Yamaha VMax 2009: cresce la cilindrata per un'esplosione di coppia e potenza
Nuova e maxi
Madrid (SPAGNA) 4 giugno 2008 – NUOVA E MAXI Yamaha ha presentato
ufficialmente la nuova VMax 2009, erede della muscle bike che è stata sul
mercato per 24 anni. Caratterizzata da un motore quattro cilindri a V ad
elevati contenuti tecnologici e con prestazioni da record (coppia e potenza
dichiarate: 200 CV a 9.000 giri, 17,0 kgm a 6.500 giri), ha l’ABS di
serie,
i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, il ride by wire e la frizione
antisaltellamento. Sarà disponibile presso i concessionari a novembre.
In Italia ce ne saranno solo 120 esemplari e solo pochi fortunati potranno
acquistarne uno: per averla bisognerà spendere 20.000 euro. La si può prenotare
tramite internet all’indirizzo: www.new-VMAX.com.
Una volta completata la procedura, bisognerà recarsi presso il concessionario
Yamaha più vicino, per perfezionare il contratto.
Motore
MOTORE Il propulsore della VMax è completamente nuovo. Rispetto al
modello precedente la cilindrata cresce da 1.198 cc a 1.679 cc ma le dimensioni
si mantengono compatte, grazie ad un’architettura studiata per ridurre
gli ingombri laterali e longitudinali. L’inclinazione del V4 si riduce
da 70° a 65°: la lunghezza si accorcia di 27 mm. Il raffreddamento è a
liquido e la distribuzione a doppio albero a camme in testa è uno degli
elementi che hanno consentito di ridurre gli ingombri: l’albero a camme
dell’aspirazione è azionato da una catena, e quello di scarico da un
ingranaggio.
Questa struttura consente di minimizzare la distanza tra l’albero di
aspirazione
e di scarico, e di conseguenza permette di contenere al minimo le dimensioni
della testa. Inoltre, il posizionamento centrale della catena di distribuzione
anziché a fianco del motore, ha ridotto gli ingombri laterali. Le misure
di Alesaggio e corsa sono 90 x 66 mm (rispetto al 76 x 66mm del modello
precedente) e il rapporto di compressione è di 11.3:1. Il quadricilindrico,
in base ai dati dichiarati dalla Casa, sviluppa una potenza di 200 CV a
9.000 giri e ha una coppia di 17,0 kgm a 6.500 giri. VMAX ha un sistema
elettronico sofisticato, che consente di limitare la velocità a 220 km/h.
Il nuovo V4 Yamaha fa dell’elettronica il suo punto di forza: adotta la
tecnologia G.E.N.I.C.H., acronimo di Genesis in Electronic Engineering
Aimed at New, Innovative Control technology based on Human sensibilities,
con cui la Casa dei tre diapason riassume il concetto di elettronica sviluppata
per la ricerca delle sensazioni alla guida e per l’ottimizzazione delle
prestazioni. l nuovo modello adotta due dispositivi concepiti con questa
filosofia: YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) e YCC-T (Yamaha Chip Controlled
Throttle). Il sistema YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) cambia la lunghezza
dei condotti di aspirazione, in modo da avere sempre un flusso d’aria
in aspirazione ideale, in relazione al regime di giri del motore. Quando
il propulsore gira sopra i 6.650 giri, servomotori a gestione elettronica
separano le due sezioni in cui si divide ogni condotto di aspirazione,
creando un condotto più corto, di soli 54 mm, che permette al motore di
raggiungere prestazioni ancora più elevate, dai medi regimi al limite della
zona rossa. Un altro dispositivo elettronico è il YCC-T, Yamaha Chip Controlled
Throttle: la gestione elettronica dell’acceleratore. Il serbatoio da 15
litri è collocato sotto la sella. Le dimensioni dell’airbox sono
raddoppiate
rispetto al modello precedente. La trasmissione è cardanica. Lo scarico
ha una conformazione di 4-1-2-4, con marmitte più corte e puntate verso
l’alto.
Ciclistica
CICLISTICA La nuova VMax ha un telaio con struttura a diamante. Le
pareti dei travi principali hanno spessori variabili dai 3mm ai 6 mm. Il
V4 è un elemento stressato del telaio, a cui è fissato con supporti sulla
parte anteriore e centrale della bancata, e sulle parti superiore e inferiore
del carter motore. La misura dell’interasse cresce fino a 1.700 mm
rispetto
ai 1.590 del modello precedente, per la ricerca della stabilità. La lunghezza
del forcellone è aumentata del 35%. La forcella ha steli da 52 mm con
rivestimento
in titanio ossidato per aumentare la resistenza e diminuire gli attriti.
L’offset è di 30 mm. La sospensione posteriore è Monocross (leveraggio
brevettato Yamaha), ad azionamento progressivo, ed è completamente regolabile
nel precarico e nell’idraulica, sia in compressione che in estensi. VMAX
dispone di un controllo remoto idraulico per il precarico molla, e anche
la compressione si regola a distanza, con un comando collocato sotto le
pedane. Un comando sotto il forcellone sul lato sinistro, permette invece
la taratura in estensione. L’impianto frenante adotta l’ABS di serie
e la frenata all’anteriore avviene ad opera di pinze a 6 pistoncini ad
attacco radiale che agiscono su due dischi a margherita da 320mm, mentre
al posteriore il disco misura 298 mm e la pinza è a pistoncini contrapposti.
La ruota anteriore e quella posteriore sono da 18 pollici. Davanti montano
un pneumatico di 120/70-R18, didietro uno di 200/50-R18.