Comparativa ABS 600
Le sfidanti
Kawasaki ER-6f (nella foto sopra da sinistra); Suzuki GSF650S; Yamaha FZ6
Fazer e Honda CBF 600. Tutte con sistema di frenata antibloccaggio. La
prova in pista per verificare la bontà di questo sistema in tutti i frangenti
possibili.
La CBF600 adotta il motore 4 cilindri in linea della Hornet, dall’animo
spiccatamente sportivo, ma addolcito nei toni e con minor potenza
massima.
Il doppio freno anteriore è da 296 mm, mentre quello posteriore misura
240 mm.
Ampio e protettivo il cupolino che integra un gruppo ottico con doppio
faro.
La Kawasaki ER-6f ripropone in chiave turistica gli stessi concetti di
semplicità e funzionalità già espressi dalla sorella nuda, la
ER-6n.
La naked però colpiva maggiormente.
Completa la strumentazione. Buona la cura dei dettagli per una moto
di questa categoria: un esempio, la regolazione della distanza leva
frizione
La Bandit, grazie al recente restyling ha acquisito una nuova giovinezza.
Il motore, però, è il datato 4 cilindri raffreddato ad
aria/olio,
comunque valido in ottica turistica.
Completa e leggibile la strumentazione.
La moto ha ancora molto successo soprattutto sui mercati stranieri dove
badano alla sostanza. E' robusta, facile e costa poco.
ABS, le differenze
Ecco le principali differenze tra i sistemi ABS delle moto provate in questo
servizio.
Honda CBF600
L’impianto utilizzato è il gruppo di produzione Nissin,
con corpo
pompa e centralina elettronica integrati nello stesso componente, fusibile
da 10A ben riconoscibile ed alloggiato dietro al fianchetto destro.
Per questo prodotto Honda dichiara l’utilizzo di un microprocessore a
16 bit.
Durante le prove di frenata l’assetto cedevole contribuisce ad abbassare
il baricentro e, quindi, a spostare favorevolmente il limite di ribaltamento
in avanti del veicolo.
Kawasaki ER-6f
L’impianto è di produzione Bosch, con elettronica
integrata nel
corpo pompa e con due fusibili uno dedicato alla ECU (da 25A) e l’altro
dedicato al servomotore (da 30A), alloggiati nel codino dal lato sinistro
ma non facilmente identificabili a causa dell’assenza di adesivi o
indicazioni.
L’installazione dell'ABS causa uno spostamento del regolatore di
tensione
che, sprovvisto di riparo, appare esposto alle intemperie. La piccola
Kawa è l’unica equipaggiata nei rami flessibili dell’impianto
frenante
esclusivamente con tubazioni in treccia metallica.
Suzuki GSF650S
L’impianto ABS di produzione Nissin, del tutto analogo a quello di Honda,
è dotato di un fusibile da 20A ben riconoscibile ed installato vicino alla
batteria.
La parte restante di impianto frenante, almeno all’anteriore, è invece
del tutto analoga a quella della Kawasaki.
La sua centralina elettronica che sorveglia tutto l'impianto è collocata
in posizione molto razionale sotto la sella.
La stesura dei cablaggi è molto ordinata e con materiali di buona
qualità.
Bene anche la finitura.
L’impianto ABS è l’unico a non avere un sistema con pompa ed
elettronica
integrata: il gruppo servomotore - modulatore di frenata è di produzione
Sumitomo, apparentemente massiccio. La centralina elettronica è di produzione
Visteon, non è stagna ed è protetta da una guaina in gomma, a nostro
avviso non perfettamente ermetica specialmente pensando al trascorrere
degli anni: questo componente sembra di derivazione automobilistica,
in genere però installato nell’abitacolo. Cablaggio elettrico e centraline
ci è sembrato il meno curato.
Le sfidanti
I differenti comportamenti delle 4 moto sono illustrati sulla rivista.
Qui pubblichiamo i grafici che evidenziano quanti metri sono stati
necessari
per arrestari nelle diverse situazioni: frenata a 90 km/h su asciutto;
a 90 km/h su bagnato e a 50 km/h su pavé
Questi dati richiedono comunque alcune considerazioni.
L’ABS ci ha sempre tenuti in piedi. Sembra banale ma le modalità
del
test ci sarebbero costate una sicura caduta con impianti convenzionali.
Per contro, l’antibloccaggio non è come per le auto, un sistema al
quale demandare in toto la frenata nel caso di frenate d'emergenza.
Soprattutto con Kawasaki e Yamaha le variazioni di assetto richiedono una
attenzione nel modulare la frenata da guidatore esperto.