MOTOCICLISMO - GIUGNO 2008
Motociclismo - giugno 2008
La sicurezza non è un trucco
Dopo i mille paraschiena regalati l’anno scorso, ne offriamo adesso almeno
altrettanti a chi consegna protezioni fasulle. Perché non esiste sicurezza
senza qualità
La nostra campagna sulla sicurezza ha fatto aumentare la vendita di paraschiena.
Lo dicono le aziende produttrici, alcune delle quali segnalano incrementi
del 30 per cento. Ovviamente il nostro merito è minimo: abbiamo soltanto
fatto sedere attorno a un tavolo i fabbricanti, chiedendo loro di fare
fronte comune in considerazione di una clamorosa e abbastanza scandalosa
contraddizione: siamo stati i primi a progettare protezioni – il primo
paraschiena Dainese è di vent’anni fa -, ma siamo tra gli ultimi in Europa
ad indossarle.
La nostra campagna ha avuto successo anche perché i produttori italiani
sono quelli che sono: i più bravi al mondo. Credo che nessuna azienda abbia
investito nello studio di un paraschiena o delle sue possibili evoluzioni,
quanto hanno fatto le aziende italiane. E qui esplode, come un air bag
impazzito, un’altra contraddizione: la sicurezza (presunta) fatta con
i tarocchi. Parlo dei paraschiena fasulli che i motociclisti comprano e
indossano pensando che una protezione valga l’altra e spendere trenta
euro è meglio che ottanta per un oggetto tutto sommato simile. La sicurezza
non può esistere senza qualità. E la qualità non è un bel colore, un bel
design, una bella confezione. Neppure un bel Marchio è di per sè garanzia
di qualità. La qualità è fatta di progettazione, materiali, procedure di
assemblaggio, test di collaudo. La qualità non si misura a percentuali:
o rispetta tutte le regole o semplicemente non è.
Quando è cominciata la grandinata di e-mail con cui i lettori segnalavano
di non trovare la targhetta dell’omologazione “CE” sul proprio paraschiena,
abbiamo di nuovo chiamato le aziende. Dobbiamo passare alla fase due, abbiamo
detto, adesso dobbiamo promuovere la rottamazione dei paraschiena fuorilegge.
In 48 ore hanno aderito Alpinestars, BMW, Clover, Dainese, Gimoto, MTech,
Soul Race, Spidi, Spyke, Ufo Plast, Ultimate Stuff, Zandonà, Zero 7. Circa
il 90 per cento del settore, ma evidentemente il 100 per cento di quelli
che credono alla nostra campagna sulla sicurezza. Cominceremo a regalare
almeno mille paraschiena omologati in cambio di quelli che non lo sono.
Non chiamiamoli neppure paraschiena visto che la legge non lo consente.
E francamente non ci piace neppure il termine “imbottitura”, trucco lessicale
per (non) dire che quei prodotti non hanno superato alcun controllo e nessun
sa che “aiuto” offrirebbero in caso di impatto. Non chiamiamoli e basta;
non cerchiamoli quando entriamo in un negozio, e non permettiamo che un
commesso ce li rifili con la criminale panzana che “tanto sono tutti uguali”.
La rottamazione delle false protezioni, con distribuzione di quelle a norma,
avverrà a luglio. Tutto è nato così in fretta che mentre questo numero
di Motociclismo va in stampa, in maggio, non abbiamo ancora una data. Questione
di ore. Quando leggerete queste righe l’annuncio, con tutte le modalità,
sarà già pubblicato sul nostro sito internet e sarà stato fatto durante
un’importante manifestazione sulla sicurezza organizzata il primo giugno
dalla Provincia di Como e dalla FMI lombarda, che saranno anche nostri
preziosi partner in questa nuova operazione. Perché il bello del nostro
Paese è anche questo: quando ti rimbocchi le maniche per una causa giusta
è facilissimo imbatterti, appena girato l’angolo, in compagni di strada
meravigliosi.