Test BMW G 450 X

Le impressioni del nostro tester, al primo assaggio della fuoristrada bavarese, sono molto positive. L’obiettivo del progetto BMW G 450 X, centralizzare le masse, è stato raggiunto grazie all’elemento chiave della moto, la coassialità tra il pivot del forcellone e l’asse di rotazione del pignone. SEGUE...

Caratteristiche principali






L’obiettivo del progetto BMW G 450 X, centralizzare le masse, è stato raggiunto grazie all’elemento chiave della moto, la coassialità tra il pivot del forcellone e l’asse di rotazione del pignone. Questa soluzione elimina la variazione di tensione della catena durante l’affondamento e il ritorno della sospensione, riducendo al minimo l’influenza della trasmissione finale sul comportamento dinamico; annulla, cioè, il famoso “tiro catena”. I vantaggi sono molteplici: mantenendo un interasse simile alla concorrenza, è stato possibile ottenere un forcellone più lungo, con evidenti benefici nella trazione. Inoltre, questa soluzione ha permesso di montare in posizione più arretrata il motore, inclinando in avanti di 30° il cilindro, così da offrire all’aspirazione un condotto più lungo e rettilineo. L’iniezione elettronica è quindi posizionata sopra, con maggiori possibilità di superare guadi profondi. Ma il motore è unico nel panorama delle enduro racing anche per l’altra chicca che racchiude in sé: la frizione in asse con l’albero motore. In questo modo, pur mantenendo lo stesso numero di dischi, è molto più compatta di una frizione normale “demoltiplicata”. Per ora c’è solo con cilindrata 450 cc, più avanti arriveranno un oltre 500 e un 300 cc. Il prezzo è di 8.890 euro chiavi in mano..

Test





La teoria che sta dietro al progetto non si smentisce: la moto ha una trazione ottima. Ciò è soprattutto evidente quando si affronta un ostacolo importante, come un gradino in salita o una radice: in corrispondenza dell’asperità, la sospensione lavora completamente, senza mai murare e offrendo una grande precisione.
Nel veloce, la stabilità è buona, mentre la maneggevolezza nel guidato lento è ottima; l’impressione è quella di guidare una 250. Nel veloce è altrettanto rapida, ma leggermente troppo sensibile alla pressione sulle pedane; bisogna farci l’abitudine.
Il motore, nella configurazione full power, è davvero molto godibile: dotato di un buon sottocoppia, sale regolare e preciso con una grande schiena, per finire con un allungo notevole.

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