ABS ed elettronica nelle moto: presente e futuro per la sicurezza
Abs ed elettronica nelle moto: presente e futuro per la sicurezza
Nella foto, una frenata di emergenza da 80 km/h sull’asfalto bagnato "spremendo" con la massima potenza i freni della Ducati Diavel
Boxberg, Germania – All’interno del centro di collaudo Bosch abbiamo verificato la grandissima efficacia dei sistemi ABS del colosso tedesco, e, soprattutto, parlato degli aiuti di guida che sono in fase di sviluppo. Facendo il punto su presente e futuro, insomma.
Per quanto riguarda il mondo odierno, le frenate di emergenza -ovvero “strizzando” i freni- che abbiamo eseguito su diversi tipi di fondo insidioso, come asfalto cosparso di sabbia, pavé bagnato e ghiaccio artificiale, non hanno fatto altro che confermare ancora una volta ciò che sosteniamo da tempo: l’ABS è un accessorio fondamentale per la guida su strada, perché fa “rimanere in piedi” laddove una caduta sarebbe certa. Non solo: consente di ridurre gli spazi di frenata in sicurezza, nei numerosi casi in cui un pilota non ha la confidenza necessaria per pinzare con molta decisione.
Passando poi al domani, abbiamo scoperto che molti sistemi renderanno sempre più sicuro e confortevole il nostro andare in moto. L’hill hold control, che permette di facilitare le partenze in salita, dovrebbe vedersi già nel corso dei prossimi 12-18 mesi; mentre bisognerà attendere un po’ di più per il traction control che agisce sui freni invece di “tagliare” potenza al motore e per l’aiuto a ripartire correttamente la forza frenante tra anteriore e posteriore durante i rallentamenti di emergenza in curva. Ancora, si parla di moto in grado di “vedere” gli ostacoli prima del pilota, di sospensioni semi attive in grado di adattarsi da sole al fuoristrada e di ABS che funzionino perfettamente anche in piega.
Il servizio completo sul numero di Motociclismo di agosto.