05 December 2007

Triumph Thruxton Special: quando le inglesi cambiano vestito...

Schierate sul rettilineo di Monza ci sono tre special fuori dall’ordinario. La prima è una creatura di Nicola Martini, patron della Numero Tre di Verona. La seconda arriva direttamente da Genova: il suo proprietario, Carlo Crovetto, si è sorbito una trasferta autostradale fendendo la bruma mattutina pur di essere in pista in tempo per la nostra prova. La terza è un’ospite d’onore: si tratta infatti della vincitrice, con il nostro Giulio Rangheri del Team Bielle Roventi Club Amici di Motociclismo

Occasione speciale




In pista protagoniste insolite. Schierate sul rettilineo di Monza ci sono tre special fuori dall’ordinario. La prima è una creatura di Nicola Martini, patron della Numero Tre di Verona, colui che per primo preparò delle special su base Thruxton, già ai tempi della presentazione di questo modello, nella primavera del 2004. La seconda arriva direttamente da Genova: il suo proprietario, Carlo Crovetto, si è sorbito una trasferta autostradale fendendo la bruma mattutina pur di essere in pista in tempo per la nostra prova. La terza è un’ospite d’onore: si tratta infatti della vincitrice, con il nostro Giulio Rangheri del Team Bielle Roventi Club Amici di Motociclismo, del Trofeo Thruxton 2007. È insolito vedere questo genere di moto su una delle piste più veloci del mondo; di solito le ammiriamo parcheggiate fuori dai bar alla moda, sui passi più frequentati dagli amanti delle curve o in circuiti più guidati. Ma la tentazione di spalancare a fondo il gas per sfrecciare a tutta velocità è un’emozione troppo grande, alla quale non sappiamo resistere. Così, una alla volta, inforchiamo queste special e ci lanciamo in un giro di pista.

Flash Back




Salto nel passato: la special di Nicola Martini evoca le café racer che si assiepavano, negli Anni Sessanta, sul piazzale dell’Ace Café di Londra. La base è una Thruxton del 2004. Il motore non è stato toccato: solo l’aspirazione beneficia di un kit getti e spilli dedicati per i carburatori e di una coppia di filtri in rete metallica della K&N. Cambia anche lo scarico: due collettori Shark sostituiscono gli originali, correndo alti e paralleli sul lato destro. Per non soffocare il sound del bicilindrico, Nicola Martini ha scelto dei silenziatori Supertrapp in acciaio. A livello ciclistico, le sospensioni sono state riviste in chiave sportiva: Wilbers firma le molle forcella e gli ammortizzatori posteriori pluriregolabili. Per avere maggiore impronta a terra invece, la misura del pneumatico posteriore passa dall’originale 130/80 ad una più generosa 150/70.

Caffè Scorretto




La special di Carlo Crovetto rappresenta qualcosa di nuovo nel panorama delle bicilindriche Triumph. Nessuna alchimia strana per il motore né grafi che elaborate. Nera, come è giusto che sia un caffè bello forte, nasconde nei carburatori un kit getti e spilli preparati da Galli Moto, mentre sotto la pancia del motore scorrono i due collettori che si uniscono in un discreto (esteticamente, non nel sound!) silenziatore conico. La correzione di questo espresso su due ruote è tutta qui. La parte scorretta, quella che non ti aspetti, è invece nella ciclistica, ricercata, ma non chiassosa. La parte certamente più raffi nata di questa moto è infatti il forcellone posteriore, un esemplare unico costruito dalla britannica JMC appositamente per il nostro tuner genovese. La lucidatura a specchio evidenzia l’accuratezza della realizzazione in alluminio: sezione rettangolare, saldature perfette e regolazione con eccentrico lo rendono un oggetto splendido da vedere. Ovviamente anche la guida risente positivamente di questo trapianto. Più rigido e leggero dell’originale, questo forcellone lavora abbinato ad ammortizzatori Wilbers dotati di doppia regolazione della compressione, oltre a quella in estensione e al precarico. La forcella invece è impreziosita da un kit Öhlins (lo stesso delle moto che partecipano al Trofeo Thruxton) e da una piastra di irrigidimento in ergal firmata Norman Hyde. Ma non finisce qui: gli steli sono assicurati da una piastra inferiore Style&Performance ricavata dal pieno, mentre la superiore è un prodotto Galli Moto. Completa la dotazione un ammortizzatore di sterzo LSL regolabile. La moto, preparata da Carlo per affrontare le tortuose strade appenniniche, affida la frenata ad un impianto anteriore Beringer accoppiato ad una pompa radiale Magura da 16 mm. Fra le tante modifiche all’estetica, spicca il contagiri Autometer, un must per le moto da competizione e per i dragster. Tra le molteplici regolazioni ha anche la spia che segnala il regime ideale di cambiata.



Thruxton Trofeo




Il kit della moto che i nostri piloti hanno utilizzato per la Thruxton Cup, vinta dal collaboratore di Motociclismo Giulio Rangheri, comprende scarichi Zard, filtri BMC e kit carburatori Dynojet, ammortizzatori posteriori e molle forcella Öhlins, sovrastrutture (codone monoposto e vasca sottomotore) in fibra di vetro Plastic Bike, pedane arretrate Valter Moto, pneumatici Dunlop Alpha 10. Naturalmente l’impianto elettrico è semplificato ed è rimosso tutto il superfluo: fari, indicatori di direzione, specchietti, strumentazione (rimane solo il contagiri) e blocchetto d’accensione. Molto stabile, la Thruxton ha bisogno, per rendere al massimo, di una guida rotonda, pulita. La ruota anteriore da 18” non è certo un fulmine a scendere in piega, ma le gomme Dunlop Alpha 10 garantiscono un eccellente grip e un’incredibile durata.


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