14 September 2007

Test Ducati Desmosedici RR

La Desmosedici replica è straripante a qualsiasi regime di rotazione. Sfodera allungo e forza esplosiva mai visti prima.

Test ducati desmosedici rr




Una carena ampia e avvolgente oppone pochissima resistenza alla poderosa spinta (200 CV) del V4 di Borgo Panigale. Intanto si conclude l’ultimo dei tre giri che ci sono concessi, mentre il display indica 2’07” all’altezza del traguardo e la telemetria registra 312 km/h in fondo al rettilineo principale. Siamo al Mugello, sdraiati sul lungo serbatoio della nuova Desmosedici RR, versione stradale (ma non troppo…) della Ducati MotoGP che già questa domenica potrebbe laurearsi Campione del Mondo.

I circa 1.200 esemplari che saranno realizzati sono già in vendita a 60.000 euro. Una cifra “importante” che il numero 1 sulla carena di Stoner non basterebbe a giustificare. Infatti ci pensa il motore ad essere convincente: straripante a ogni regime di rotazione, sfodera un allungo e una forza esplosiva sconosciuta a qualsiasi Desmo omologato per l’uso stradale. Tra 10.000 e 14.000 giri è quasi impossibile tenere la ruota anteriore attaccata a terra e ai medi regimi c’è tutta la prontezza e la pastosità tipica dei migliori motori Ducati. Come se non bastasse, l’accelerazione è accompagnata da urla laceranti che esplodono improvvise sopra gli 8.000 giri, producendo perdite di trazione molto difficili da gestire; qualche imbarcata di troppo, soprattutto in uscita dal Correntaio, ci suggerisce che la furia di questo V4 meriterebbe attenzioni da MotoGP: gomme slick, controllo di trazione e… il manico di Stoner.
Non perdona nulla, questa Ducati. E’ impegnativa, scorbutica, scomoda. Insomma, è a tutti gli effetti una replica della MotoGP, e come tale non può essere addomesticata da mani inesperte. La posizione in sella, la discesa in curva e la frenata ci riportano indietro di un anno, cioè al test della moto di Capirossi a Valencia. Questa Desmosedici sembra un clone di quella belva che solo Loris riusciva a gestire mentre il telaio a traliccio si torceva fuori dalle curve. Per saperne di più, la prova completa su Motociclismo di ottobre.

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