Aprilia Tuono 1000
Introduzione
Se vi piacciono le special ma non
avete voglia di passare le vostre serate e i weekend chiusi in garage a
limare, fresare, adattare e montare parti di recupero o after market, esiste
una moto che potrebbe fare al caso vostro.
Ha anche un nome da special, Tuono,
ma soprattutto ha un prezzo da special… 18.000 Euro!
E’ tanto,
ma ha il fascino degli oggetti (quasi) unici, dato che ne verranno prodotti
solo 200 esemplari. (Per prenotarla: tuono@aprilia.com)
Ogni special ben riuscita deve avere una
buona base di partenza. In Aprilia hanno scelto di andare sul sicuro
e così l’attenzione è caduta sulla più pistaiola delle bicilindriche di
Noale: l’RSVmilleR.
Per realizzare una naked, la ricetta ormai collaudata da tutte le Case
è quella di prendere un motore sportivo, metterlo in una ciclistica dedicata
e modificare l’erogazione del propulsore (a scapito della potenza massima)
per renderlo più pastoso ai regimi medio-bassi. Per la Tuono devono aver
perso la seconda pagina della ricetta: i cavalli della RSVmilleR ci
sono tutti!
Si potrebbe obiettare che non è una vera
naked, ma la presenza del cupolino è indispensabile quando si superano
certe velocità e comunque l’aggressività del look non ne risente:
il contrasto nero-oro di ciclistica e sovrastrutture, insieme al
cupolino basso a tre fari non promettono nulla di buono…
Largo uso di materiali pregiati. I fianchetti sono in
kevlar-carbonio,
il codone e il cupolino interamene in fibra di carbonio e la sella
è rivestita da un tessuto a base di kevlar. Il manubrio è in alluminio
anodizzato ed è fissato alla piastra superiore di sterzo (in ergal
e ricavata dal pieno) tramite due riser, anch’essi ricavati dal pieno
ed in ergal.
Il modello da noi provato non era la versione definitiva, quella che sarà
venduta dal 15 maggio ai clienti che l’avranno prenotata, avrà un
manubrio più avanzato ed alto (di poco) per ottenere una posizione di guida
meno arretrata.
Altre modifiche riguarderanno il colore
dei radiatori (saranno neri), la posizione della strumentazione (è la
stessa della RSV-R) che sarà alzata per migliorarne la leggibilità
e il vaso di espansione del liquido refrigerante, che guadagnerà la copertura
di un foglio in fibra di carbonio.
Il test su strada
Per quanto riguarda il motore, i tecnici sono intervenuti al fine di
migliorarne il rendimento nell’uso stradale. Grazie a diversi
cornetti
di aspirazione e ad una mappatura dell’iniezione modificata, ora
la
curva di coppia è più robusta ma anche più dolce. Il motivo è presto
spiegato: “terreno di caccia” di questa naked sono le tortuose
strade
di montagna.
Su strada la Tuono è un fulmine. Non è un gioco di parole. Grazie alle
modifiche apportate dai tecnici motoristi è possibile aprire il gas già
da centro curva. Il manubrio alto garantisce un maggior braccio di
leva
e così ci si ritrova a giocare con il gas a moto inclinata, sbattendola
da una parte all’altra come si farebbe con una enduro. Le virgole
nere
in uscita di curva sono garantite, così come è difficile resistere
alla tentazione di gustosissimi monoruota ai quali la Tuono sembra
invitare appena si apre un minimo rettilineo.
Ci sentiamo di fare un appunto ai freni. L’impianto è lo stesso
della sorella pistaiola, ma proprio per questo su un mezzo che fa dell’uso
stradale la sua prerogativa sarebbe preferibile meno esuberanza nel
primo tratto di intervento.Le sue concorrenti, per filosofia costruttiva
e target, si chiamano Cagiva Raptor, Ducati S4, Triumph Speed Triple e
MV Agusta Brutale (che in realtà “non esiste”). Come
ques’ultima, la
Tuono costa cara, sarebbe bello se dopo averne verificata
l’appetibilità
da parte del mercato, ne venisse realizzata una versione sulla base
della RSV standard.