata. Pochi secondi ma sufficienti a fissare nella memoria le linee
ed i dettagli di un prototipo ormai definitivo.
E’ questo uno dei punti di forza su cui poggia la ricerca di un accordo
tra il patron della MV e Harley-Davidson. Una trattativa che dura da molti
mesi: difficile come sempre è stato discutere con Castiglioni del futuro
di quello che lui considera non una fabbrica, un business, ma un
pezzo della propria vita, di se stesso. È una trattativa preziosa non soltanto
perché la situazione finanziaria della MV Agusta esige interventi
urgenti ma anche, e forse soprattutto, perché l’accordo spalancherebbe
prospettive di portata enorme. Marchi simbolo del lusso su due ruote,
unici al mondo (con Ducati) a poter contare su eserciti di appassionati
di fedeltà quasi religiosa, MV e Harley non si sovrappongono, anzi neppure
si sfiorano nella tipologia del prodotto. E se MV non ha pensato di espandersi
nel cruiser di eccellenza, Harley ha sempre sofferto per la propria incapacità
di sfondare nel settore sportivo, dove l’appeal di Buell
sull’ambitissimo
target giovanile, continua ad essere molto inferiore alle ambizioni.
Un matrimonio che sconvolgerebbe il mondo delle due ruote, dunque, quello
tra Mv e Harley. Si farà? Castiglioni non dice una parola. Si sa
che passa da una riunione all’altra e nell’intervallo trova il tempo
di sporgere querela verso un giornale che si è permesso di ipotizzare ritardi
nel pagamento degli stipendi agli operai di Schiranna. Su questo, soltanto
su questo, il papà della Brutale (appena eletta Moto dell’anno da 36 mila
lettori di Motociclismo), risponde con grinta: “Nessuno può
accusarmi
di aver fatto mancare la paga ai miei operai. Né ieri, né oggi, né mai”.
Dal tre cilindri forse dipenderà anche il loro futuro.