Comparativa: Maxi Naked sportive 2003
Estetica
Sono le naked di quasi 1000 cc. Con
motori derivati dalle maxisportive, ciclistiche raffinate ed estetica originale,
fanno proseliti sia tra gli utenti sportivi sia tra coloro che usano la
moto tutti i giorni. Le potete vedere in città, nel traffico e davanti
ai locali alla moda o sulle strade più tortuose, dove tenere il loro passo
non è così semplice.
La Kawasaki Z1000 arriva a gettare
scompiglio nel segmento delle maxinaked sportive, quelle
“vere”,
senza alcun riparo aerodinamico (al massimo una striminzita “unghia”
che ripara la strumentazione), tanti cavalli per lasciare
virgole
nere sull’asfalto, peso abbastanza contenuto e manubrio
alto
per il massimo controllo.
La concorrenti dirette della nuova
Kawasaki sono Honda Hornet 900 e Triumph Speed Triple. Ragionando
solo in termini di potenza ci sarebbero anche Aprilia Tuono e Yamaha Fazer
1000 ma queste ultime hanno un cupolino di più ampie dimensioni vincolato
al telaio e non sono così “modaiole” come le tre di questa
comparativa.
Esteticamente le tre “nude” hanno personalità
forti e ben distinte.
La Hornet riprende linea e filosofia
di successo della sorella di minore cilindrata, accentuandone il carattere
muscoloso con codino più affilato e doppio scarico alto. Una
scelta dettata dalla necessità, condivisibile, di “andare sul
sicuro”:
nessun azzardo, nessuna stranezza, solo sostanza tecnica ed estetica.
La Speed Triple è inconfondibile.
Quei due fari cromati, appesi lì per “scandalizzare”, le
conferiscono
un aspetto quasi stralunato eppure straordinariamente aggressivo.
Molti continuano a preferire il codino della versione precedente ma il
fascino è rimasto inalterato. La piccola appendice aerodinamica che copre
la strumentazione è offerta come optional.
Poi c’è lei, la “verdona” di Akashi.
In nome dello stile ha sacrificato qualche cavallo. E’ corta,
piccola,
compatta, sembra una 600 e ad essere rassicurante non ci prova nemmeno.
Le linee sono spigolose e proiettate verso l’anteriore, dominate da una
mascherina portafaro che sembra ritagliata dallo scudo di uno scooter
e con un codino sparato verso l’alto preso direttamente dalla
ZX-6R.
E poi ci sono quei quattro silenziatori accoppiati sui due lati,
un tema ricorrente negli anni Settanta ed oggi inserito in una linea
ultramoderna
che ne accentua l’originalità. Insomma, può piacere o meno, ma
l’appeal
estetico è indiscutibile.
Comportamento
Quasi 20 CV alla ruota separano la più potente Z1000 (119,73 CV a 10.000
giri) dalla Hornet 900 (99,88 CV a 9.000 giri). Nel
mezzo c’è
la Speed Triple con i suoi 109,5 CV (a 9.400
giri). Le giapponesi
sono 4 cilindri in linea, l’inglese è spinta da un 3 cilindri
dall’erogazione
coinvolgente che, se “liberato” con uno scarico più
aperto, vi farà
“sprecare” un sacco di benzina per il solo gusto di giocare con il
comando
del gas e sentire la musica “made in Hinckley”.
Il 955 cc inglese è un motore riuscitissimo che interpreta perfettamente
la filosofia alla base di una naked. E’ fluido e regolare anche
a regimi bassissimi e appena superati i 3.000 vi farà dimenticare il cambio
per quanto è sfruttabile la curva di coppia. Certo, non ha
l’allungo
dei 4 cilindri ma quanto a efficacia non è certo inferiore ai rivali giapponesi.
Ottimo anche il propulsore Honda. Ai bassi regimi è prontissimo
(lo si vorrebbe quasi più dolce) e dai 4.500 giri in poi si esibisce in
un crescendo di potenza e coppia fino a circa 8.500 giri, per poi
allungare poco oltre i 10.000.
Il propulsore della Z1000 ha un carattere poco in sintonia con la
filosofia naked. Sotto i 6.000 giri è un po’ debole, dai 6.000
in poi cresce repentinamente in termini di potenza e coppia e a 7.500
supera gli avversari con un crescendo rabbioso che si arresta a quasi
11.000 giri.
Non che sia globalmente meno efficace ma per andar forte richiede una guida
più decisa, d’attacco, sfruttando il motore con il cambio nel range in
cui è più generoso.
Il commuting casa-lavoro è senz’altro alla portata di tutte e tre ma è
nei percorsi misti che danno il meglio di sé. Se la Z1000 avesse un
motore più pieno ai regimi medio-bassi sarebbe fortissima anche nello stretto
ma il tipo di erogazione predilige spazi un po’ più ampi dove tra
l’altro è assecondata dalle sospensioni di intonazione sportiva. La
Speed
Triple è una vera goduria nei percorsi misti, anche senza forzare
più di tanto il ritmo.
Il bilanciamento della Hornet lascia invece un po’ a desiderare,
situazione non migliorabile dato che le sospensioni non sono regolabili.
La guida è assolutamente gustosa ma forzando il ritmo le concorrenti comunicano
maggiore sicurezza.
Su strada
Le differenze sono notevoli anche nel cambio e nelle
sospensioni.
La Hornet è morbida, le marce
entrano precise
senza ritardi né impuntamenti. Non soddisfano altrettanto le sospensioni,
con una taratura dedicata più al comfort che alla precisione di
guida. Le sospensioni della Z1000 prediligono fondi lisci e
regolari,
essendo tarate per la migliore precisione ed equilibrio nella guida sportiva.
Disomogenea la Speed Triple: il posteriore è brusco sui fondi
irregolari e la forcella, pur incassando bene le asperità, non contribuisce
a riequilibrare la situazione. Il cambio inglese è perfettibile
negli innesti.
In città la migliore è senz’altro la Hornet. Agile come la
Z1000 ha però pedane più basse, manubrio meno avanzato e sella
più morbida e meno inclinata, creando così una triangolazione che affatica
meno le ginocchia e i polsi. La Z1000 guizza tra le auto con
un’agilità
degna di uno scooter ma tutta l’impostazione è più
“d’attacco” e quindi
alla lunga più affaticante.
La Speed è meno agile delle concorrenti giapponesi, anche più
ingombrante. Il largo manubrio consente un controllo totale
ma complessivamente è meno intuitiva del “giocattolo” Hornet.
Nel reparto freni la migliore è la Z1000, con la coppia di
dischi anteriori che spicca per potenza e modulabilità. Bene anche
la Speed Triple il cui impianto è da sempre un riferimento e finalmente
ha un efficacia apprezzabile anche al posteriore.La forcella della
Hornet non brilla per sostegno nella guida impegnata ed altrettanto si
può dire della coppia di dischi anteriori che richiede un certo sforzo
alla leva per ottenere decelerazioni decise.
La più comoda per il passeggero è senz’altro la Hornet ma
il doppio scarico alto crea dei vortici sulla schiena con effetto
“aromatizzante” per gli indumenti. Di protezione aerodinamica
nemmeno
a parlarne. Sulla Speed Triple il piccolo deviatore di flusso è
optional (257 euro) e dà un minimo riparo solo accucciandosi sul serbatoio.
Su tutte quindi l’esposizione al vento è pressoché totale.
In tema di prezzi la più abbordabile è la Hornet 900, offerta a
9.301 euro. Segue la Z1000, con 10.080 euro e la Triumph
Speed Triple che fa pagare la sua originalità 11.600 euro.
Schede tecniche
CARATTERISTICHE
|
Honda Hornet
900
|
Kawasaki Z1000
|
Triumph Speed
Triple
|
numero cilindri
|
4
|
4
|
3
|
cilindrata
|
919
|
953
|
955
|
rapporto di compressione
|
10,8:1
|
11,2:1
|
12:01
|
numero valvole
|
4 per cilindro
|
4 per cilindro
|
4 per cilindro
|
alimentazione
|
iniezione elettronica
|
iniezione elettronica
|
iniezione elettronica
|
cambio
|
6 rapporti
|
7 rapporti
|
8 rapporti
|
frizione
|
multidisco in bagno d'olio
|
multidisco in bagno d'olio
|
multidisco in bagno d'olio
|
CICLISTICA
| |||
telaio
|
monotrave superiore (acciaio)
|
doppio trave superiore (acciaio)
|
perimetrale in tubi ovali
(alluminio)
|
avancorsa
|
96 mm
|
101 mm
|
84 mm
|
inclinazione cannotto sterzo
|
25·
|
24·
|
23.5·
|
forcella
|
tradizionale steli da 43mm
|
upside-down steli da 41mm
|
tradizionale steli da 45
mm
|
sospensione posteriore
|
monoammortizzatore con leveraggi
progressivi
|
monoammortizzatore con leveraggi
progressivi
|
monoammortizzatore con leveraggi
progressivi
|
freni ant
|
doppio disco 296 mm
pinze 4 pistoncini |
doppio disco 300 mm
pinze 4 pistoncini |
doppio disco 320 mm
pinze 4 pistoncini |
freno post
|
disco 240 mm
pinza 1 pistoncino |
disco 220 mm
pinza 1 pistoncino |
disco 220 mm
pinza 2 pistoncini |
pneumatico ant
|
120/70-17
|
120/70-17
|
120/70-17
|
pneumatico post
|
180/55-17
|
190/50-17
|
190/50-17
|
DIMENSIONI
| |||
interasse
|
1.460 mm
|
1.420 mm
|
1.429 mm
|
lunghezza
|
2.125 mm
|
2.080 mm
|
2.115 mm
|
larghezza
|
750 mm
|
770
|
780
|
altezza sella
|
795 mm
|
820 mm
|
815 mm
|
peso senza benzina
|
208 kg
|
207,8 kg
|
204,8 kg
|
PRESTAZIONI
| |||
acceleraz 0-400 m
|
11,614 sec
|
11,322 sec
|
11,248 sec
|
ripresa 400m da 50 km/h in
sesta
|
12,837 sec
|
13,655 sec
|
13,046 sec
|
velocità max
|
240,1 km/h
|
238 km/h
|
245 km/h
|
potenza max alla ruota
|
99,88 CV a 9.000 giri
|
119,73 CV a 10.000 giri
|
109,49 CV a 9.350 giri
|
coppia max alla ruota
|
8,69 kgm a 6.500 giri
|
9,05 kgm a 8.000 giri
|
8,78 kgm a 7.750 giri |