14 October 2003

Harley Davidson Sportster XL 1200R Roadster

Rinnovamento della gamma Sportster

Come è cambiata


Per il 2004 il rinnovamento della gamma Harley Davidson tocca la serie Sportster, modello di accesso nel mondo della Casa di Milwaukee. Motori e telaio sono più performanti e le vibrazioni ridottissime. La 1200 di questo test costa 11.650 euro.

La prima Sportster risale al 1957 come risposta americana alle potenti bicilindriche 650 inglesi. Da allora molte versioni si sono succedute ed il miglioramento è stato continuo ma senza stravolgimenti, nel pieno rispetto della filosofia costruttiva Harley Davidson.
Per la Casa Americana la Sportster è un modello fondamentale in Italia, rappresentando circa la metà delle immatricolazioni e per il 2004 la gamma si articola ancora nelle due cilindrate 883 e 1200, la più “piccola” in versione base e Custom, la 1200 in versione Custom e Roadster. Sono queste ultime due le protagoniste del test avvenuto in Austria in occasione della European Bike Week.
La Sportster non vibra più. Il motore non è più fissato rigidamente al telaio ma con smorzatori in gomma e braccetti di ritegno, un sistema già in uso su altre H-D ed anche Buell. Siccome però il propulsore non è più elemento stressato della ciclistica, il telaio è stato irrobustito con tubi della culla dal diametro maggiore ed attacco del forcellone ridisegnato e con nuovi cuscinetti che garantiscono maggiore solidità all’insieme.
L’impianto frenante è a doppio disco solo sulla 1200 Roadster, a disco singolo su tutte le altre.
Dall’esperienza Buell arrivano le nuove teste Hi-Flow ad alta efficienza, con relative valvole, molle e coperchi in due pezzi. Per ottenere più coppia e potenza, ci sono alberi a camme dal profilo rivisto, pistoni ridisegnati e più leggeri raffreddati da getti d’olio sotto il cielo, nuovi segmenti, bielle alleggerite ed una nuova accensione elettronica.
L’affinamento ha interessato anche l’alettatura dei cilindri in alluminio, ridisegnata per migliorare il raffreddamento. Il regime di fuorigiri è così passato da 5.500 a 6.000 giri.
L’albero motore lavora su nuovi cuscinetti di banco a sfere come sui motori Harley di maggior cubatura.
Per ridurre le perdite per pompaggio è stata migliorata la ventilazione dei carter ed i trafilaggi dovrebbero essere stati eliminati grazie alle nuove guarnizioni. Per ridurre lo sforzo di azionamento della frizione c’è una molla di contrasto più tenera.
Il serbatoio dell’olio (la lubrificazione è a carter secco) non è più in metallo bensì in plastica ed occultato dai fianchetti. E’ chiuso da un nuovo tappo a scatto. I coperchi dei carter hanno una nuova forma ed in tema di qualità percepita, già alta sulla serie precedente, ci sono cablaggi più ordinati e razionali.
Ancora in tema di ciclistica, c’è da rimarcare l’adozione del nuovo pneumatico posteriore da 150 mm con parafango allargato, mentre all’anteriore la ruota è da 19 pollici sulla Roadster (e sulla 883 base che hanno cerchi in lega a 13 razze) e da 21 pollici a raggi sulle Custom (con cerchio posteriore lenticolare).

Come va



In sella alla 1200 Roadster si sta comodi, la posizione di guida è un buon compromesso tra comfort e controllo della moto.
All’alimentazione delle Sportster provvede un singolo carburatore. I motoristi H-D spiegno che non è previsto l’utilizzo dell’iniezione elettronica perché le prestazioni ottenute con il carburatore sono più che adatte alla filosofia del modello ed alla necessità di contenere le emissioni inquinanti entro i limiti di legge, inoltre è anche un componente dal costo più contenuto.
La Roadster è l’unica a montare il contagiri, strumento peraltro poco utile su queste moto perché la generosa coppia invita ad usare poco il cambio e comunque a passare velocemente ai rapporti superiori, certi di trovare sempre una spinta vigorosa, anche da regimi molto bassi.
Le Harley non sono moto per guidare sportivamente ma non bisogna cedere all’idea che con una Sportster non si possa divertirsi anche guidando allegri.
L’inserimento in curva è preciso
e senza scompensi di assetto ma l’angolo di piega raggiungibile è abbastanza limitato (silenziatori a destra e cavalletto a sinistra). Non pensiate che stiamo esagerando cercando in una moto ciò per cui non è nata perché in realtà le Sportster concedono alla guida allegra più di quanto ci si aspetterebbe e di Harleysti che “strapazzano” le loro moto anche sui percorsi tutte curve ne conosciamo più di qualcuno.
Quanto alla frenata abbiamo trovato un impianto sicuramente più soddisfacente sulla Roadster, dotata di doppio disco, mentre sulle 883 e sulla 1200 Custom ci vorrebbe un po’ di potenza in più nelle decelarazioni più decise.
Un’altra nota decisamente positiva deriva dall’assenza di vibrazioni fastidiose. Il sistema di “isolamento” del propulsore lavora a meraviglia e la Sporster corre liscia sull’asfalto come mai vi aspettereste da un V2 a 45°…
Fine delle “good vibrations” allora? Niente affatto, sono scomparse solo quelle di frequenza fastidiosa ma le piacevoli pulsazioni del bicilindrico più famoso del mondo si sentono ancora tutte!

© RIPRODUZIONE RISERVATA