Lombardia - Via Francigena
Lomellina
La pianura lombarda offre scorci indimenticabili e permette di vivere
una gran giornata di moto e natura a pochissimi chilometri da Milano. La
massiccia industrializzazione per cui Milano è famosa non è giunta fino
alle campagne pressoché intatte verso Torino, Pavia e Cremona.
E
oggi è ancora così. Il nostro viaggio si svolge nella regione della
Lomellina, che si estende a sud-ovest oltre il Ticino. Piattissima,
la Lomellina vanta stradine asfaltate e no, che passano tra le risaie e
piccoli villaggi sviluppatisi intorno alle cascine, ove si trovano anche
alcuni complessi monastici. Nei giorni di primavera, i prati sono verdissimi
e il Monte Rosa innevato si specchia nelle risaie allagate.
Via Francigena
CONTESTO Ad aumentare il fascino della Lomellina c’è quella via Francigena
che l’attraversa tutta, da Vercelli a Pavia.
Era una strada
di pellegrinaggio religioso che univa Canterbury, in Gran Bretagna, a Roma.
Il nostro percorso è un anello di 80 km che nasce e muore a
Vigevano.
Se si parte da Milano, in totale la gita completa misura 150 km e si può
fare con qualsiasi mezzo anche se la presenza di tratti sterrati favorisce
le enduro stradali.
PARTENZA Da Milano a Vigevano c’è una superstrada che arriva
ad
Abbiategrasso costeggiando il Naviglio Grande, ma i motociclisti
preferiscono la strada che esce da Baggio e passa per Cusago. Già Cusago,
Abbiategrasso e Vigevano meriterebbero una visita, ma oggi ci interessa
quello che c’è dopo. C’è un’indicazione per Morsella:
prendete
la stradina che va nella direzione opposta e, da questa,
la sterrata che si stacca a sinistra e che viaggia per diversi chilometri
tra risaie, prati, pochi alberi e la visione maestosa del
Monte Rosa. Arriverete a Cilavegna. Se vi perdete, gira e rigira
finirete a Mortara o Parona, nessun problema. Dolce m’è naufragar tra
queste risaie, si potrebbe dire. Da Cilavegna, su asfalto,
si passa per Albonese e Nicorvo per stradine dimenticate da Dio
e dagli uomini e si arriva a Robbio, sulla Francigena. Il
traffico aumenta e qui c’è anche la stazione del treno. Percorrendo
la 596, si arriva a Palestro, cittadina molto interessante,
presente nelle cronache già un millennio fa. La sua fama è dovuta soprattutto
alla battaglia del 30 e 31 maggio 1859 tra l'esercito Franco– Piemontese
e quello Austriaco, che perse. L’evento è ricordato da una terrazza erbosa
su cui lo scultore milanese Bellora ha eretto il monumento al Soldato italiano
(1868), e il torinese Sommaruga l’Ossario (1896).
STERRATI Ma quello che più ci ha sorpreso di Palestro è il quartiere
lungo il fiume Sesia, che segna il limite occidentale della Lomellina.
Le case, basse e ammassate una accanto all’altra, assomigliano a cascine
in miniatura e la sensazione è di non essere in Italia. Alle loro spalle
si staccano le sterrate che corrono lungo il Sesia: la nostra gita
prende una gran bella piega, prendendo l’argine del fiume per circa 20
km fino a Candia Lomellina. I grandi fiumi spesso hanno un argine
sterrato che li costeggia e dove si entra in un’altra dimensione, isolati
dalla civiltà. Non si vedono paesi, al massimo qualche palafitta isolata;
ci sono boschi, radure, lepri in corsa, squarci azzurri di fiume, anse
sabbiose, pescatori in barca. E Milano è là in fondo. Adesso ci siamo
allontanati
dalla Francigena, ma sicuramente ne stiamo gustando il sapore meglio di
quello che resta dell’originale.
MONUMENTI Tornati sull’asfalto, correndo tra queste risaie allagate
che talvolta sembrano dei veri laghi arriviamo a Lomello, che ha dato
il nome alla regione. Il paese è piccolo, tutto concentrato intorno al
complesso religioso che vede appaiati il Battistero di S. Giovanni ad
Fontes, un’antico edificio longobardo (V-VII) in mattoni rossi
con struttura ottagonale, e la chiesa di S. Maria Maggiore,
chiamata anche “chiesa del diavolo”, secondo una leggenda popolare
che
vuole sia stata distrutta e poi ricostruita frettolosamente dal maligno,
motivo per cui la facciata risulta in parte crollata e due campate sono
prive del tetto.
Bloc Notes
DOVE MANGIARE e DORMIRE
Vigevano (PV)
Agriturismo Cascina Guardia, via Cascina Guardia, tel. 0381/21451
Vigevano (PV)
Ristorante i Castagni, via Ottobiano 8/20, tel. 0381/42860
Mortara (PV)
Agriturismo La Gambarina, via Milanese 2260, tel. 0384/98399
Garlasco (PV)
Agriturismo Il Bivacco, Cascina Barbesina, fraz. S.biagio, tel. 0382/820108
LINK
www.infolomellina.net