Comparativa SM "oltre 450"
Come sono fatte
Le case italiane (più la KTM) sono
le uniche a proporre una gamma completa di supermotard. Le giapponesi,
invece, sono allestite dagli importatori partendo dalle versioni cross,
in attesa che dal sol levante arrivino più economici modelli di grande
serie che facciano decollare questo interessante segmento. Husqvarna, TM
e VOR affascinano con i loro raffinati 4T omologati per la strada.
Il supermotard si fa lentamente
strada. Sono sempre di più gli appassionati che scelgono le monocilindriche
con le ruote da 17” per gli spostamenti quotidiani o per
divertirsi
in pista.
Husqvarna, VOR, TM e KTM hanno capito
da tempo che
per arrivare preparati al momento in cui questo segmento esploderà, bisogna
“ingolosire” il potenziale acquirente con modelli tecnicamente
raffinati
ed estetica ricercata.
L’unico neo è il prezzo d’acquisto elevato, intorno ai 9.000
euro,
che per il momento spinge il grande pubblico ad orientarsi verso le naked
tuttofare da 7.000 euro.
Le supermotard più belle e performanti,
in ogni caso, sono le italiane. Da Varese arriva la moto
campione del mondo.
A Ronco Briantino nascono le più ricercate dal punto di vista estetico
e tecnico.
Le “blu” di Pesaro sono arrivate da poco, ma si dimostrano
già
competitive ed agguerrite.
Abbiamo messo alla prova i modelli omologati per la circolazione su
strada, nelle versioni più potenti, le “over 450”: Husqvarna
SM-R
570, TM SMR 530 ES, VOR 530 SM-E.
Rispetto alle versioni racing sono “addolcite”
nella potenza, dotate di impianto elettrico per alimentari i fari e di
scarico più “civile” (si fa per dire…).
Nella prova al banco però non scherzano affatto perché tutte hanno potenza
alla ruota intorno ai 50 CV. Prendete poi il peso inferiore ai 130
kg, sospensioni specialistiche, freni sovradimensionati e… mescolate
bene: il divertimento è servito!
Come vanno
Husqvarna propone il collaudato 570 cc, dotato di
pompa dell’olio
per non fare brutti scherzi nei trasferimenti un po’ più lunghi. Stessa
cosa fa la VOR per il suo 530 con la pregiata
distribuzione
a cascata d’ingranaggi. TM invece non rinuncia alla
vocazione
racing e si affida alla più “empirica” lubrificazione per
depressione
nei carter e sbattimento dell’olio creato dagli ingranaggi; il massimo
per assorbire poca potenza, meno efficace se si pone l’accento
sull’affidabilità
a lungo termine. Il risultato lo abbiamo visto sul grafico del banco prova:
la TM eroga 51,69 CV alla ruota, contro i 48,70
dell’Husqvarna
e i 48,36 della VOR.
La TM ha l’avviamento elettrico ma bastano pochi tentativi
falliti per scaricare la batteria. In compenso c’è il pedale di
avviamento.
Un particolare apprezzabile è il recupero dei vapori dell’olio, che
vengono
veicolati tramite un raccordo verso la catena di trasmissione per lubrificarla.
Se la TM ha potenza da vendere, meno apprezzabile è l’erogazione
della
stessa. Sotto i 5.000 giri infatti c’è poca sostanza e occorre usare un
marcia in meno per avere sempre una risposta pronta. In circuito può bastare
far girare alto il motore (ma non in tutti i frangenti è possibile), in
città invece può risultare fastidioso.
Il collaudato 530 VOR non ha questo problema. E’ meno potente,
ma rinunciando a circa 3 CV riesce a fornire un’erogazione corposa
e lineare. Soltanto in pista è avvertibile il gap di potenza, quando
si sfrutta l’allungo che, nel suo caso, non è dei più prorompenti.
Il 570 Husqvarna, pur con la stessa potenza, comincia a spingere prima ed ha gioco facile nello stare davanti a tutte in uscita di curva. E’ quando le curve incalzano che la VOR si prende una sonora rivincita: grazie al perfetto equilibrio ciclistico affronta le chicane a velocità inavvicinabile dalle concorrenti, che arrancano per tenerne la scia.
Il momento di gloria della TM arriva in staccata, dove fa valere la potenza e la modulabilità garantita dalla pompa radiale da 16 mm con vaschetta separata. Disco da 320 mm flottante e pinza a 4 pistoncini per tutte, con quella dell’Husqvarna di tipo monoblocco.
In tema di sospensioni c’è da leccarsi i baffi. Sulla TM, forcella e monoammortizzatore sono Ohlins. Forcella Marzocchi e mono Sachs, con doppia regolazione per alte e basse velocità, sull’Husqvarna. Mix totale sulla VOR, che adotta forcella Paioli-Kayaba e mono Ohlins.
Sono tutte tarate sul rigido, cosa apprezzabile in pista, meno su strada dove ne risente il comfort.
L’unica strumentazione degna di questo nome è quella della VOR, che vanta un computerino a cristalli liquidi retroilluminato con spie per luci e indicatori di direzione.
Unico vero neo è il prezzo. Sono solo gli appassionati di questa disciplina a decidere di investire 9.000 euro. Per ottenere grandi numeri di vendita ci vogliono prezzi più bassi, maggiore affidabilità e minori vibrazioni. Nel frattempo… derapi chi può!
Dicono i tester
Husqvarna SM-R 570: Pronto gara
La leva della messa in moto è a sinistra. Manca il decompressore automatico.
Vibra da paura. Ma è la Husqvarna campione del mondo. Ingentilita nel motore
pensando un po’ di più all’affidabilità e omologata, quindi ha fari
e
frecce. Il comfort è messo da parte a favore delle prestazioni e delle
emozioni di guida. Facile da portare al limite, anche grazie agli strepitosi
slick Michelin. In pista non ha rivali.
Soffre un po’ nella frenata. Una moto così meriterebbe un impianto
frenante
anteriore più efficace. La pompa stradale è spugnosa e necessita una pressione
impegnativa che, alla lunga, affatica incredibilmente la mano destra.
Il motore è corposo, senza esitazioni, in grado di spararti fori dalle
curve come una pallottola. Questo grazie anche alla formidabile ciclistica
che vanta una stabilità sul veloce invidiabile. Soffre invece nel misto
stretto.Gli ingressi non sono fulminei come anche i cambi di direzione,
la percorrenza nelle curve dove la velocità è bassa affatica molto le braccia.
Molto bene le sospensioni, soprattutto la forcella Marzocchi ottimamente
regolata per l’uso stradale.
TM SMR 530 ES: In ginocchio da te
A volte l’unica cosa che rimane da fare a un uomo preso dalla disperazione
è pregare. E io l’ho fatto. Colto da ira le soluzioni erano due: un
fiammifero
oppure affidarsi al soprannaturale sperando che qualcuno lassù accolga
le mie richieste. La TM non parteee!! E’ vero, sono inesperto e alle prime
armi. Amo il bottone elettrico, che per altro c’è, ma la mia insistenza
ha fatto scaricare la batteria (altro classicone).
Così, armato di pazienza, ci ritento fino a quando non parte. Wrooom! Non
era poi così diffi cile... Tiri un po’ la leva dell’alzavalvole,
trovi
il punto giusto della compressione, non acceleri, aria tirata e come per
magia...Grazie, ma del resto questa moto è una vera Racing. Un mezzo senza
compromessi, pensato per la pista e basta.
E anche se ha fari e frecce, un’accensione che consente di generare la
corrente per l’impianto luci, la potenza è esaltante comunque. Ben 51,69
CV alla ruota! Tra le tre la TM è quella che va più forte, senza dubbio,
ma in realtà non è la più guidabile e sfruttabile. La curva di erogazione
mostra le lacune che si ritrovano poi anche in pista. Sotto i 5000 giri
il motore non spinge o, meglio, ha dei buchi clamorosi che non ti permettono
accelerazioni brucianti.
In uscita di curva bisogna azzeccare la marcia altrimenti ti passano tutti
sulle orecchie. In alto invece va forte. Il problema diventa la gestione.
Come tocchi il gas si impenna e mettersela per cappello è un attimo.
Qualche problema per la frizione, non sempre precisa, soprattutto in staccata.
Quando bisogna pelare la leva per evitare il saltellamento della ruota
posteriore il comando va a fondo corsa senza intervenire
realmente. Niente deraponi!
VOR 530 SM-E: Nera d’autore
A colpo d’occhio è come la sorellina minore 450, invece questa VOR
nasconde
un cuore da 530 cc capace di erogare ben 48,36 CV alla ruota. Me la ricordo
qualche anno fa, quando ancora non c’era il telaio perimetrale e
l’avviamento
elettrico. Questa è decisamente un’altra moto. Snella, leggera (anche
se dalle altre due prende qualche chilo), e, come tradizione, la più
accattivante
a livello estetico.
Le misure sono esattamente quelle del “quattroemmezzo”, così come le
sovrastrutture e le sospensioni. Probabilmente questa è quella che incarna
meglio il compromesso strada/pista.
Per l’uso cittadino ha solo il difetto di essere un po’ troppo
rigida
nell’assetto e di avere la sella dura. In pista invece pecca, come
l’Husky,
nell’impianto frenante anteriore. Del resto sono dotate della stessa
componentistica
ad eccezione della pinza che non è ricavata dal pieno bensì stampata.
Velocissima
nelle chicane, soprattutto quelle lente, dove la grande agilità permette
velocità di inserimento in curva da prima della classe. Le sospensioni
si comportano bene. Pregevole il mono Ohlins pluriregolabile, adattabile
a ogni situazione di utilizzo. Tra le tre è sicuramente la più sfruttabile
e la più curata. E a Ronco
Briantino hanno lavorato molto per migliorarne l’affidabilità.
Schede tecniche
Husqvarna
570 SM-R
|
TM SMR 530
ES
|
VOR 530 SM-E
| |
motore
| |||
alesaggio
x corsa mm
|
98x76,4
|
98x70
|
97x71
|
cilindrata
cc
|
576.28
|
527.7
|
524.67
|
rapporto di
compressione
|
10:1
|
n.d.
|
11,5:1
|
tipo distribuzione
|
monoalbero a catena
|
bialbero a catena
|
monoalbero a cascata d'ingranaggi
|
carburatore
|
Mikuni TMR 41 mm
|
Mikuni TDMR 41 mm
|
Keihin FCR 39 mm
|
accensione
|
elettronica digitale
|
elettronica digitale
|
elettronica digitale
|
frizione
|
multidisco in bagno d'olio
|
multidisco in bagno d'olio
|
multidisco in bagno d'olio
|
cambio
|
a 6 marce
|
a 5 marce
|
a 5 marce estraibile
|
ciclistica
| |||
telaio
|
monotrave in acciaio
|
perimetrale al CrMo
|
perimetrale al CrMo
|
forcella
|
Marzocchi usd 45 mm
|
Ohlins usd 46 mm
|
Paioli-Kayaba 46 mm
|
escursione
|
250 mm
|
n.d.
|
n.d.
|
Monoammortizzatore
|
Sachs
|
Ohlins
|
Ohlins
|
escursione
|
290 mm
|
n.d.
|
275 mm
|
freno ant-post
mm
|
disco 320 - 220
|
disco 320 - 240
|
disco 320 - 220
|
pneumatici
ant post
|
120/70-17 - 150/60-17
|
120/70-17 - 160/60-17
|
120/70-17 - 150/60-17
|
interasse
|
1,495 mm
|
1,495 mm
|
1,485 mm
|
altezza minima
da terra
|
265
|
n.d.
|
300
|
altezza sella
|
920
|
n.d.
|
898
|
capacità serbatoio
|
9 l
|
9 l
|
9 l
|
prezzo in
euro c.i.m.
|
8.846
|
9.578
|
9.431
|
dati rilevati
strumentalmente
| |||
potenza max
CV-giri
|
48,7 a 7,250 giri
|
51,69 a 7,500
|
48,36 a 7,750
|
coppia max
kgm-giri
|
5,02 - 6,750 giri
|
5,26 kgm - 6,250 giri
|
5,00 kgm - 6,500 giri
|
peso a vuoto
kg. (ant-post)
|
123,8 (61,60 - 62,20)
|
124 (61,6-62,4)
|
128,6 (64,2-64,40) |