L’evoluzione tecnica del jeans
L’evoluzione tecnica del jeans
Nessun capo tecnico finora, in Cordura
o in pelle, è riuscito a spodestare il re del pantaloni, colui che da quando
è nato (sul finire dell’800 per merito del mercante austriaco Levi
Strauss,
emigrato in America) non ha mai smesso di riempire i nostri guardaroba
dando soddisfazione alle più diverse velleità (da quelle fricchettone a
quelle squisitamente modaiole). La visione di biker protetti dalla cintola
in su è sotto gli occhi di tutti. Per questo le Case di Abbigliamento di
moto hanno deciso di corazzare l’indumento casual per antonomasia,
armandolo
di protezioni, dotandolo di tasche per contenerle e soprattutto mescolando
il Denim, il tessuto con cui si confeziona, con fibre resistenti come
l’Armalith
e il Kevlar. Prime fra tutte la francese Esquad e l’australiana Draggin
Jeans, due giovani aziende che si sono specializzate proponendo delle vere
collezioni di blue-jeans “armati”, senza, però, sacrificare tagli e
aspetto,
sempre à la page. Siamo all’inizio di una nuova stagione tinta di blu.