BMW K 1200 R, Nuda e Bollente.

Larga e imponente sul cavalletto, stupisce una volta alla guida.

Bmw k 1200 r, nuda e bollente.




Larga e imponente sul cavalletto, stupisce una volta alla guida. Merito di un motore portentoso, ma anche fluido. Arriverà a giugno a circa 14.000 euro. Optional esclusi…

Prendi l’ammiraglia sportiva K 1200 S. Spogliala e ti ritroverai tra le mani una moto muscolosa, trasgressiva, strana.
Muscolosa
, perché dichiarata ben 163 CV (solo 4 in meno della S).
Trasgressiva
perché questa roadster è un concentrato di tecnica mai vista prima. Cosa dire, per esempio, della regolazione elettronica (optional) delle sospensioni mentre si sta guidando?
Però è anche strana. Ricca di coperchi in plastica per adattare esteticamente un 4 cilindri nato per stare dietro una carenatura integrale.

Originale anche il doppio faro anteriore con due elementi di diversa grandezza affiancati e sormontati da una piccola “unghia” in plexiglas con funzione di cupolino. La sua funzione, almeno fino ai 130 km/h, è sufficiente. Peccato, invece, che non siano riusciti a ottenere nemmeno un piccolo vano portaoggetti anteriore o sotto la sella.

La posizione di guida è un misto "turistico-sportivo" non del tutto azzeccata. Le pedane alte costringono le gambe a una posizione piuttosto piegata. I mezzi manubri invece, molto aperti e larghi - da naked, sono piuttosto lontani e rialzati rispetto alla sella. Così non si carica peso sui polsi, ma bisogna aggrapparsi alle manopole.
Di sicuro, col busto leggermente più inclinato in avanti  - e manubri più bassi - le braccia sarebbero state più rilassate, anziché “appese”.
Anche nell'impiego sportivo, quando bisogna spingere sul manubrio, il feeling con l’anteriore ne avrebbe giovato.

Quindi la K 1200 R è una moto che va guidata "di gambe". Gli ordini vanno impartiti agendo sulle pedane e sul serbatoio con le ginocchia: solo così la moto svolta decisa. La discesa in piega è progressiva e una volta raggiunto l’angolo di inclinazione ottimale, nulla può smuovere la “R” da quella posizione.
Se capitano sconnessioni in curva, il Duolever assorbe a dovere il colpo e mantiene correttamente l’aderenza della ruota, mentre il posteriore può scartare leggermente, ma solo se si sta viaggiando forte.

La solidità della ciclistica, dunque, è l’elemento chiave di questa moto.

Solido, però, non significa rigido.

Merito della sospensione anteriore Duolever che sfrutta un cinematismo completamente diverso rispetto al Telelever delle altre moto bavaresi.

L’elemento ammortizzante è sempre idraulico. Ma il sistema di leveraggi adesso consente un maggior affondamento in frenata o in caso di sconnessioni: una condizione che aumenta la percezione dell’avantreno, migliorando al tempo stesso l’aderenza della ruota anteriore.
La frizione
a comando idraulico, con il tubo in treccia metallica, ha un funzionamento esemplare: morbida da azionare, ha sempre uno stacco deciso e progressivo e resiste bene alla sollecitazioni. Non male anche il cambio, correttamente spaziato e dagli innesti precisi, anche se piuttosto rumoroso sia salendo, sia in scalata.

L’ABS
conta su un servofreno che riduce lo sforzo alla leva, senza per questo ridurre la modulabilità. Rispetto all’impianto presente su altre moto della casa tedesca, come la R 1200 GS, quello montato sulla K 1200 R ha un’azione meno brusca: la prima corsa della leva non produce una decelerazione degna di nota – effetto antipanico - poi la potenza arriva, ma in modo progressivo e perfettamente gestibile. Il sistema antibloccaggio assicura la stabilità anche su fondi molto scivolosi e non è invasivo nella guida su asfalto asciutto, a patto di non incontrare improvvise sconnessioni durante una frenata decisa.

Indiscutibili le qualità del motore
.
I cavalli, ricordiamo, sono ben 163. Addirittura “troppi” per le necessità dei “tranquilli”. In prima marcia la ruota anteriore punta il cielo e, salendo velocemente coi rapporti, si viene proiettati in avanti con estremo vigore accompagnati dalla colonna sonora del grosso silenziatore: un altro piatto forte della “R”.
Dai 3.000 giri spinge con regolarità e discreto brio. Ma si può scendere fino a 1.500 senza accusare rifiuti. Poi, a 5.000, la progressione si fa robusta e si può decidere se godersi la spinta in totale “souplesse” o buttare tutte marce in rapida sequenza…. Per gli esperti c’è la possibilità di oltrepassare la soglia dei 7.000 giri.  
Rimangono delle fastidiose vibrazioni a partire dai 6.500 giri, più fastidiose agli alti regimi – oltre quota 8.000-, ma già avvertibili su manubri e serbatoio in rilascio a partire dai 5.500 giri. Nella marcia in autostrada, tuttavia, sono ininfluenti, perché a 130 km/h in sesta marcia significano 5.000 giri.

La K 1200 R arriverà a giugno. Costerà sui 14.000 euro optional esclusi
.





La scheda




Motore
: a 4 tempi, quattro cilindri in linea inclinato di 55 gradi raffreddato a liquido, alesaggio per corsa 79x59 mm, cilindrata 1.157 cc, rapporto di compressione 13,0:1, distribuzione bialbero con 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter secco con pompa trocoidale, potenza max 163 CV (120 kW) a 10.250 giri, coppia max 12,9 kgm (127 Nm) a 8.250 giri. Alimentazione: a iniezione elettronica, diametro dei corpi farfallati 46 mm; capacità serbatoio carburante 19 litri . Accensione: elettronica digitale integrata con l’iniezione. Impianto elettrico: batteria 12V-14Ah, alternatore 580W. Frizione: a dischi multipli in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio: a 6 marce. Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti dritti.

Telaio
: doppio trave laterale in pressofusione d’alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 29°, avancorsa 101 mm. Sospensioni: anteriore Duolever con monoammortizzatore, escursione ruota 115 mm; posteriore Paralever con forcellone monobraccio, leveraggi progressivi e monoammortizzatore idraulico regolabile, escursione ruota 135 mm. Ruote: cerchi in lega leggera anteriore 3,50x17”, posteriore 5,50x17”; pneumatici, anteriore 120/70-17, posteriore 180/55-17. Freni: anteriore a doppio disco flottante da 320 mm con pinza monoblocco a 4 pistoncini; posteriore a disco da 265 mm con pinza a pistoncino singolo. Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.280, larghezza max 856, interasse 1.571, altezza sella 820, peso a vuoto 237 kg. Prestazioni: velocità max nd.

Dati anagrafici

Costruttore: BMW Motorrad, Hufelandstrasse 8a, Munchen, www.bmw-motorrad.de. Importatore: BMW Motorrad Italia, San Donato Milanese (MI), tel. 02/51610111. Gamma colori: dark grafite, alluminio metallizato, giallo. Inizio vendite: giugno 2005. Garanzia: 2 anni. Prezzo: 14.000 euro indicativo chiavi in mano.

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