Pierobon F042
Chi è Pierobon
Pierobon collabora da anni con vari
team SBK e MotoGP, e ha progettato e sviluppato i telai delle Ducati 998
e 999 di molti piloti, tra cui Ben Bostrom, Troy Bayliss, Ruben Xaus e
Regis Laconi. La F042 nasce per essere semplice. Niente carene in carbonio,
scarico in titanio o cerchi in magnesio. Chi l’ha progettata ha voluto
creare una moto sobria, la cui forza è l’efficacia in pista. Questa è
una moto “pane e salame” (un buon salame di Felino, ovviamente),
nella
quale la sostanza viene prima di tutto. È dedicata a chi chiede divertimento
allo stato puro, e snobbando la nouvelle cuisine delle moderne supersportive,
arriva nel paddock con il suo furgone anonimo, tira giù la moto, fa la
pressione alle gomme e via, a far segnare il tempo sul cronometro.
Realizazione
Ecco quali parti di una Ducati con motore
1000 DS avete bisogno per utilizzare il kit: il motore, il sistema completo
di aspirazione, la pompa elettrica per la benzina o la flangia completa
(se si utilizzerà l’iniezione elettronica), le sospensioni, le piastre
di sterzo, l’impianto frenante completo (anteriore e posteriore), i cerchi
e il cablaggio elettrico.
Il forcellone fornito nel kit F042 è quello di una SS 1000 modificato (allungato
di 18 mm e irrobustito con “fazzoletti” opportunamente posizionati).
Nel caso ne abbiate uno a disposizione potete far modificare il vostro,
risparmiando poco meno di 1.000 euro. Se anche l’ultima voce della lista
è spuntata possiamo continuare: presentiamo tutti i componenti del kit,
ricordando che, a parte carenature e impianto di scarico è tutto realizzato
in alluminio. Non servono certo muscoli da bodybuilder, quindi, per estrarre
dall’imballaggio il telaio a traliccio, pesante soli 6,12 kg. Questa
unità,
caratterizzata da una elevata rigidità torsionale, è progettata per offrire
un feeling diretto e una reattività eccellente nel misto stretto.
Il telaietto posteriore nasce dall’unione Speed Box Pierobon F042 tra
tubi e parti scatolate e, insieme a quello anteriore, non raggiunge 1,25
kg. Studiato per offrire una posizione in sella ottimale e sagomato in
modo da alloggiare un airbox decisamente ampio troviamo ora il serbatoio:
contiene 16 litri, è costruito a mano e pesa come un neonato in salute
(3,38 kg). Il forcellone, fornito dal cliente o da Pierobon, viene montato
su cuscinetti di grande diametro e non raggiunge i 4 kg. Infine, l’ultima
delle parti realizzate nella lucente (o satinata) lega: le pedane hanno
le leve montate su boccole in bronzo e in coppia pesano circa 0,5 kg.
Prima di abbandonare il metallo, un commento sull’impianto completo di
scarico, realizzato in acciaio. Piacevolmente integrato con la linea della
moto, è stato affinato al banco per sfruttare al meglio i regimi medi e
bassi che sono il punto forte del “pompone”: regala qualche CV (non
più
di 5), libera le aprezzatissime doti canore del bcilindrico desmodromico
pesa 4,65 kg.
Dedichiamoci ora alla vetroresina, materiale in cui sono realizzate le
ultime parti del kit. La carenatura completa (composta da cupolino, codone
e laterali) è caratterizzata da un design filante e leggero, perfettamente
abbinato alla tipologia della moto. La vasca sottocoppa, infine, è studiata
per contenere al suo interno liquidi fuoriusciti in seguito a perdite o
eventuali guasti, come previsto dai regolamenti di tutte le piste. Ora
che anche l’ultimo bullone è serrato non ci resta che dar vita al motore,
e “scaraventare” la F042 nel suo ambiente naturale.
Il nostro test
Fin dai primi metri la creazione di
Pierobon mette in chiaro il suo carattere: è decisamente agile e reattiva
nello stretto (le misure dell’inclinazione del cannotto di sterzo di 23°
e dell’avancorsa di 93 mm sono tipicamente “svelte”) e non si
innervosisce
mai, nemmeno in varianti e curve decisamente veloci come la Ascari e la
parabolica, nelle quali una moto stabile è molto efficace. La posizione
di guida è, nell’ottica della guida in pista, decisamente confortevole:
la protezione aerodinamica è molto buona e c’è spazio per muoversi in
sella. Freni e sospensioni di serie (la moto oggetto della nostra prova
“nasce” da una 1000 SS) svolgono i propri compiti nel migliore dei
modi,
essendo tarati per tenere a bada oltre 30 kg in più rispetto al peso della
F042. Il risultato è che i trasferimenti di carico sono sempre limitati,
la moto è precisa sia in ingresso che in uscita di curva e i riferimenti
per le staccate si spostano qualche metro più “in là” del previsto.
Anche
il motore, chiamato a spingere una massa minore, offre accelerazioni decisamente
brillanti, tanto che sui due rettilinei più lunghi si arriva al limitatore
in sesta (circa 230 km/h indicati) con facilità. Su piste molto
“guidate”
e condotta da piloti esperti, la F042 è in grado di competere con mezzi
molto più costosi. A dimostrarlo ci ha pensato Atiba Belgrave, 3° classificato
(dietro ad una 996R e ad una 1098S) nel campionato olandese dedicato alle
concessionarie Ducati.