ABS e scooter: un bel matrimonio
Abs e scooter: un bel matrimonio
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Sei scooter si cimentano nella "frenata da panico"... ovvero
una frenata a fondo e improvvisa. Gli strumenti di rilevazione, e i
nostri tester, riconoscono la validità del sistema antibloccaggio
freni.
Ecco un quanto è emerso. Dove necessario, oltre ai commenti sui
rilevamenti,
sono riportate anche delle considerazioni generali.
Quattro prove di frenata: asciutto da 90 km/h; pavè da 50 km/h;
transizione
"bagnato-asciutto" da 50 km/h; bagnato da 50 km/h.
Gli scooter erano dotati di strumenti per rilevare: velocità ruota
anteriore;
velocità ruota posteriore; affondamento delle sospensioni anteriore e
posteriore.
Pur tra comportamenti differenti degli scooter esaminati, un fatto appare
innegabile: i sistemi funzionano. Ma bisogna "fidarsi": attaccarsi
alle leve e lasciare agire i sistemi. Comunque occhio: i sistemi antibloccaggio
freni non assicurano la frenata in uno spazio minore rispetto ai comandi
tradizionali. Il vantaggio principale è quello di scongiurare il
bloccaggio
delle ruote e permettere così il controllo del mezzo.
Honda Jazz 250 ABS:
a 50 km/h sul bagnato
Tra
i 15 e i 16" c’è un tratto di velocità costante:
potrebbe dire che
c’è stato un intervento massiccio dell’ABS.
L'intervento, provato
dal calo dell’accelerazione longitudinale, ha provocato una leggera
estensione
della forcella. Il fenomeno si è ripetuto in maniera molto meno evidente
subito dopo i 16".
Honda Jazz 250 NO ABS:
a 50 km/h sul bagnato
Diminuzione
dell’accelerazione poco dopo i 15sec. Probabilmente si è avuto
qualche
bloccaggio delle ruote che ha spinto il pilota a mollare i freni per un
istante; probabilmente quello posteriore perché la forcella rimane a
pacco.
Considerazioni generali
Dall’analisi della decelerazione si nota che nelle frenate
sull’asciutto
il pilota frena in maniera decisa e le frenate con e senza ABS sono
molto simili. Infatti l’andamento della decelerazione è simile
con
una rapida decelerazione all’inizio della frenata che si mantiene
più
o meno costante per tutta la manovra. Sui fondi con scarsa aderenza come
il pavè o l’asfalto bagnato, invece, la situazione cambia
notevolmente;
nelle prove senza ABS l’andamento della decelerazione si presenta con
una rampa meno ripida nella prima fase segno evidente che il pilota agisce
sui freni in maniera più cauta per non bloccare le ruote. La forcella
è
sempre andata a fondo corsa in tutti i tipi di frenata non permettendo
di assorbire le asperità del pavè e le sollecitazioni generiche
provenienti
dalla superficie stradale.
Suzuki Burgman 650 ABS:
frenata a 90 km/h su asciutto
Bloccaggio
della ruota posteriore che provoca oscillazioni di elevata frequenza della
sospensione posteriore. La forcella lavora sul tampone di fondo corsa per
tutta la durata della frenata.
Suzuki Burgman 650 NO ABS:
90 km/h su asciutto
Forte
differenza di velocità tra anteriore e posteriore forse dovuto al
bloccaggio
prima della ruota anteriore e, successivamente, anche della posteriore.
Intorno ai 17sec il pilota rilascia i freni. Infatti la velocità
anteriore
diventa costante, la sospensione anteriore si estende e la posteriore si
comprime per il trasferimento di carico.
Yamaha T-Max 500 ABS:
a 90 km/h su asciutto
Ottimo
il funzionamento della forcella che non va mai a tampone lavorando per
tutta la frenata. Dal grafico non si nota il funzionamento lento dell’ABS
avvertito dal pilota. Leggeri bloccaggi della ruota posteriore intorno
ai 18sec che non influiscono sul rendimento della frenata.
Yamaha T-Max 500 NO ABS:
a 90 km/h su asciutto
Bloccaggio
della ruota posteriore subito dopo i 21sec che porta oscillazioni ad
alta frequenza della sospensione posteriore (evidentemente poco frenata
di idraulica).
Bloccaggio della ruota anteriore subito dopo i 22sec e repentino rilascio
dei freni. Infatti la decelerazione diminuisce immediatamente, la forcella
si estende e l’ammortizzatore si comprime. Notevole che, poco prima del
bloccaggio, il posteriore fosse quasi al limite del sollevamento.
Considerazioni generali
La Yamaha T-Max è lo scooter su cui si ha il maggior trasferimento di
carico
durante le frenate. Infatti l’ammortizzatore arriva ad estendersi quasi
del tutto per buona parte della frenata (soprattutto sull’asciutto).
Nonostante
questo la forcella non va quasi mai a fondo corsa evidenziando un
funzionamento
eccellente. In definitiva è lo scooter che, in questo tipo di prove,
più si avvicina a una motocicletta.
Piaggio X9 500 ABS:
con entrambe le leve a 50 km/h sul bagnato
Bloccaggio
della ruota anteriore subito dopo i 13sec. Il pilota sostiene di non aver
mollato i freni e l’estensione della forcella è dovuta alle
oscillazioni
dello sterzo che si sono avute durante la frenata. Le oscillazioni
dell’accelerazione
sono dovute all’ondeggiamento di tutta la moto.
Piaggio X9 500 ABS:
con la sola leva sinistra a 50 km/h sul bagnato
Bloccaggio
della ruota anteriore che porta a vistose oscillazioni della forcella
e ancora più evidenti del posteriore. Tuttavia il pilota ha avvertito
la sensazione di maggiore stabilità rispetto alla frenata con entrambe
le leve.
Considerazioni generali
La sensazione di maggiore stabilità nella frenata sul pavè con la
sola
leva sinistra si traduce in una minore oscillazione del retrotreno come
evidenziato nei grafici. Inoltre la frenata con entrambe le leve porta
al bloccaggio temporaneo della ruota anteriore (visibile nel relativo
grafico poco dopo gli 11sec) che invece non avviene nel caso di frenata
con la sola leva sinistra. In questo caso si ha il bloccaggio della ruota
posteriore che non influisce più di tanto sulla stabilità del
mezzo.
Stesse conclusioni per la frenata sul bagnato dove nel caso di utilizzo
di entrambe le leve la ruota anteriore si blocca ben due volte. Bloccaggio
della ruota anteriore anche nel caso di frenata con la sola leva sinistra
senza però mettere in crisi il pilota che avverte una stabilità
del mezzo
molto maggiore.
Aprilia Scarabeo ABS 500:
frenata con la sola leva sinistra a 90 km/h su asciutto
Nella
prima parte della frenata è il freno posteriore che agisce con maggiore
incisività portando ad uno schiacciamento dell’ammortizzatore e
anche
al bloccaggio della ruota ma senza compromettere la stabilità del
mezzo.
L’intervento successivo dell'anteriore permette l’arresto senza
perdite
di aderenza della ruota anteriore.
Aprilia Scarabeo 500 ABS:
frenata con la sola leva sinistra a 50km/h su pavè.
Qualche
scompenso nel primo tratto. Evidente l’intervento dell’ABS sulla
ruota
anteriore (piccoli tratti rettilinei) poco prima dei 12sec attraverso
le oscillazioni dell’ammortizzatore e, meno evidente, della decelerazione.
Considerazioni generali
In tutte le frenate si nota che la sospensione posteriore subisce una leggera
compressione nel primo tratto per poi estendersi gradualmente. La spiegazione
può essere attribuita alla logica di funzionamento del sistema frenante
che agisce inizialmente con maggiore incisività sulla ruota posteriore
e successivamente anche su quella anteriore consentendo il necessario
trasferimento
di carico per avere l'aderenza necessaria a non bloccare la ruota anteriore.
Ovviamente in questo comportamento concorrono anche altri fattori legati
alla geometria del veicolo.
Anche nel caso dell'Aprilia la forcella lavora quasi sempre a fondo
corsa.
Peugeot Jet Force 125 ABS:
frenata sul bagnato a 50 km/h
Nella
frenata sul bagnato si nota come la decelerazione sia piuttosto discontinua
e la riprova è data dal grafico della sospensione anteriore.
L’intervento
dell’ABS a seguito del bloccaggio della ruota, porta a ripetute estensioni
e compressioni della forcella. La ruota posteriore si blocca e rimane bloccata
durante tutta la frenata, ma non scompensa l’assetto.
Peugeot Jet Force 125 ABS:
frenata su asciutto a 90 km/h
In
questo grafico si nota come la potenza frenate sia inferiore a quella di
altri scooter, come T-Max e X9. I valori di decelerazione sono modesti,
ma la forcella continua a lavorare durante la frenata e l’ABS entra in
causa solo in un’occasione. Il posteriore si blocca, ma non crea grossi
problemi di stabilità.