Triumph Thruxton Special: quando le inglesi cambiano vestito...
Occasione speciale
In pista protagoniste insolite. Schierate sul rettilineo di Monza ci sono
tre special fuori dall’ordinario. La prima è una creatura di Nicola
Martini,
patron della Numero Tre di Verona, colui che per primo preparò delle special
su base Thruxton, già ai tempi della presentazione di questo modello, nella
primavera del 2004. La seconda arriva direttamente da Genova: il suo
proprietario,
Carlo Crovetto, si è sorbito una trasferta autostradale fendendo la bruma
mattutina pur di essere in pista in tempo per la nostra prova. La terza
è un’ospite d’onore: si tratta infatti della vincitrice, con il
nostro
Giulio Rangheri del Team Bielle Roventi Club Amici di Motociclismo, del
Trofeo Thruxton 2007. È insolito vedere questo genere di moto su una delle
piste più veloci del mondo; di solito le ammiriamo parcheggiate fuori dai
bar alla moda, sui passi più frequentati dagli amanti delle curve o in
circuiti più guidati. Ma la tentazione di spalancare a fondo il gas per
sfrecciare a tutta velocità è un’emozione troppo grande, alla quale non
sappiamo resistere. Così, una alla volta, inforchiamo queste special e
ci lanciamo in un giro di pista.
Flash Back
Salto nel passato: la special di Nicola Martini evoca le café racer che
si assiepavano, negli Anni Sessanta, sul piazzale dell’Ace Café di Londra.
La base è una Thruxton del 2004. Il motore non è stato toccato: solo
l’aspirazione
beneficia di un kit getti e spilli dedicati per i carburatori e di una
coppia di filtri in rete metallica della K&N. Cambia anche lo scarico:
due collettori Shark sostituiscono gli originali, correndo alti e paralleli
sul lato destro. Per non soffocare il sound del bicilindrico, Nicola Martini
ha scelto dei silenziatori Supertrapp in acciaio. A livello ciclistico,
le sospensioni sono state riviste in chiave sportiva: Wilbers firma le
molle forcella e gli ammortizzatori posteriori pluriregolabili. Per avere
maggiore impronta a terra invece, la misura del pneumatico posteriore passa
dall’originale 130/80 ad una più generosa 150/70.
Caffè Scorretto
La special di Carlo Crovetto rappresenta qualcosa di nuovo nel panorama
delle bicilindriche Triumph. Nessuna alchimia strana per il motore né grafi
che elaborate. Nera, come è giusto che sia un caffè bello forte, nasconde
nei carburatori un kit getti e spilli preparati da Galli Moto, mentre sotto
la pancia del motore scorrono i due collettori che si uniscono in un discreto
(esteticamente, non nel sound!) silenziatore conico. La correzione di questo
espresso su due ruote è tutta qui. La parte scorretta, quella che non ti
aspetti, è invece nella ciclistica, ricercata, ma non chiassosa. La parte
certamente più raffi nata di questa moto è infatti il forcellone posteriore,
un esemplare unico costruito dalla britannica JMC appositamente per il
nostro tuner genovese. La lucidatura a specchio evidenzia l’accuratezza
della realizzazione in alluminio: sezione rettangolare, saldature perfette
e regolazione con eccentrico lo rendono un oggetto splendido da vedere.
Ovviamente anche la guida risente positivamente di questo trapianto. Più
rigido e leggero dell’originale, questo forcellone lavora abbinato ad
ammortizzatori Wilbers dotati di doppia regolazione della compressione,
oltre a quella in estensione e al precarico. La forcella invece è impreziosita
da un kit Öhlins (lo stesso delle moto che partecipano al Trofeo Thruxton)
e da una piastra di irrigidimento in ergal firmata Norman Hyde. Ma non
finisce qui: gli steli sono assicurati da una piastra inferiore
Style&Performance
ricavata dal pieno, mentre la superiore è un prodotto Galli Moto. Completa
la dotazione un ammortizzatore di sterzo LSL regolabile. La moto, preparata
da Carlo per affrontare le tortuose strade appenniniche, affida la frenata
ad un impianto anteriore Beringer accoppiato ad una pompa radiale Magura
da 16 mm. Fra le tante modifiche all’estetica, spicca il contagiri
Autometer,
un must per le moto da competizione e per i dragster. Tra le molteplici
regolazioni ha anche la spia che segnala il regime ideale di cambiata.
Thruxton Trofeo
Il kit della moto che i nostri piloti hanno utilizzato per la Thruxton
Cup, vinta dal collaboratore di Motociclismo Giulio Rangheri, comprende
scarichi Zard, filtri BMC e kit carburatori Dynojet, ammortizzatori posteriori
e molle forcella Öhlins, sovrastrutture (codone monoposto e vasca sottomotore)
in fibra di vetro Plastic Bike, pedane arretrate Valter Moto, pneumatici
Dunlop Alpha 10. Naturalmente l’impianto elettrico è semplificato ed è
rimosso tutto il superfluo: fari, indicatori di direzione, specchietti,
strumentazione (rimane solo il contagiri) e blocchetto d’accensione. Molto
stabile, la Thruxton ha bisogno, per rendere al massimo, di una guida rotonda,
pulita. La ruota anteriore da 18” non è certo un fulmine a scendere in
piega, ma le gomme Dunlop Alpha 10 garantiscono un eccellente grip e
un’incredibile
durata.