Campania - Le torrri dell'irpinia
L'irpinia
IRPINIA: DALLA PREISTORIA AL MEDIOEVO
Uno dei più noti dizionari enciclopedici italiani definisce l’Irpinia
“regione storica d’Italia costituente anticamente il territorio
abitato
dagli Irpini. La maggior parte del territorio forma oggi la provincia di
Avellino per cui il nome di Irpinia è spesso usato per designare la provincia
suddetta”. Pur considerando le necessità di sintesi e stringatezza alle
quali le enciclopedie devono spesso cedere, non si può non notare un eccesso
di ingenerosità nei confronti di una terra che è molto, molto di più delle
poche righe nelle quali è stata costretta. Soprattutto, a peccare di
ingenerosità,
è la semplificazione “Terra degli Irpini – Provincia amministrativa
di
Avellino”, non tenendo conto dei millenni di storia e di cultura che in
Irpinia si sono succeduti. Le infinite tappe della sua vicenda storico-umana
si svolgono fin dalla preistoria (testimoniate dai resti di dolmen e menhir),
passando per quelle che hanno caratterizzato l’irrefrenabile espansione
romana verso il Sud della nostra penisola, fino agli anni epici
dell’indipendenza
d’Italia e al successivo fenomeno del brigantaggio. In mezzo, il
lunghissimo
periodo medievale-rinascimentale durante il quale si susseguono nel dominio
dell’Irpinia Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, tutti
accomunati dall’aver lasciato una serie di strutture difensive che oggi,
insieme alle dolci colline coperte di vigneti, castagneti e oliveti,
rappresentano
l’aspetto più caratteristico del territorio.
Guidare fra le torri
L’EMOZIONE DI GUIDARE FRA LE TORRI Castelli e roccaforti
abbondano:
molti sono perfettamente restaurati, altri in via di restauro, alcuni ancora
lasciati in balia del tempo e della natura. Non ci si dimentichi che
l’Irpinia
fu l’epicentro del catastrofico terremoto del 1980, con migliaia di morti
ed interi paesi rasi al suolo. Scorrazzare in moto su e giù per i declivi,
passando da una torre rinascimentale ad un bastione medievale, è
un’esperienza
da provare; anche perché i castelli sono tutti al centro di paesi dove
i pregi dell’ospitalità e dell’accoglienza sono ampiamente diffusi.
Il
fitto sistema difensivo di torri e castelli fu inaugurato per contrastare
le invasioni barbariche successive alla guerra greco-gotica del V-VI secolo
dopo Cristo e soprattutto le feroci incursioni dei Saraceni che, dalla
seconda metà del IX secolo, portarono alla distruzione di numerosi centri
tra i quali Nusco, Montella, Torella e Sant’Angelo dei Lombardi.
L’opera
di fortificazione continuò per tutto il periodo normanno-svevo per esaurirsi
in quello aragonese.
Partenza: Ariano Irpino
ARIANO IRPINO: GIARDINI, CERAMICHE, PRIMO CASTELLO DELL’IRPINIA
Stabilire
un itinerario che comprenda tutti i castelli è praticamente impossibile;
ciò che è possibile fare, invece, è cominciare il tour da Ariano Irpino
(uno dei centri maggiori) comune che , oltre a vantare i resti di un castello
normanno che fu tra i più potenti del meridione, ha il vantaggio di trovarsi
a pochi chilometri dall’uscita “Grottaminarda”
dell’autostrada A16
Napoli-Bari. Inoltre, Ariano Irpino è celebre per la produzione ceramistica
che, grazie a frammenti rinvenuti tra i ruderi del castello e ad antichi
stampi, è stato possibile far risalire al XV secolo. La fortezza è oggi
il centro di una frequentatissima villa comunale dal notevole valore botanico,
grazie agli appassionati interventi di rimboschimento e alla creazione
di aiuole che ne hanno fatto uno dei più bei giardini pubblici della Campania.
Purtroppo il castello, già duramente colpito dal terremoto nel 1456 e
ristrutturato
da Carlo D’Angiò, fu definitivamente rovinato dai sismi del 1702 e 1732
dopo i quali fu abbandonato e usato come cava di pietra.
Borghi arroccati
DONJON DI ZUGNOLI E GESUALDO Al castello Donjion di Zungoli (di
proprietà
privata) si accede attraverso un lungo, caratteristico ponte che valica
il Torrente Vallone. Le torri rotonde si intravedono già da lontano, ma
è tutto il paesino, arroccato su di un colle a 680 metri sul livello del
mare, a dare l’idea di una fortezza inespugnabile. Il centro urbano sembra
racchiuso in un triangolo isoscele e nell’unico bar che si apre
nell’avvolgente
piazza dominata dal castello è d’obbligo fermarsi per quattro chiacchiere
con gli anziani del posto. Anche il bellissimo borgo di Gesualdo è sovrastato
da un’imponente castello del quale si nota, però, la maggiore
“rotondità”
e la minore asprezza: pur ugualmente impressionante, sembra incombere di
meno sugli abitanti, anche se le fattezze attuali, a seguito di numerosi
interventi, devono apparire piuttosto diverse dalle originali del 650.
Dal Tavoliere ai Monti Picentini
UNA VISTA DAL TAVOLIERE AI MONTI PICENTINI Stupendamente ristrutturato
e conservato è il castello Candriano di Torella dei Lombardi, centro storico
ubicato nel cuore dell’Irpinia tra i fiumi Ofanto e Fredane. Le sue
origini
risalgono al periodo della contesa tra i principati longobardi di Benevento
e di Salerno, intorno all’anno 850, quando a difesa del confine del
principato
di Salerno venne costruito un fortilizio che, per la sua modesta mole,
venne chiamato Turrella, donde l’odierno nome del Comune. Come quello
di Gesualdo, anche il castello Candriano è stato oggetto di numerose
trasformazioni
architettoniche e l’aspetto attuale è quello di una sontuosa residenza
gentilizia che ospita gli uffici del Comune di Torella. Altro castello
che ha goduto di un recente restauro è quello di Montefredane, posto a
oltre 600 metri di quota. Elevata già prima dell’anno 1000, la rocca fu
costruita su uno sperone roccioso dal quale si dominavano le vie di
comunicazione
a valle e si stabilivano collegamenti con i castelli di San Barbato, Montaperto,
Montemiletto. Oggi, grazie allo splendido restauro di camminamenti e spalti,
è possibile godere di un panorama mozzafiato che si perde dal Tavoliere
ai monti Picentini, fino al Partenio.
Bloc Notes
DOVE DORMIRE
ARIANO IRPINO (AV)
•Albergo Ristorante Incontro (con pizzeria), via Nazionale, contrada
Foresta,
tel. 0825/891857
•Albergo Hotel Kristall, via Fontana Angelica, tel. 0825/892264
DOVE MANGIARE
ARIANO IRPINO (AV)
•Ristorante-Trattoria San Domenico, via XXV Aprile 5, tel. 0825/872172
•President Restaurant, via Grignano 83, tel 0825/892088
•Pasta fresca La Maddalena, SS 90 loc. Maddalena, tel. 0825/872465
•Hotel-Ristorante Incontro, contrada Foreste, tel. 0825/891250
•La Pignata, viale dei Tigli 7, tel. 0825/872355
VALLESACCARDA (AV)
•Oasis-Sapori Antichi, via Provinciale Vallesaccarda, tel. 0827/97021
LINK
www.comune.ariano-irpino.av.it
http://www.eptavellino.it/index.php
http://www.irpinsannio.it/homepage.htm
http://www.irpinia.info/
http://www.irpiniaccanto.it/
http://www.irpiniaweb.com/irpinia/home.asp
http://www.e-irpinia.it/desktopdefault.aspx
http://www.madeinirpinia.net/
http://www.irpiniaonline.net/