03 June 2008

Yamaha VMax 2009: cresce la cilindrata per un'esplosione di coppia e potenza

Yamaha ha presentato ufficialmente la nuova VMax 2009, erede della muscle bike che è stata sul mercato per 24 anni. Caratterizzata da un motore quattro cilindri a V ad elevati contenuti tecnologici e con prestazioni da record (coppia e potenza dichiarate: 200 CV a 9.000 giri, 17,0 kgm a 6.500 giri), ha l’ABS di serie, i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, il ride by wire e la frizione antisaltellamento. Sarà disponibile presso i concessionari a novembre. In Italia ce ne saranno solo 1

Nuova e maxi





Madrid (SPAGNA) 4 giugno 2008 – NUOVA E MAXI
Yamaha ha presentato ufficialmente la nuova VMax 2009, erede della muscle bike che è stata sul mercato per 24 anni. Caratterizzata da un motore quattro cilindri a V ad elevati contenuti tecnologici e con prestazioni da record (coppia e potenza dichiarate: 200 CV a 9.000 giri, 17,0 kgm a 6.500 giri), ha l’ABS di serie, i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, il ride by wire e la frizione antisaltellamento. Sarà disponibile presso i concessionari a novembre. In Italia ce ne saranno solo 120 esemplari e solo pochi fortunati potranno acquistarne uno: per averla bisognerà spendere 20.000 euro. La si può prenotare tramite internet all’indirizzo: www.new-VMAX.com. Una volta completata la procedura, bisognerà recarsi presso il concessionario Yamaha più vicino, per perfezionare il contratto.

Motore




MOTORE
Il propulsore della VMax è completamente nuovo. Rispetto al modello precedente la cilindrata cresce da 1.198 cc a 1.679 cc ma le dimensioni si mantengono compatte, grazie ad un’architettura studiata per ridurre gli ingombri laterali e longitudinali. L’inclinazione del V4 si riduce da 70° a 65°: la lunghezza si accorcia di 27 mm. Il raffreddamento è a liquido e la distribuzione a doppio albero a camme in testa è uno degli elementi che hanno consentito di ridurre gli ingombri: l’albero a camme dell’aspirazione è azionato da una catena, e quello di scarico da un ingranaggio. Questa struttura consente di minimizzare la distanza tra l’albero di aspirazione e di scarico, e di conseguenza permette di contenere al minimo le dimensioni della testa. Inoltre, il posizionamento centrale della catena di distribuzione anziché a fianco del motore, ha ridotto gli ingombri laterali. Le misure di Alesaggio e corsa sono 90 x 66 mm (rispetto al 76 x 66mm del modello precedente) e il rapporto di compressione è di 11.3:1. Il quadricilindrico, in base ai dati dichiarati dalla Casa, sviluppa una potenza di 200 CV a 9.000 giri e ha una coppia di 17,0 kgm a 6.500 giri. VMAX ha un sistema elettronico sofisticato, che consente di limitare la velocità a 220 km/h. Il nuovo V4 Yamaha fa dell’elettronica il suo punto di forza: adotta la tecnologia G.E.N.I.C.H., acronimo di Genesis in Electronic Engineering Aimed at New, Innovative Control technology based on Human sensibilities, con cui la Casa dei tre diapason riassume il concetto di elettronica sviluppata per la ricerca delle sensazioni alla guida e per l’ottimizzazione delle prestazioni. l nuovo modello adotta due dispositivi concepiti con questa filosofia: YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) e YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle). Il sistema YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) cambia la lunghezza dei condotti di aspirazione, in modo da avere sempre un flusso d’aria in aspirazione ideale, in relazione al regime di giri del motore. Quando il propulsore gira sopra i 6.650 giri, servomotori a gestione elettronica separano le due sezioni in cui si divide ogni condotto di aspirazione, creando un condotto più corto, di soli 54 mm, che permette al motore di raggiungere prestazioni ancora più elevate, dai medi regimi al limite della zona rossa. Un altro dispositivo elettronico è il YCC-T, Yamaha Chip Controlled Throttle: la gestione elettronica dell’acceleratore. Il serbatoio da 15 litri è collocato sotto la sella. Le dimensioni dell’airbox sono raddoppiate rispetto al modello precedente. La trasmissione è cardanica. Lo scarico ha una conformazione di 4-1-2-4, con marmitte più corte e puntate verso l’alto.

Ciclistica




CICLISTICA
La nuova VMax ha un telaio con struttura a diamante. Le pareti dei travi principali hanno spessori variabili dai 3mm ai 6 mm. Il V4 è un elemento stressato del telaio, a cui è fissato con supporti sulla parte anteriore e centrale della bancata, e sulle parti superiore e inferiore del carter motore. La misura dell’interasse cresce fino a 1.700 mm rispetto ai 1.590 del modello precedente, per la ricerca della stabilità. La lunghezza del forcellone è aumentata del 35%. La forcella ha steli da 52 mm con rivestimento in titanio ossidato per aumentare la resistenza e diminuire gli attriti. L’offset è di 30 mm. La sospensione posteriore è Monocross (leveraggio brevettato Yamaha), ad azionamento progressivo, ed è completamente regolabile nel precarico e nell’idraulica, sia in compressione che in estensi. VMAX dispone di un controllo remoto idraulico per il precarico molla, e anche la compressione si regola a distanza, con un comando collocato sotto le pedane. Un comando sotto il forcellone sul lato sinistro, permette invece la taratura in estensione. L’impianto frenante adotta l’ABS di serie e la frenata all’anteriore avviene ad opera di pinze a 6 pistoncini ad attacco radiale che agiscono su due dischi a margherita da 320mm, mentre al posteriore il disco misura 298 mm e la pinza è a pistoncini contrapposti. La ruota anteriore e quella posteriore sono da 18 pollici. Davanti montano un pneumatico di 120/70-R18, didietro uno di 200/50-R18.

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