12 March 2008

L’evoluzione tecnica del jeans

Nessun capo tecnico finora, in Cordura o in pelle, è riuscito a spodestare il re del pantaloni, colui che da quando è nato (sul finire dell’800 per merito del mercante austriaco Levi Strauss, emigrato in America) non ha mai smesso di riempire i nostri guardaroba dando soddisfazione alle più diverse velleità (da quelle fricchettone a quelle squisitamente modaiole).

L’evoluzione tecnica del jeans




Nessun capo tecnico finora, in Cordura o in pelle, è riuscito a spodestare il re del pantaloni, colui che da quando è nato (sul finire dell’800 per merito del mercante austriaco Levi Strauss, emigrato in America) non ha mai smesso di riempire i nostri guardaroba dando soddisfazione alle più diverse velleità (da quelle fricchettone a quelle squisitamente modaiole). La visione di biker protetti dalla cintola in su è sotto gli occhi di tutti. Per questo le Case di Abbigliamento di moto hanno deciso di corazzare l’indumento casual per antonomasia, armandolo di protezioni, dotandolo di tasche per contenerle e soprattutto mescolando il Denim, il tessuto con cui si confeziona, con fibre resistenti come l’Armalith e il Kevlar. Prime fra tutte la francese Esquad e l’australiana Draggin Jeans, due giovani aziende che si sono specializzate proponendo delle vere collezioni di blue-jeans “armati”, senza, però, sacrificare tagli e aspetto, sempre à la page. Siamo all’inizio di una nuova stagione tinta di blu.

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