Derbi GPR 125 "Racing" e "Nude"
Com'è fatta
La spagnola Derbi comincia la "scalata" verso le moto di maggiore
cilindrata con due belle 125 sportive, una caranata e una naked. Si chiamano
GPR 125 Racing e Nude ed hanno componentistica di qualità e motore a 2
tempi da 15 CV.
Il segmento delle 125 da oltre 10 anni è avaro di novità. Le
italiane
Cagiva Mito e Aprilia RS cambiano "pelle" e colori ma la sostanza
tecnica è quasi immutata dagli anni Novanta.
Dal gruppo Piaggio (la spagnola Derbi ne fa parte), arriva
la
nuova GPR 125, nelle versioni Racing e Nude.
Ricercatezza
estetica e dotazioni di prim'ordine ne fanno una proposta che farà sognare
parecchi sedicenni.
Scarico sottosella, linee spigolose, forcella rovescita, pinza ad
attacco radiale... ma cos'è, l'ultima 1000 pronta a correre in superbike?
No, ma Derbi GPR 125 fa di tutto per sedurre i motociclisti in
erba alla ricerca di una moto esclusiva, da sfoggiare a scuola e con
cui divertirsi sulle strade fuori città.
Derbi non lascia nulla al caso e accontenta tutti i gusti. Per i più sportivi
c'è la Racing, con carenatura integrale e semimanubri, per i meno
"smanettoni" c'è la Nude, con la stessa dotazione tecnica,
e non meno affascinante grazie anche a un cupolino con doppio faro
che ricorda tanto la Buell XB12S.
Il telaio è un bellissimo bitrave in alluminio, la forcella è una
Sebac upside-down con steli da 40 mm e il monoammortizzatore
(senza leveraggi progressivi) è regolabile nel precarico molla ed è
collegato ad un pregiato forcellone con capriata di rinforzo.
L'impianto frenante si avvale di disco anteriore da 300 mm con pinza
monoblocco ad attacco radiale, a sua volta azionata da una pompa al manubrio
anch'essa radiale.
Di larga sezione i pneumatici: l'anteriore è un 110/80-17,
il posteriore un 140/70-17.
Considerate le maggiori prestazioni della nuova 125, rispetto alla GPR
50 sono stati aumentati i valori di avancorsa e inclinazione del cannotto
di sterzo che passano rispettivamente a 26° e 102 mm.
Leggibile e compatta la strumentazione, con contagiri analogico
e display LCD più una nutrita serie di spie di servizio.
Il motore monocilindrico a 2 tempi ha una cilindrata di 124,7
cc ed è alimentato da un carburatore Mikuni da 28 mm, per una
potenza massima di 15 CV. Il miscelatore automatico si trova sotto
la sella del pilota. Lo scarico è dotato di valvola parzializzatrice
che conferisce alla GPR 125 una erogazione ampia e gestibile su tutta la
curva di coppia. Il catalizzatore allo scarico le permette poi di
rispettare i limiti della normativa Euro2.
Come va
La sella è duretta ma ben conformata e tutto è a portata di
mano
dando un confortante senso di padronanza del mezzo. L'avviamento è
pronto
e dallo scarico esce un suono cupo ma civile.
Per partenze briose occorre sfruttare l'ottima modulabilità della
frizione,
tenendo il regime motore sui 7-8.000 giri.
Sulle tortuose strade dell'entroterra catalano (base di partenza del test
era Barcellona) occorre tenere il motore costantemente in coppia
per
uscire decisi dalle curve e affrontare le salite con piglio sportivo. Anche
in questo caso lodi incondizionate vanno alla frizione, davvero
instancabile
e in grado si sopportare ogni strapazzo.
Tra i due modelli, Racing e Nude, ci sono alcune differenze.
Sulla naked il collettore di scarico a monte dell'espansione ha un giro
più lungo per dare maggiore spinta ai regimi medio-bassi. Di conseguenza
nella prima parte di accelerazione la Nude sta davanti alla Racing che
si prende la rivincita in allungo, spingendosi fino a 11.000 giri,
laddove la Nude "consiglia" invece il cambio marcia a 10.250
giri.
Queste volute differenze si riflettono sulla resa nei diversi tipi di
percorso. Anche per via del manubrio largo e della posizione di guida
con busto eretto, la Nude primeggia nel misto stretto mentre la
Racing si fa valere sul veloce dove si pennellano in scioltezza geometriche
traiettorie. Ovviamente la velocità di punta è migliore per la versione
carenata.
Il cambio a 6 marce, rapido negli innesti, è correttamente spaziato
nelle prime due marce e tra quarta e sesta, mentre tra seconda e terza
il calo di giri è a nostro avviso troppo marcato. Inutile nasconderlo,
con queste ciclistiche viene spontaneo pensare che le belle GPR meriterebbero
di più dei 15 CV consentiti dalla legge.
La forcella è a punto, copia bene le asperità e sostiene
a dovere il lavoro dell'impianto frenante. Quest'ultimo, sempre efficace,
necessita però di uno sforzo alla leva a nostro avviso eccessivo.
Le vibrazioni non danno fastidio ma generano qualche risonanza delle
sovrastrutture ai regimi più elevati.
I prezzi non sono popolari: 4.910 euro la Nude, 5.030 euro la
Racing. Anche a 16 anni sognare costa.