27 April 2008

Mondiale Superbike 2008: Round 4 - Circuito di Assen

Troy Bayliss ad inizio campionato promette: “Vinco quest’ultima stagione e poi me ne torno in Australia con la mia famiglia, da campione”. Sembra che per lui le cose si stiamo mettendo sulla strada, anzi sulla pista, giusta perché anche nella Gara 2 di Assen la vittoria è sua. Nella seconda manche olandese, però, l’arrivo al traguardo non è stato senza lotta all’ultimo più che sangue diremmo millesimo: a pressare da dietro c’è la Yamaha di Noriyuki Haga. La bagarre è feroce ma è ancora una volta

Cronaca Gara 2





DOPPIETTA
Troy Bayliss ad inizio campionato promette: “Vinco quest’ultima stagione e poi me ne torno in Australia con la mia famiglia, da campione”. Sembra che per lui le cose si stiamo mettendo sulla strada, anzi sulla pista, giusta perché anche nella Gara 2 di Assen la vittoria è sua. Nella seconda manche olandese, però, l’arrivo al traguardo non è stato senza lotta all’ultimo più che sangue diremmo millesimo: a pressare da dietro c’è la Yamaha di Noriyuki Haga. La bagarre è feroce ma è ancora una volta l’anteriore della Ducati 1098 di Troy a passare per primo alla bandiera a scacchi e a consegnare a Bayliss la doppietta della giornata, lasciando il giapponese secondo. Doppio podio anche per Carlos Checa, sempre più sicuro della Honda CBR1000RR Fireblade. Lo spagnolo conclude in terza posizione. Come per Haga anche per Ruben Xaus del team privato Ducati le cose si sono messe meglio in Gara 2. Ruben conclude quarto. Peggio che in Gara 1, Max Biaggi, nella seconda manche, arriva dodicesimo.

CLASSIFICA
Terminata la corsa due dell’appuntamento olandese, la situazione dei primi tre posti per la contesa dell’iride resta sostanzialmente invariata. La testa della classifica è ancora per Bayliss che da 153 punti del dopo Gara 1 arriva a quota 178, conclusa la Gara 2, e stacca, così, di ben 70 punti Calros Checa. Lo spagnolo rimane in seconda posizione con un punteggio totale cresciuto dai 92 posseduti una volta finita la prima corsa ai 108 accumulati al termine della seconda. Si salva al terzo posto Troy Corser. Decimo in ordine d’arrivo in Gara 2, porta a casa 6 punti che, sommati agli 83 di cui disponeva appena ultimata la prima manche, fanno un totale di 89.

TUTTI CONTRO TUTTI
La Gara 2 regala emozioni sin dalla partenza, quando Bayliss, primo in griglia, scatta in avanti e stacca subito gli avversari. Dietro a lui c’è Ruben Xaus, partito benissimo, seguito da Haga, Corser, Nieto, Neukerchner e Kagayama. Al secondo giro Haga svernicia Xaus ed il tedesco passa Nieto. Neukerchner sfrutta un’occasione e si inserisce su Ruben, che è in bagarre con Corser. Il tedesco guadagna la terza posizione per cui i due stavano lottando. Al quarto giro Checa e Kagayama sorpassano Corser che sta perdendo colpi ed arretra. Quando mancano cinque giri alla conclusione è Xaus a riprovare l’inserimento su Neukerchner per recuperare il terzo posto. Lo spagnolo ci riesce ma per lui è ancora rischio, perché Carlos ed il tedesco girano molto veloci e gli sono quasi attaccati. Al penultimo giro è lotta fra il pilota della Suzuki Alstare e quello Honda Ten Kate: in ballo c’è la quarta posizione che apre la porta verso il terzo gradino del podio. La meglio va a Checa che, infatti, all’ultimo giro attacca Xaus e gli strappa la terza posizione poco prima del traguardo. Molto più avanti, invece, stanno lottando Byaliss e Haga. Troy resiste e per lui è vittoria. Haga, che quando scenderà dalla moto si dimostrerà piuttosto provato, deve accontentarsi del secondo posto.

EQULIBRIO DA SFATARE?
Gara dopo gara è sempre più evidente l’equilibrio tra il bicilindrico Ducati ed i quattro cilindri in linea giapponesi. Le carte si rimescolano perché nelle prime posizioni le moto si alternano e quando la Ducati 1098 vince non è staccata, con tempi stratosferici, dalle inseguitrici. A quanto pare, però, per avere una risposta definitiva da parte dei commissari tecnici del Mondiale Superbike, bisognerà attendere il quinto round, che sarà disputato a Monza. Infatti, il tracciato dell’autodromo brianzolo è molto veloce e potrebbe mettere realmente in evidenza l’eventuale differenza di prestazioni tra il propulsore bicilindrico di 1.200 cc Ducati ed il quattro cilindri in linea di 1.000 cc delle giapponesi.

Tempi Gara 2

1 Bayliss Ducati Xerox Team Ducati 1098 F08 36'46.238
2 Haga Yamaha Motor Italia WSB Yamaha YZF-R1 36'46.320
3 Checa Hannspree Ten Kate Honda Honda CBR1000RR 36'52.574
4 Xaus Sterilgarda Go Eleven Ducati 1098 RS 08 36'53.813
5 Neukirchner Team Alstare Suzuki Suzuki GSX-R1000 36'54.249
6 Kagayama Team Suzuki Alstare Suzuki GSX-R1000 37'00.237
7 Lavilla Ventaxia VK Honda Honda CBR1000RR 37'01.453
8 Smrz Guandalini Racing by Grifo's Ducati 1098 RS 08 37'02.614
9 Tamada Kawasaki PSG-1 Corse Kawasaki ZX-10R 37'03.507
10 Corser Yamaha Motor Italia WSB Yamaha YZF-R1 37'04.618
11 Nieto Team Suzuki Alstare Suzuki GSX-R1000 37'05.164
12 Biaggi Sterilgarda Go Eleven Ducati 1098 RS 08 37'07.690
13 Muggeridge D.F. Racing Honda CBR1000RR 37'10.032
14 Rolfo Hannspree Honda Althea Honda CBR1000RR 37'16.085
15 Nakatomi YZF Yamaha Yamaha YZF-R1 37'16.490
16 Laconi Kawasaki PSG-1 Corse Kawasaki ZX-10R 37'17.487
17 Gimbert Yamaha France Ipone GMT 94 Yamaha YZF-R1 37'17.566
18 Badovini Team Pedercini Kawasaki ZX-10R 37'26.052
19 Sofuoglu Hannspree Ten Kate Honda Jr. Honda CBR1000RR 37'36.194
20 Holland D.F. Racing - Bertocchi Honda CBR1000RR 37'37.792
21 Aoyama Alto Evolution Honda Superbike Honda CBR1000RR 37'37.880
22 Napoleone Grillini PBR Team Yamaha YZF-R1 37'48.920
23 Vos Fabricom - MCT Racing Ducati 1098 RS 08 37'48.967
RT Fabrizio Ducati Xerox Team Ducati 1098 F08 17'06.964
RT Kiyonari Hannspree Ten Kate Honda Honda CBR1000RR 14'00.817
RT Morelli Alto Evolution Honda Superbike Honda CBR1000RR 7'25.849



Cronaca Gara 1




VETERANO SENZA SCRUPOLI
Troy Bayliss e la Ducati 1098 sono un’unione ed inarrestabile. L’australiano già in partenza si distingue. Raggiunge il traguardo su una ruota sola e con un braccio alzato per manifestare tutta la sua fierezza come fa un cavaliere dopo la battaglia. Intascata la seconda superpole stagionale nella giornata di sabato e l’ennesima nella sua carriera, il trentanovenne australiano nella prima manche di Assen aggiunge un’ulteriore vittoria al suo palmares. Carlos Checa prende sempre più confidenza con Honda CBR1000RR Fireblade e guida cattivo ma più prudente negli inserimenti, colpevole di precedenti poco piacevoli per gli avversari. Lo spagnolo conclude in seconda posizione, seguito proprio da chi dei suoi sorpassi a Valencia ne aveva fatto le spese: Max Neukerchner con la Suzuki del team Alstare di Francis Batta. Il tedesco si esprime in bagarre con Carlos ma allo sventolare della bandiera a scacchi deve accontentarsi del terzo gradino del podio. In compenso Max fa registrare il giro più veloce in gara: 1'39.395. Solo decimo Max Biaggi che, probabilmente, ha subito un calo fisico dopo la frattura al polso.

OSARE NON (DÀ LA) PAGA
Al secondo giro si sfidano Ruben Xaus e Noriyuki Haga. Il giapponese della Yamaha  tenta l’inserimento in interno curva sullo spagnolo della Sterilgarda Goeleven, che, con la Ducati 1098, cerca di resistere chiudendo la traiettoria. Il duello è certamente senza esclusione di colpi ma anche senza esclusione di urti: il fianco a fianco finisce male, le due carenature si toccano e Xaus scivola di lato finendo fuoripista. Haga si ritrova in un pericolosissimo Highside, fortunatamente senza lesioni ma con la gara buttata. Ruben, infatti, riesce a rientrare e conclude sedicesimo. Per Noriyuki, invece, non c’è nulla da fare.

CLASSIFICA
Bayliss con la vittoria salva la prima posizione nella classifica iridata salendo dai 128 punti successivi alla Gara 2 di Valencia a quota 153. Checa arriva secondo alla bandiera a scacchi portandosi da 72 a 92 punti nel Mondiale. Sono un numero sufficiente per strappare le seconda posizione a Nieto, che si trovava a 80 punti dopo la Gara 2 spagnola ma in Gara 1 ad Assen non arriva al termine della corsa e, con zero punti in più, gli 80 accumulati lo fanno scendere al quarto posto. Il terzo è, invece, di Troy Corser per il quale non ci sono variazioni di posizione. Infatti il Troy della Yamaha, successivamente all’appuntamento valenciano era terzo con 72 punti e dopo un quinto in ordine d’arrivo nella prima manche olandese, che gli frutta 11 punti, raggiunge un totale di 83, giusto per piazzarsi davanti a Nieto.

LOTTA PER LA TESTA
Kagayama parte bene e gira veloce. Fuori Haga e Xaus, Yukio sorpassa Checa, Neukerchner e Corser, poi raggiunge Byaliss e si inserisce, prendendo la testa della Corsa. Intanto Neukerchner svernicia Corser, portandosi in terza posizione. Poi l’australiano della Yamaha non può resistere all’attacco di Carlos che, grazie al sorpasso, guadagna la quarta posizione. Bayliss a undici giri al termine tenta l’attacco verso Kagayama ma fallisce. L’opportunità per l’australiano si presenta un giro dopo quando il giapponese della Suzuki è costretto a rallentare a causa di uno sbandamento del posteriore sulla chicane che precede il rettilineo dei box. Troy ne approfitta. È primo e si lancia verso il traguardo. Sfrutta l’occasione per passare anche Checa ma Neukerchner è più veloce e guadagna la seconda posizione. Carlos non si dà per vinto e a quattro giri alla conclusione affronta Max sul rettilineo. Sfrutta la maggior velocità della Honda rispetto a quella della Suzuki. Riesce a passare e nei tre giri successivi difende il secondo gradino del podio. Il tedesco deve accontentarsi di arrivare terzo e comincerà a nutrire un certo rancore nei confronti di Checa che, una volta gli ha strappato il podio coinvolgendolo in un incidente e alla gara successiva gli ha soffiato la seconda posizione sotto il naso. Sarà una nuova rivalità che potrebbe portare un po’ di pepe al Campionato.

Tempi Gara 1

1 Bayliss Ducati Xerox Team Ducati 1098 F08 36'50.907
2 Checa Hannspree Ten Kate Honda Honda CBR1000RR 36'53.039
3 Neukirchner Team Alstare Suzuki Suzuki GSX-R1000 36'53.086
4 Kagayama Team Suzuki Alstare Suzuki GSX-R1000 37'01.826
5 Corser Yamaha Motor Italia WSB Yamaha YZF-R1 37'01.958
6 Smrz Guandalini Racing by Grifo's Ducati 1098 RS 08 37'02.886
7 Kiyonari Hannspree Ten Kate Honda Honda CBR1000RR 37'06.091
8 Tamada Kawasaki PSG-1 Corse Kawasaki ZX-10R 37'09.302
9 Lavilla Ventaxia VK Honda Honda CBR1000RR 37'09.541
10 Biaggi Sterilgarda Go Eleven Ducati 1098 RS 08 37'11.606
11 Laconi Kawasaki PSG-1 Corse Kawasaki ZX-10R 37'16.666
12 Sofuoglu Hannspree Ten Kate Honda Jr. Honda CBR1000RR 37'16.971
13 Badovini Team Pedercini Kawasaki ZX-10R 37'26.489
14 Muggeridge D.F. Racing Honda CBR1000RR 37'27.173
15 Nakatomi YZF Yamaha Yamaha YZF-R1 37'28.122
16 Xaus Sterilgarda Go Eleven Ducati 1098 RS 08 37'28.193
17 Gimbert Yamaha France Ipone GMT 94 Yamaha YZF-R1 37'29.944
18 Holland D.F. Racing - Bertocchi Honda CBR1000RR 37'36.069
19 Aoyama Alto Evolution Honda Superbike Honda CBR1000RR 37'55.802
20 Vos Fabricom - MCT Racing Ducati 1098 RS 08 37'55.929
21 Napoleone Grillini PBR Team Yamaha YZF-R1 38'13.684
22 Rolfo Hannspree Honda Althea Honda CBR1000RR 38'12.477
RT Fabrizio Ducati Xerox Team Ducati 1098 F08 15'23.058
RT Nieto Team Suzuki Alstare Suzuki GSX-R1000 16'34.933
RT Checa Yamaha France Ipone GMT 94 Yamaha YZF-R1 10'13.167
RT Morelli Alto Evolution Honda Superbike Honda CBR1000RR 10'27.218
RT Haga Yamaha Motor Italia WSB Yamaha YZF-R1 1'45.719
RT Iannuzzo Team Pedercini Kawasaki ZX-10R



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