09 March 2011

MotoGP 2011: Stoner si prepara al GP del Qatar, ma la Honda ha ancora dei problemi

In un’intervista ufficiale, Casey Stoner, pilota ufficiale della Honda HRC, fa il punto della situazione in previsione della prima gara della MotoGP, che sarà disputata il 20 marzo in Qatar. “Abbiamo ancora problemi con le sospensioni”.

Motogp 2011: stoner si prepara al gp del qatar, ma la honda ha ancora dei problemi

 

Milano –Casey Stoner spiega a che punto è lo sviluppo della Honda RC212V 2011, mentre la scuderia ufficiale della Casa dell’ala dorata si sta preparando ad affrontare la prima gara della stagione, che è in programma per domenica 20 marzo, in Qatar. Il pilota australiano parla in un’intervista ufficiale, diffusa dalla squadra.

 

Quella del Qatar è una gara particolare che rappresenta molto per te, perché l’hai vinta diverse volte. Come ti senti per questo inizio di stagione?

 

“Sono eccitato, perché abbiamo passato diversi giorni a fare prove, ma non sono mai significative, perché nei test precampionato si affrontano pochi circuiti. In ogni caso, finalmente le gare si avvicinano ed io sono impaziente di capire cosa potremo fare con questa squadra e come mi troverò in sella alla Honda HRC sul circuito – del Qatar n.d.r. -. Ma, più che altro, voglio capire qual è livello di tutti gli altri piloti. Questa sarà la prima vera occasione per confrontarsi. Sicuramente ci saranno piloti che avranno una maggiore confidenza con la moto rispetto ad altri. Dunque sarà interessante vedere chi finirà sul podio e chi vincerà”.

 

Che ne pensi del fatto che il Gran Premio del Qatar durerà quattro giorni?

 

“L’idea non mi piace. Sarà molto faticoso, perché all’ora in cui dovremo correre, la sera tardi, le condizioni della pista sono pessime, imprevedibili e fa freddo. Sarebbe stato meglio, se avessimo potuto correre un po’ prima. Comunque, un Gran Premio che dura quattro gironi è troppo lungo. Per me non è l’ideale, ma tutti saranno nella mia stessa situazione, e quindi ci adatteremo”.

 

Il tuo compagno di squadra Dani e tu avete mostrato una bella forza nei test precampionato. Pensi che quest’anno tutti saranno più veloci rispetto alle scorse stagioni?

 

“Penso di sì! Ho visto molti piloti che osano di più e spingo più forte andando a cercare il limite. Quest’anno il campionato sembra più competitivo, perché diversi pensano di poter vincere, realizzano di essere vicini al podio e questo li motiva a prendersi più rischi rispetto a prima. Credo che quest’anno assisteremo a delle belle gare”.

 

Pensi che Honda sia un passo avanti rispetto agli avversari?

 

“È difficile a dirsi. Ovviamente siamo soddisfatti della strada presa da Honda nello sviluppo e di tutto ciò che i suoi tecnici hanno fatto per noi, dai test di Valenzia sino ad oggi, perché ha determinato dei buoni progressi. Sia Dani, sia io, stiamo mettendo un po’ stiamo andando un po’ più forte degli avversari, ma, ad essere sincero, fino a quando non saremo in gara è difficile a che punto siamo. Al momento, siamo contenti delle moto e del supporto che Honda ci ha fornito. Ora dobbiamo solo preoccuparci che tutto funzioni appena cominciano le gare”.

 

Avete risolto i problemi con la frizione, il freno motore ed il funzionamento idraulico degli ammortizzatori, difficoltà di cui avevi parlato al termine dei test?

“È difficile dire se il problema derivi dalla frizione o dall’elettronica. La sospensione ha un ritorno troppo elevato e non mi consente di staccare all’ultimo ed entrare in curva pinzato, perché quando rilascio i freni la moto si alza e diventa lievemente instabile e quindi difficile da controllare. È una problema su cui abbiamo lavorato molto, soprattutto nelle ultime due sessioni di test. La situazione è migliorata un po’, abbastanza. Dobbiamo dedicare più tempo a quel difetto, per essere pronti al cento per cento. Per quanto riguarda il setting delle sospensioni, stiamo utilizzando le specifiche della scorsa stagione. Abbiamo anche una nuova forcella 2011, che però abbiamo testato una sola volta, ma ci dava dei problemi e non ci sentivamo a nostro agio. Abbiamo deciso di aspettare di essere sicuri di aver ottenuto ciò che vogliamo dalla moto, prima di occuparci delle sospensioni. Ci serve ancora tempo per capire cosa vogliamo”.

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