Marche - da Ascoli a Teramo
Tra Marche ed Abruzzo
SENTIRE LA MOTO Si parte da Ascoli in mezzo a terre impervie, dove
vivere i piaceri della guida, trovandosi su strade montane che attraversano
i boschi di faggi in mezzo alle vette di monti poco conosciuti, e conducono
a borghi isolati, di epoca medioevale, incrociando antiche grotte all'interno
delle quali sono stati ricavati luoghi di culto; il tutto contornato dagli
speldidi panorami offerti dal Parco Nazionale del Gran Sasso. Si giunge
a Teramo, cittadina vivace che conserva l’impianto ortogonale di epoca
romana e notevoli resti medievali, tra cui la splendida Cattedrale del
sec. XII.
Itinerario
TERRE IMPERVIE Tra Marche e Abruzzo si trova il massiccio dei Monti
della Laga, che arriva sino a 2.458 metri con il monte Gorzano. Si tratta
di montagne impervie che le strade aggirano, infilandosi nelle due valli
che li delimitano: a nord la valle del Tronto (che li separa dai Monti
Sibillini) e a sud la valle del Vomano, al di là della quale si alza il
massiccio del Gran Sasso. Meno percorribili e quindi meno noti, i Monti
della Laga offrono tutto l’incanto delle montagne appenniniche: grandi
spazi di natura con pochi segni della presenza umana e vasti panorami che
spaziano dal mare alle cime del Gran Sasso e della Maiella.
GUIDA PAZIENTE Nostra guida in questo viaggio è stata Cecilia, che
sta facendo una tesi di urbanistica in questa zona: lei, ben felice di
vedere le sue terre dalla sella di una moto, ci ha guidato per colline
e valli, ci ha fatto vedere paesi e chiese isolate. In cambio abbiamo
fotografato
per la sua tesi e le abbiamo insegnato a guidare la moto ma non credediamo
di aver ripagato il piacere di averla avuta accanto in questi giorni. Poveretta:
abbiamo trovato una giornata inclemente, cielo grigio, freddo e una
spruzzata di pioggia e noi siamo stati inflessibili nel rifare tre volte
ogni foto e come se non bastasse abbiamo saltato il pranzo perché alle
tre stavamo ancora fotografando con l’ultimo raggio di sole e i ristoranti
erano ormai chiusi. Però ci siamo fermati in una specie di bar-alimentari
appena fuori Pagliaroli, sulla strada per Cortino, che aveva un pecorino
e un prosciutto crudo fantastici.
PARTENZA Il nostro itinerario si snoda tra Ascoli e Teramo percorrendo
il versante orientale dei monti della Laga, quello che si affaccia
all’Adriatico:
si inizia subito con un bel tracciato in salita tra boschi e prati raggiungendo
Colle S. Marco e poi Colle S. Giacomo. Colle S. Giacomo è un vero balcone
sulle Marche: lo sguardo spazia al di là degli ampi alpeggi verso le ondulate
colline che si stendono fino al mare, punteggiate dai borghi medievali
posti sulle cime dei rilievi. Si prosegue fino a Ripe percorrendo una strada
in costa che scorre in un bosco che si interrompe a tratti mostrando il
mare in lontananza. Si giunge a Ripe e qui è d’obbligo una sosta alle
gole del Salinello, uno stretto canyon che si risale a piedi in un ambiente
selvaggio visitando delle abitazioni in grotta poste a metà di una parete
a strapiombo: interessante è una grotta più grande utilizzata come luogo
di culto.
CONFINI MEDIOEVALI Lasciata Ripe si scende a valle raggiungendo la
SS 81 che si imbocca girando a sinistra. Dopo 2 km si gira a destra salendo
a Civitella del Tronto, un borgo medievale arroccato in cima ad uno sperone
roccioso sormontato da una fortezza cinquecentesca che era posta sul confi
ne tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. Vale la pena di salire
sino alla fortezza passando per le strette vie circondate da case in pietra
di epoca medievale: dalla sommità si gode infatti un vastissimo panorama
sulle montagne (qui lo sguardo spazia dalla Maiella al Gran Sasso e ai
Sibillini), sulla fascia delle ondulate colline marchigiane e abruzzesi
bordate dal mare.
VISTE MERAVIGLIOSE Si scende a riprendere la SS 81 in direzione Teramo,
si passa Campovalano (qui è stata scavata una ricchissima necropoli picena
dell’età del ferro e verrà allestito un parco archeologico: per ora non
c’è molto da vedere, un campo con buche e mucchi di terra) e poco prima
del bivio per Campli si prende a destra la strada per Roiano; superato
il paese si sale con decisione percorrendo una strada che si inerpica per
spogli alpeggi che offrono i consueti, vastissimi panorami e dopo circa
tre chilometri si gira a destra per Torricella Sicura. Se però avete voglia
di fare una deviazione proseguite dritti: dopo un po’ la strada diviene
sterrata (ma in ottime condizioni) e, attraversando una pineta, si dirige
verso il passo di Pietra Stretta (1.417 metri), che però non si può raggiungere
trovandosi all’interno del Parco nazionale dei Monti della Laga, dove
è vietata la circolazione dei mezzi a motore. Però si può arrivare quasi
al passo e da lì si ha uno splendido scenario di montagne che si perdono
all’orizzonte, senza segni della presenza umana. Si ritorna quindi al
bivio di prima e si imbocca la strada secondaria che giunge a Torricella.
Da qui, prendendo a destra, si segue una bella strada di cresta che punta
dritta alle alte cime di fronte a noi, tutte oltre i duemila metri: sulla
sinistra appare la sagoma triangolare dello splendido Corno Grande del
Gran Sasso (2.912 metri) che d’ora in poi dominerà, da diverse
angolazioni,
i nostri panorami.
PAESAGGI MONTANI Ci si avventura ora in un paesaggio grandioso assai
meno antropizzato della fascia collinare: appaiono vastissimi alpeggi,
pendici boscose, valli profonde dove serpeggia un irraggiungibile torrente,
grandi pareti di roccia liscia e rari paesi di pietra. Si passa Cona Faiete
e dopo meno di due chilometri si prende a sinistra la strada che si tuffa
in fondo alla valle raggiungendo il fiume per poi risalire verso Elce,
Pagliaroli e Cortino, un borgo medievale posto in cima a uno sperone. Si
sale ancora raggiungendo uno splendido pianoro di alpeggi verdissimi dove
pascolano mandrie di cavalli e tutto intorno si alzano le creste del Gran
Sasso, sempre più vicine; su un poggio alla destra della strada è stata
messa una grande croce, vale la pena di raggiungerla a piedi (un quarto
d’ora) perchè da lì il paesaggio è ancora più ampio e affascinante. Al
bivio posto al centro della conca di prati si prende a destra per Crognaleto
che si raggiunge in breve passando per un bosco di faggio, si supera il
paese e per una bella strada ora più ampia e divertente da guidare si raggiunge
la SS 80 che scorre nella valle del Vomano, stretta e percorsa da uno
spumeggiante
torrente. La statale si distende nella valle consentendo di allungare il
passo (le marce alte non le abbiamo usate da una quarantina di chilometri...)
e si raggiunge rapidamente Montorio e, da qui, Teramo.
TERAMO Città di origine protostorica e poi romana (Interamnia Pretutiorum,
città dei Pretuzi tra i due fiumi, da cui il nome Teramo da Interamnia
e il nome Abruzzi da Pretuzi), Teramo è una cittadina vivace che conserva
l’impianto ortogonale di epoca romana e notevoli resti medievali, tra
cui la splendida Cattedrale del sec. XII. Lasciata la moto nei pressi della
grande piazza Garibaldi si segue l’animato corso S. Giorgio, circondato
da bei palazzi con negozi e negozi di gastronomia, sino ad arrivare alla
piazza della Cattedrale all’interno della quale si trova un polittico
(1450) di Jacobello del Fiore e uno splendido paliotto (rivestimento
d’altare)
a 34 pannelli sbalzati in argento (1433) di Nicola da Guardiagrele. Poco
distante sono le rovine del teatro e dell’anfi teatro romano e vari
palazzetti
medievali tra cui casa Melatini nella omonima piazzetta.
Bloc Notes
DOVE DORMIRE
- ASCOLI PICENO
Pennile, via G. Spalvieri, tel 0736/41645, www.hotelpennile.com
, albergo familiare circondato dagli ulivi, camere sobrie con vista, bar
sempre aperto, palestra
- CIVITELLA DEL TRONTO
Zunica, p.zza F. Pepe 14, tel 0861/91319, www.hotelzunica.it
; in posizione panoramica, con camere confortevoli, bar, enoteca, taverna
Agriturismo Adriana, Loc. Favale, via Villa Selva 9, tel. 0861/927105,
appartamenti in una casa colonica nella campagna teramana
- TERAMO
Sporting, via De Gasperi 41, tel. 0861/414723, con stanze discretamente
arredate, giardino e piccola palestra
DOVE MANGIARE
- ASCOLI PICENO
Corso, Corso Mazzini 277, tel. 0736/256760. Si tratta di uno dei più apprezzati
ristoranti di pesce della provincia, a prezzi contenuti.
C’era una volta, Frazione Piagge 236, tel. 0736/261780, una trattoria
a gestione familiare, da provare vari piatti di cucina tradizionale oltre
alle note olive ascolane e al fritto ascolano.
- CAMPLI
Locanda del Pompa, bivio Campli 5 (sulla SS 81), tel. 0861/569011, un ristorante
di buon livello con cucina tradizionale e innovativa, da provare la chitarra
al ragù di pallottine, l’agnello alle erbe e una classica crema chantilly
con le fragole
- MONTORIO AL VOMANO
Totò, via Gramsci 3, tel. 0861/598508, cucina casalinga nella tradizione
del teramano, alla sera anche pizza al forno di legna.
- TERAMO
Osteria al Bottaccio, via Piano d’Accio 20 (sulla statale per Giulianova),
tel. 0861/558335, curata cucina tradizionale con prodotti di stagione,
ottime le zuppe e, tra i secondi, il filetto con salsa al rosmarino
DA NON PERDERE
Ascoli Piceno: tutta la città è una meraviglia a cominciare dalla splendida
piazza del Popolo, con il duecentesco Palazzo dei Capitani del Popolo,
e la gotica chiesa di S. Francesco. Poi Piazza Arringo, con il Duomo del
Quattrocento, e il medievale palazzo Comunale, con la ricca Pinacoteca
Ripe: l’escursione alle gole del Salinello
Civitella del Tronto: visita al borgo medievale e alla fortezza
Cortino: il borgo di montagna e gli splendidi alpeggi intorno
La valle del Vomano: la bella strada che si insinua nel fondovalle
costeggiando il torrente
Teramo: il centro storico con la Cattedrale e i monumenti romani e
medievali
Le specialità del Teramano: la porchetta arrosto (in vendita anche
per le strade da venditori ambulanti) e il pane rigorosamente cotto al
forno di legna
LINK
http://www.comune.ascolipiceno.it/index.asp
http://www.turismo.marche.it/it/it/localita/ascoli/loc_ascoli_pro
v.asp
http://www.comune.ripe.an.it/new/index.asp
http://www.fortezzacivitella.it/
http://www.comune.cortino.te.it/
http://www.campli.it/
http://www.porchettadicampli.it/it/default.asp
http://www.comune.montorio.te.it/
http://www.bim-teramo.it/comuni-page.php?comuni=montorio.htm<
/a>
http://www.comune.teramo.it/
http://h1.ath.cx/muvi/museoditeramo/