03 January 2007

L'aspirazione variabile della Yamaha YZF-R1

All’interno di un cornetto la colonna di gas in aspirazione deve avere un movimento molto rapido agli alti regimi per garantire un buon riempimento, anche con tempi di apertura delle valvole ridotti; mentre deve essere più lenta ai regimi più contenuti per sfruttare al meglio i tempi di apertura più lunghi. Cornetti di aspirazione corti generano un’onda di pressione rapida, mentre cornetti lunghi generano un’onda più lenta.

L'aspirazione variabile della yamaha yzf-r1




Il più grande balzo in avanti della nuova moto sta nel motore dei record. Oltre alle 4 valvole per cilindro - introduce cornetti di aspirazione a lunghezza variabile YCC-I

Abbiamo testato al nostro Centro Prove il nuovo sistema d'aspirazione a controllo elettronico. Ma prima vediamo come funziona. All’interno di un cornetto la colonna di gas in aspirazione deve avere un movimento molto rapido agli alti regimi per garantire un buon riempimento, anche con tempi di apertura delle valvole ridotti; mentre deve essere più lenta ai regimi più contenuti per sfruttare al meglio i tempi di apertura più lunghi.

Cornetti di aspirazione corti generano un’onda di pressione rapida, mentre cornetti lunghi generano un’onda più lenta. Finora (tranne che sulle MV F4) si era ripiegato su soluzioni di compromesso per i regimi di impiego più frequenti.
Invece l’YCC-I Yamaha ne controlla la lunghezza elettronicamente. Il sistema ha 4 cornetti divisi in 2 parti che unite formano un condotto lungo 140 mm. La centralina tramite un motorino elettrico comanda il distacco della parte superiore dei cornetti da quella inferiore riducendo così la lunghezza del condotto a 65 mm. Ciò avviene sotto i 10.400 giri, al di sopra di questa soglia i condotti sono sempre in configurazione corta.


Il banco


Per verificare i vantaggi offerti da questo sistema abbiamo bloccato i cornetti prima in posizione lunga e poi in quella corta. Con i cornetti lunghi la resa agli alti è minore e la potenza massima scende a 145,1 CV a 10.250 giri. Si perdono per strada 15 CV e 1.750 giri di utilizzo. Praticamente invariata, invece, la coppia massima (10,53 kgm a 9.500 giri contro 10,62 kgm a 9.250 giri della moto in configurazione standard).

Discorso inverso con i cornetti corti. La coppia diminuisce, 10,31 kgm, e viene conseguita ad un numero di giri più elevato, 9.750. Inoltre a 8.000 giri con i cornetti in configurazione corta sono disponibili 102 CV contro i 111 erogati con i cornetti in configurazione lunga. Ma è soprattutto guardando l’andamento delle curve ottenute con le due configurazioni “estreme” e confrontandole con la curva ottenuta in condizione standard che si può apprezzare come il sistema permetta al motore di rendere al meglio per un arco molto ampio di giri senza vistosi buchi di coppia e conseguenti buchi di potenza.

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