Moto Guzzi V7 Classic
Nesso storico
Milano 29 aprile 2008 – NESSO
STORICO Moto Guzzi presenta
ufficialmente la nuova V7 Classic equipaggiata con il propulsore della
Breva 750 I.E. La nuova naked ricorda la sigla della prima maxi di Mandello,
la V7 che nel 1967 rappresentò una svolta per il futuro della Casa. Considerando
il grande successo avuto dalla V7, la Moto Guzzi decise di concentrare
il suo impegno proprio nel bicilindrico a V che ancora oggi è il suo simbolo.
La prima V7 fece la fortuna della Casa dell’aquila e contribuì al suo
rilancio. Il primo modello era di 703 cc, da cui il nome di V7 (V di 700
cc), con verniciatura rosso e argento, pannelli cromati al serbatoio e
telaio nero. Seguì nel 1969 dalla V7 Special con motore maggiorato
a 750 cc e diversi aggiornamenti alla meccanica (cambio), nonché ritocchi
all’estetica (serbatoio più largo, strumentazione completa, verniciatura
bianca con filetti rossi, ecc.). La V7 Classic del 2008 è caratterizzata
da una linea estetica i cui dettagli richiamano in modo evidente quelli
delle antenate. In particolare la Classic adotta i colori, i fregi ed i
fianchetti della Special ed il serbatoio della famosa V7 Sport
del 1974. Anche i silenziatori dalla forma a sigaro, il telaio a doppia
culla verniciato di nero, la sella piatta ed allungata in stile Anni Settanta,
le cromature e le ruote a raggi sono un chiaro riferimento alle Moto Guzzi
degli Anni Settanta. In vendita al prezzo promozionale di 7.990 euro per
le prime tre settimane di maggio, poi il prezzo salirà a 8.300 euro. Previsti
alcuni optional come le borse ed il parabrezza.
Ciclistica
CICLISTICA La V7 Classic è progettata con una triangolazione
sella-manubrio-pedane
orientata verso il comfort del pilota. La sella ha un’altezza di 800 mm
da terra e le pedane sono leggermente avanzate. Il peso in ordine di marcia
è di 198 kg (182 kg a secco). Il telaio è a doppia culla ed il cannotto
di sterzo ha un’inclinazione di 27°50’ per un giusto compromesso fra
stabilità e maneggevolezza, in particolare nell’utilizzo urbano. La
sospensione
anteriore prevede una forcella Marzocchi con steli tradizionali da 40 mm
ed escursione di 130 mm. Al retrotreno si trovano invece due classici
ammortizzatori,
regolabili nel precarico della molla e con estensione di 118 mm. Il forcellone
è in lega leggera. Davanti la frenata avviene per mezzo di una pinza Brembo
a quattro pistoncini che morde un disco flottante da 320 mm di diametro,
mentre dietro la pinza agisce su un disco da 260 mm. La sezioni delle ruote
da 18 pollici all’avantreno e al da 17 retrotreno consentono di utilizzare
una gommatura a spalla alta, per migliorare la maneggevolezza. I pneumatici
di primo equipaggiamento sono Metzeler Lasertec 100/90 - 18 56H TL anteriore
e Metzeler Lasertec 130/80 -17 65H TL posteriore.
Motore
MOTORE Il bicilindrico trasversale a V di 90° da 744 cc ad aste e
bilanceri
ha un alesaggio di 80 mm per una corsa di 74, con pistoni dotati di riporto
antiusura in grafite e cilindri in lega d’alluminio. Il rapporto di
compressione
è di 9,6:1. È alimentato dal sistema d’iniezione elettronica Weber
Marelli,
con corpi farfallati da 36 mm di diametro. Il cambio è 5 marce, con una
rapportatura pensata per l’uso turistico. Secondo i dati dichiarati dalla
Casa il picco di coppia pari a 5,6 kgm (54,7 Nm) si raggiunge a 3600 giri;
il valore della potenza massima è di circa 50 CV. La capacità del serbatoio
è di 17 litri.