Mondiale Superbike 2008: Round 1 - Circuito di Losail
Cronaca Gara 2
LOSAIL (QATAR) 23 febbraio 2008 – GARA 2 Una corsa
all’insegna del
privato e della sorpresa. Il primo gradino del podio è per Nieto, che sfrutta
le potenzialità del nuovo motore Suzuki negli ultimi due passaggi dal traguardo.
Due giri a fuoco contesi con Xaus, che conduce la corsa fino al momento
in cui Nieto lo sorpassa. Anche in Gara 2 è protagonista il Team Sterilgarda
Goeleven di Max Biaggi e Ruben Xaus, che danno spettacolo con una bagarre
tutta casalinga, cominciata a partire dal terzo giro. Un duello senza esclusione
di colpi tra i due compagni di quadra, durato per tutta il tempo della
corsa.
Dai box del team, Gianni Ramello della Goeleven ci raccontava
nell’intevallo:
“In Gara 1 sulla moto di Ruben si è inchiodata la frizione in partenza.
Quindi non è riuscito a scattare e ha perso posizioni. Poi ha recuperato,
ma è arrivato quarto, perché, come mi diceva lui, gli mancavano quei cinquanta
metri dal tris di testa, che non gli hanno permesso di salire sul podio.
Peccato. In più oltre al problema della frizione c’era un problema
tecnico:
Ruben piega molto ed il Motore della sua Ducati quando arrivava in staccata
rimaneva troppo alto di giri, con la conseguenza di un’eccessiva velocità
che lo costringeva a frenare moltissimo e non gli permetteva di chiudere
la traiettoria come voleva lui. Però, ora, i meccanici stanno facendo delle
modifiche alla ciclistica e mettendo a punto il motore, in modo tale da
risolvere i problemi”. Esperimento riuscito.
Xaus, in gara, è agilissimo. Dopo la partenza rimane indietro, ma le condizioni
della moto gli permettono di rimontare velocemente. Corser conduce la corsa,
Haga è secondo, Neukirchner terzo, Nieto quarto, Biaggi quanto. Emerge
la grinta del pilota Suzuki che passa in terza posizione seguito da Max
Biaggi. Dietro c’è Xaus e si vede un lungo di Bayliss, in difficoltà.
Momenti di preoccupazione quando Kagayama scivola e cade: è dolorante,
viene soccorso e la sua gara si conclude. Comincia la contesa tra Biaggi
e Xaus per la quarta posizione. Alla fine il romano ha la meglio. Al quarto
giro Nieto strappa la prima posizione a Corser, ma Troy reagisce e si mantiene
in testa. Al quinto passaggio dal via Byaliss è risalito ed è incollato
agli scarichi di Xaus.
All’ottavo giro Biaggi tenta un attacco su Nieto che fallisce. Poi nel
nono Nieto passa Haga, prendendo la seconda posizione. Biaggi gli sta in
scia e guadagna il terzo posto, ma al primo inserimento utile Max sfrutta
l’occasione e svernicia Nieto. Sente il profumo della vittoria, davanti
c’è solo Corser, ma il romano incalza. Xaus intanto è quarto.
L’imperatore
sferra un attacco su Corser, si inserisce ed è primo. Sta avanzando anche
Ruben, si piazza al terzo poi scatta al secondo strappando la posizione
a Corser, che, però, reagisce e si salva.
Si arriva al nono passaggio dal via, Bayliss si rifà vivo e scavalca Xaus
guadagnano la terza posizione. Giunti al dodicesimo giro Corser ha mollato,
Biaggi è sempre primo, seguono Bayliss e Ruben che battagliano.
L’inseguitore
del Tris Ducati di testa è una carta da poker: la 1098 di Michel Fabrizio.
Lotta Bayliss e Xaus per la seconda posizione. Ruben vince poi nel corso
del tredicesimo giro è di nuovo spettacolo: continua la lotta fra
l’imperatore
ed il compagno di squadra. Ruben è più agile si inserisce ed è primo. Il
romano segue. Chiude il trio Bayliss.
Quando i gradini del podio sembrerebbero già assegnati, Nieto scatena a
sorpresa i cavalli della nuova Suzuki, aveva già passato Fabrizio, guadagnando
la quarta posizione, ma le sue gomme reggono ed in due sorpassi svernicia
prima Troy e poi il romano: è secondo. Xaus lo sente arrivare, lo sente
negli scarichi. Si difende fino all’ultimo, ma la superiorità del motore
di Nieto assegna al pilota ufficiale Suzuki il primo gradino del podio.
Xaus si deve accontentare del secondo e Biaggi del terzo posto.
Nota positiva: la vittoria del quattro cilindri in linea di 1.000 cc di
Iwata dimostra un cerco equilibrio nel campionato con i bicilindrici di
1.200 cc delle Ducati 1098. Le due architetture e le due cilindrate differenti
ammesse dal regolamento 2008 lasciano ancora molti dubbi in sospeso e maggiori
valutazioni, con conseguente azione sui regolamenti, saranno date confrontando
i risultati ed i tempi delle prime gare. Per il momento il paragone sportivo
pare riuscito.
Tempi Gara 2
1 | Nieto | Team Suzuki Alstare | Suzuki GSX-R1000 | 36'12.963 | |
2 | Xaus | Sterilgarda Go Eleven | Ducati 1098 RS 08 | 36'13.264 | |
3 | Biaggi | Sterilgarda Go Eleven | Ducati 1098 RS 08 | 36'14.284 | |
4 | Bayliss | Ducati Xerox Team | Ducati 1098 F08 | 36'19.415 | |
5 | Fabrizio | Ducati Xerox Team | Ducati 1098 F08 | 36'20.590 | |
6 | Lanzi | R.G. Team | Ducati 1098 RS 08 | 36'22.080 | |
7 | Corser | Yamaha Motor Italia WSB | Yamaha YZF-R1 | 36'23.769 | |
8 | Neukirchner | Team Alstare Suzuki | Suzuki GSX-R1000 | 36'24.624 | |
9 | Smrz | Guandalini Racing by Grifo's | Ducati 1098 RS 08 | 36'26.232 | |
10 | Sofuoglu | Hannspree Ten Kate Honda Jr. | Honda CBR1000RR | 36'27.526 | |
11 | Checa | Hannspree Ten Kate Honda | Honda CBR1000RR | 36'28.916 | |
12 | Tamada | Kawasaki PSG-1 Corse | Kawasaki ZX-10R | 36'29.711 | |
13 | Haga | Yamaha Motor Italia WSB | Yamaha YZF-R1 | 36'31.319 | |
14 | Lavilla | Ventaxia VK Honda | Honda CBR1000RR | 36'39.274 | |
15 | Rolfo | Hannspree Honda Althea | Honda CBR1000RR | 36'39.523 | |
16 | Laconi | Kawasaki PSG-1 Corse | Kawasaki ZX-10R | 36'39.646 | |
17 | Badovini | Team Pedercini | Kawasaki ZX-10R | 36'39.784 | |
18 | Gimbert | Yamaha France Ipone GMT 94 | Yamaha YZF-R1 | 36'41.613 | |
19 | Kiyonari | Hannspree Ten Kate Honda | Honda CBR1000RR | 36'46.113 | |
20 | Muggeridge | D.F. Racing | Honda CBR1000RR | 36'49.619 | |
21 | Holland | D.F. Racing | Honda CBR1000RR | 36'55.596 | |
22 | Aoyama | Alto Evolution Honda Superbike | Honda CBR1000RR | 37'08.315 | |
RT | Iannuzzo | Team Pedercini | Kawasaki ZX-10R | 34'42.963 | |
RT | Nakatomi | YZF Yamaha | Yamaha YZF-R1 | 23'14.601 | |
RT | Napoleone | Grillini PBR Team | Yamaha YZF-R1 | 18'54.324 | |
RT | Checa | Yamaha France Ipone GMT 94 | Yamaha YZF-R1 | 16'24.581 | |
RT | Morelli | Alto Evolution Honda Superbike | Honda CBR1000RR | 8'20.897 | |
RT | Kagayama | Team Suzuki Alstare | Suzuki GSX-R1000 |
Cronaca Gara 1
LOSAIL (QATAR) 23 febbraio 2008 – GARA 1 – Le premesse
c’erano tutte.
Si era già capito nel corso delle qualifiche e della Superpole che il Team
Sterilgarda Goeleven di Max Biaggi e Ruben Xaus avesse grandi potenzialità.
La conferma è arrivata al termine della Gara 1 del primo round con un fenomenale
tira e molla tra Max Biaggi e Troy Bayliss, in cui l’australiano ha la
meglio chiudendo in prima posizione. Tory, in uscita dall’ultima curva
precedente il rettilineo dei box svernicia, passandogli vicinissimo in
un fianco a fianco, le carene del romano, con un inserimento di precisione
millimetrica nello spazio rimasto fra il lato destro della moto di Max
ed il cordolo. Errore dell’imperatore romano che non chiude bene
l’ultima
curva; proprio quella strategica che assegnate la vittoria al pilota della
Ducati ufficiale. Max si fa sorprendere da un attacco che combatte astutamente
per tutto il corso della gara. Mai una traiettoria aperta, sempre curve
ben spazzolate sulla corda che lo proteggono dall’incalzare di Bayliss,
Neukirchner e Corser.
Dopo la partenza all’uscita della prima curva Neukirchner prende il
comando
della corsa, Corser lo insegue, Biaggi mantiene la terza posizione da cui
è partito in griglia, grazie alla buona performance in Superpole. Haga
è quarto, ma non molla. All’ingresso dell’ultima curva prima del
rettilineo,
un punto nevralgico del tracciato di Losail, il giapponese passa Max Biaggi
strappandogli la terza posizione. Il giro numero uno si conclude con il
romano quarto seguito da Nieto, quinto, e da Ruben Xaus al sesto posto.
Byaliss rimane indietro: è solo settimo, ma ha molte carte da giocare.
La gara riserva un numero straordinario di azioni bollenti. Dopo il secondo
giro c’è un tentativo d’inserimento di Haga su Corser per guadagnare
la seconda posizione nelle mani di Troy. L’impresa fallisce. Haga però
è il più veloce: Neukirchner e Corser girano intorno
all’1’59”9, mentre
il cronometro di Nitronori segna 1’59”2. Biaggi è feroce. Vuole il
podio
a tutti i costi per lasciare un segno già al debutto. Macina giri e guadagna
secondi: al quarto passaggio dal via il suo tempo è di 1’59”4,
vicinissimo
ad Haga. Nel frattempo si fa sentire anche Bayliss che sorpassa prima Xaus,
poi Nieto, e ottiene la quinta posizione. Francis Batta, proprietario della
Suzuki Alstare fa una previsione che poi si rivela azzeccata: “Biaggi
sarà pericoloso a partire dall’ottavo giro, quando potrà sfruttare gomme
e moto”. Intanto il romano si fa sempre più aggressivo ed al quinto giro
il suo tempo è inferiore di mezzo secondo rispetto agli altri.
Poco dopo il settimo passaggio dal traguardo la ruota di Max è incollata
a quella di Haga, che in preda alla tensione si innervosisce per l’azzardo
dell’imperatore, alza la mano per fargli un gesto di disappunto, la paga
cara. Noriyuki perde completamente il controllo dell’anteriore la moto
traballa, poi il giapponese viene catapultato in avanti con la moto che
gli si ribalta addosso. Nessuna conseguenza per il pilota, ma la gara è
andata. Haga conclude undicesimo.
Biaggi è di nuovo terzo, sempre più cattivo poco prima dell’ottavo giro,
come da previsione Batta, incalza Corser e lo passa. Il romano è secondo
ma Bayliss riesce a passare il connazionale Corser poi pressa Biaggi e
Neukirchner, prendendo la testa della corsa. L’imperatore resta
terzo. Si forma un poker di piloti che combattono per la prima posizione:
Bayliss, Neukirchner, Biaggi e Corser. Sorpresa all’undicesimo giro,
quando
Bayliss, forse per il poco grip sul posteriore, arriva lungo e restituisce
il comando al tedesco della Suzuki, seguito dall’imperatore e da Troy
Corser.
Si mette in luce Max Biaggi che gira con un vantaggio di otto decimi rispetto
agli altri e al termine dell’undicesimo giro è in prima posizione. Non
demorde Bayliss, sollecitato da Davide Tardozzi, direttore tecnico della
squadra ufficiale Ducati, che gesticola dal muretto facendo segno a Troy
di “darci dentro” ma guidare con calma, senza fare errori. Troy si
gioca
il tutto per tutto, sferra un attacco e scavalca Corser e Neukirchner,
trovandosi alle calcagna di Biaggi. Max si difende bene fino all’ultimo.
La battaglia è serrata. Un botta e risposta di sorpassi mozzafiato: si
inserisce l’australiano, poi ripassa l’imperatore, quindi arriva
l’ultima
curva termine del giro finale, dove avviene la sverniciata di Tory su Max.
Tempi Gara 1
1 | Bayliss | Ducati Xerox Team | Ducati 1098 F08 | 36'11.468 | |
2 | Biaggi | Sterilgarda Go Eleven | Ducati 1098 RS 08 | 36'11.864 | |
3 | Corser | Yamaha Motor Italia WSB | Yamaha YZF-R1 | 36'13.346 | |
4 | Xaus | Sterilgarda Go Eleven | Ducati 1098 RS 08 | 36'15.955 | |
5 | Neukirchner | Team Alstare Suzuki | Suzuki GSX-R1000 | 36'18.973 | |
6 | Checa | Hannspree Ten Kate Honda | Honda CBR1000RR | 36'21.107 | |
7 | Nieto | Team Suzuki Alstare | Suzuki GSX-R1000 | 36'21.193 | |
8 | Kagayama | Team Suzuki Alstare | Suzuki GSX-R1000 | 36'31.005 | |
9 | Fabrizio | Ducati Xerox Team | Ducati 1098 F08 | 36'34.624 | |
10 | Smrz | Guandalini Racing by Grifo's | Ducati 1098 RS 08 | 36'35.897 | |
11 | Rolfo | Hannspree Honda Althea | Honda CBR1000RR | 36'39.063 | |
12 | Sofuoglu | Hannspree Ten Kate Honda Jr. | Honda CBR1000RR | 36'39.447 | |
13 | Lavilla | Ventaxia VK Honda | Honda CBR1000RR | 36'39.705 | |
14 | Haga | Yamaha Motor Italia WSB | Yamaha YZF-R1 | 36'41.673 | |
15 | Laconi | Kawasaki PSG-1 Corse | Kawasaki ZX-10R | 36'43.350 | |
16 | Lanzi | R.G. Team | Ducati 1098 RS 08 | 36'43.535 | |
17 | Muggeridge | D.F. Racing | Honda CBR1000RR | 36'52.213 | |
18 | Badovini | Team Pedercini | Kawasaki ZX-10R | 36'52.748 | |
19 | Iannuzzo | Team Pedercini | Kawasaki ZX-10R | 36'52.801 | |
20 | Gimbert | Yamaha France Ipone GMT 94 | Yamaha YZF-R1 | 36'53.211 | |
21 | Nakatomi | YZF Yamaha | Yamaha YZF-R1 | 36'54.651 | |
22 | Kiyonari | Hannspree Ten Kate Honda | Honda CBR1000RR | 36'55.037 | |
23 | Checa | Yamaha France Ipone GMT 94 | Yamaha YZF-R1 | 36'55.360 | |
24 | Holland | D.F. Racing | Honda CBR1000RR | 37'01.848 | |
25 | Aoyama | Alto Evolution Honda Superbike | Honda CBR1000RR | 37'24.352 | |
RT | Morelli | Alto Evolution Honda Superbike | Honda CBR1000RR | 24'49.915 | |
RT | Napoleone | Grillini PBR Team | Yamaha YZF-R1 | 25'12.423 | |
RT | Tamada | Kawasaki PSG-1 Corse | Kawasaki ZX-10R | 10'16.224 |