Comparativa 450 enduro
Introduzione
SI PARLA GIAPPONESE: HM HONDA CRE450F CONTRO YAMAHA WR450F. E LA KTM COSA
C’ENTRA? È IN TESTA AL MONDIALE E ALLE CLASSIFICHE DI VENDITA. È LA PIETRA
DI PARAGONE. UN TEST UN PO’ SPECIALE, CON TRE APPASSIONATI DI DIVERSA
ESPERIENZA. L’APPARENZA INGANNA PER YAMAHA: È GROSSA MA SI GUIDA BENE,
HONDA È VELOCE MA SORPRENDE PER LA VERSATILITÀ. MENTRE KTM GIOCA ALLA TERZA
INCOMODA...
lpiloti la moto per la stagione 2004 ce l’hanno in mano da un bel pezzo.
Tuttalpiù, staranno aspettando quella nuova per il 2005. A questa gente
corsaiola, dunque, interesserà poco sapere come vanno le moto 2004. Ma
c’è tutta una schiera di enduristi meno assatanati, quelli che non
cambiano
moto tutti gli anni, che magari ne cercano una usata o scontata. Tra questi,
alcuni la vogliono facile, poco faticosa da guidare, altri ancora sono
alle prime armi. Ebbene, proprio tra questi ultimi sembra essersi sparsa
la voce che le 450 4T giapponesi siano più intuitive, meno cattive delle
altre.
Sarà vero? Ve lo sveliamo in questa prova “despecializzata” delle
due
uniche jap della categoria. Due moto che - tra l’altro - non avevamo
ancora
provato: la Yamaha WR450F e la HM Honda CRE450F.
Per le novità 2005, pazientate fino al prossimo numero. Mentre leggete,
stiamo mettendo gli stivali in borsa per il primo test di contatto.
Per tutti i gusti
“La giapponese 4T è una moto amica, Honda è Honda e appena ci sali ti
trovi a casa”.
A quanto pare, anche l’Enduro ha i suoi luoghi comuni. Leggende
metropolitane?
Forse. Ma la questione non è così scontata. Per capirlo abbiamo ingaggiato
tre tester di differente esperienza: Lorenzo Cascioli, vocazione da viaggiatore
africano, è un redattore di Fuori, da non confondere con un tester, perché
spende più tempo a passar bozze che ad andare in moto. Si è avvicinato
da poco al mondo delle Enduro e alle mulattiere “vere”.
Ma, dagli e ridagli, prova e riprova ora si arrampica benino e inizia a
capirci qualcosa. Davide Marzi, dopo anni di assenza forzata, è tornato
a correre: fa il regionale per divertirsi, con una Honda CRE250 a 2T. Luigi
Bidone smanetta da molto tempo, alternandosi tra crossodromi e mulattiere
con una KTM SX450. Insomma, tra tutti e tre, non si fa uno Stefano Passeri.
Che, per questa volta, è rimasto a casa.
Yamaha: facilona
La Yamaha WR450F, con i suoi 122,60 kg, è un’enduro alla giapponese,
pensata
per le scorribande degli americani nei loro deserti. Ce lo fanno capire
il grande serbatoio, il vaso di espansione del circuito di raffreddamento,
l’affidabile corona in acciaio.
Su una moto così non poteva mancare l’avviamento elettrico, e anche se
il fattore comfort è relativo, bisogna dire che è la meno scomoda.
Però, l’ammortizzatore risulta di taratura
troppo morbida. Questa sensazione è stata avvertita anche dal meno esperto
tra i nostri tester.
Nonostante il peso e l’altezza superiori la Yamaha, è maneggevole e
piacevole
da condurre, grazie anche al grande motore. Infatti il bialbero sprigiona
una ottima potenza, ma non a discapito dell’erogazione. Con i suoi 45,47
CV, che arrivano in fretta, è rapido a prendere i giri, e poi mantiene
un buon allungo. Anche la curva di coppia ha un ottimo andamento. Alla
fine, la “blu” si rivela una moto molto intuitiva.
Honda: cattiva
La HM CRE450F è una Cross con i fari. Ce lo comunicano la mancanza
dell’avviamento
elettrico e il peso piuma di 109,2 kg. Tecnicamente ricalca la CRF450R,
dalla quale si differenzia per lo scarico e l’accensione, sostituita con
una completa di generatore per alimentare fari, frecce, clacson e strumento
contachilometri con spie varie.
Vengono aggiunti anche la stampella laterale e l’archetto di irrigidimento
del parafango posteriore, che qui deve sorreggere il portatarga e il fanale.
La carburazione viene condizionata dalla sostituzione dello scarico e necessita
di un adeguamento che migliora anche l’erogazione, altrimenti è
avvertibile
un buco nella prima apertura del gas. La HM Honda raggiunge i 46,40 CV
con un buon andamento, tanto da mettere una pezza alla rapportatura del
cambio che resta crossistica, con sorpresa, anche la taratura crossistica
delle sospensioni non ha messo in crisi i tester, merito anche della forcella
Showa che in questo momento – tra le unità di serie - brilla per
sensibilità
e scorrevolezza.
Alla fine, tra le due jap, la Honda è quella che è piaciuta ai due più
esperti. Davide e Luigi concordano: “È un giocattolo, pesa poco, fa quello
che vuoi. Diverte e fa sentire veloci. Però, chissà se la comprerei dopo
una giornata in mulattiera viscida...”. Lorenzo, invece, è secco:
“Va
ed è precisa come una MotoGP, ma è l’unica del lotto che non comprerei
mai”. Dunque: Honda dura ma veloce e Yamaha solo morbida e facile? No,
come si è visto, non è così scontato. A scanso di equivoci, ricordiamo
come le WR450F, spesso, corrano e vincano nelle competizioni di Enduro.