La casa in valigia
La casa in valigia
Alzi la mano chi non si ricorda i preparativi del primo viaggio in
moto.
I cassetti dell’armadio vuoti, pantaloni, magliette, costumi e chissà
cos’altro in giro per la stanza nel disperato tentativo di fare entrare
tutto dentro le due o al massimo tre borse da viaggio disponibile. Se poi
il viaggio è insieme alla nostra amata, le cose stanno ancora peggio, e
una litigata è fin troppo probabile. Memori della visione tipica dei vacanzieri
che vediamo sulle nostre strade ogni Agosto (macchine cariche
all’inverosimile,
code, gli oggetti più inutili portati in vacanza), un viaggio in moto,
da un netto taglio, con il nostro passato a 4 ruote.
Noi motociclisti a questo eccesso non possiamo arrivare. Anche perché
uno
dei principali piaceri della vacanza in moto è il piacere di guidarla
attraverso i percorsi più vari. Piacere che, con una moto stracarica e
sbilanciata, ne risulterebbe notevolmente inficiato. Così non ci rimane
che arrangiarci e mettere in valigia solo lo stretto necessario, ma del
resto fa parte del gioco. La moto non ha né il bagagliaio né i sedili
reclinabili,
tuttavia, modi per caricarla con tutto il necessario (e anche qualcosa
in più) c’è ne sono. Quante volte vi sarà capitato di incrociare turisti
stranieri (tedeschi per lo più) con moto stracariche di borse, bauletti,
sacche e cose di ogni genere legate alla bell’e meglio, più simili a case
viaggianti che a dei mezzi a due ruote?
I principali metodi per caricare una moto sono due: il
primo
consiste nel modo usato dall’amante del fai da te, che si arrangia
usando zaini e grosse borse legandole come può, il secondo prevede
le classiche borse da moto, di tipo rigido o morbido, studiate appositamente
per il proprio modello. Il primo caso è quello sicuramente più immediato,
in quanto consiste in una soluzione spartana.
Ed economica, ma che non tutti condividono. E poi le borse non sempre resistono
alla pioggia ed è sempre presente il rischio di un non perfetto ancoraggio
al mezzo, senza contare il piano estetico (avete mai visto dei
“bmwisti”
con borse non rigorosamente originali?). Per fare quindi le cose nel modo
migliore non rimane che adoperare il secondo modo, che come già detto può
essere suddiviso in due diverse categorie secondo il tipo di valige,
rigide o morbide. Le borse rigide costituiscono sicuramente la soluzione
più pratica, visto che hanno il pregio di essere molto robuste, capienti
e impermeabili. Il più delle volte hanno maniglie per il trasporto e rovinano
meno i vestiti che rimangono ben stirati e ordinati.
Unico vero problema e cruccio di chi le utilizza riguarda
l’estetica
della moto che viene per forza di cose rovinata. Spesso poi il loro
montaggio obbliga ad adottare delle piastre di fissaggio che il più delle
volte richiedono la sostituzione delle frecce e che comunque appesantiscono
la linea anche quando le valige non sono montate. Questo è il principale
motivo per cui in questo momento stanno riscontrando un grandissimo successo
le borse morbide, che si montano facilmente alla propria fedele cavalcatura,
senza sporcarne la linea. In più una volta giunti a destinazione è possibile
toglierle senza che di queste rimanga alcuna traccia.
Le proposte offerte, sono di conseguenza in continuo aumento, e per
la maggior parte di ottima qualità, grazie anche alle cuffie antipioggia
e le ottime cinghie di cui sono dotate. Bisogna poi rilevare che sotto
questo punto di vista le stesse case motociclistiche e l’aftermarket si
stanno dando molto da fare immettendo di continuo sul mercato soluzioni
nuove sempre più raffinate e tecnologiche, oltre che “esteticamente
compatibili”.
Dato che sempre più spesso si vedono moto che montano accessori
originali,
se ne deduce come il pubblico abbia apprezzato questa tendenza. Una soluzione
che, pur facendo sembrare la moto appena uscita dall’atelier di qualche
stilista, alleggerisce notevolmente il portafoglio. Così, chi non ha esigenze
particolari (le borse in genere le si usano una o due volte l’anno) può
benissimo risolvere il problema spendendo cifre ragionevoli, scendendo
semplicemente a qualche compromesso con l’estetica del mezzo.
Superato questo primo ostacolo, e una volta scelte le borse, rimane
come riempirle. Se si è da soli non ci sono in genere grossi
problemi, la capacità di carico in questo caso permette di soddisfare tutte
le esigenze, “capricci” compresi, anche nel caso si parta per più di
un mese.
Completamente differente la situazione se si viaggia in due, condizione
dove fare qualche sacrificio è assolutamente necessario. Indipendentemente
da quanto tempo si stia via, o da dove (in campeggio, albergo o altro)
lo spazio non sarà mai comunque sufficiente per portare quello che si era
preventivato di mettere in valigia. Quindi scordatevi pure la vostra collezione
di camicie e fermate pure la vostra ricerca ai primi cassetti dell’armadio
perché a quel punto lo spazio per voi sarà già finito. Non è raro che tutti
i buoni propositi di un bel viaggio con la propria compagna vadano in fumo
davanti a un bauletto che non si chiude o alla rinuncia di qualche oggetto.
Ma il più delle volte la situazione non è così drammatica.
Dopo qualche piccolo litigio e qualche buon consiglio tutto finirà con l’essere molto più facile. E si riuscirà a capire che razionalizzando il bagaglio è possibile affrontare qualsiasi tipo di viaggio, portando con se tutto il necessario, e godendo appieno della gioia di pilotare la propria moto. |