09 March 2011

Ristrutturazione Gruppo Piaggio: chiude Derbi in Spagna, produzione in Italia

Moto e scooter della Derbi saranno prodotti negli stabilimenti veneti di Aprilia, dopo la chiusura dell’impianto industriale spagnolo. Questa operazione rientra nella riorganizzazione del segmento due ruote annunciato da Piaggio.

Ristrutturazione gruppo piaggio: chiude derbi in spagna, produzione in italia

 

Milano - Lo stabilimento Derbi di Martorelles, vicino a Barcellona, in Spagna, chiude i battenti. Duecento dipendenti restano a casa. La cessazione delle attività nella fabbrica spagnola fa parte delle operazioni di ristrutturazione intraprese dal Gruppo Piaggio.

 

Ebbene, si chiude così un capitolo della storia motociclistica spagnola. E se ne apre uno nuovo, in Italia, a Noale, dove ha sede l’Aprilia. È qui che saranno prodotti moto e scooter della Derbi. Il Marchio spagnolo sarà, infatti, oggetto di un trasloco, ma non di una chiusura. 

 

Secondo la stampa spagnola, il Gruppo Piaggio non avrebbe presentato ai Sindacati l’ERE, l’Expediente de Regulación de Empleo, ossia la procedura di licenziamento collettivo per cause economiche, ma avrebbe soltanto comunicato l’intenzione di chiudere la fabbrica ai dipendenti della Derbi. Ora sono in attesa di capire come saranno liquidati, considerando che la decisione è presa e la dirigenza dell’industria italiana non potrà fare retromarcia. Anche perché Piaggio ha degli impegni con le Parti sociali in Italia e di quei patti sindacali fa parte un apporto di lavoro nelle fabbriche venete, che avverrebbe, in parte, proprio con l’arrivo del prodotto Derbi da assemblare.

 

Piaggio non è stata l’unica industria a razionalizzare le sue risorse in Spagna. La Crisi ha colpito 417 lavoratori, tra addetti alla catena di montaggio ed impiegati, la decisione presa da Yamaha di chiudere lo stabilimento produttivo Palau-Solità i Plegamans, anch’esso vicino a Barcellona, per trasferirlo nella fabbrica della MBK a Saint-Quentin, in Francia.

 

La Casa dei tre diapason ha motivato la scelta con la necessità di ottimizzare l’efficienza produttiva, la gestione logistica e quella finanziaria. La comunicazione ai Sindacati è avvenuta lo scorso 28 gennaio.

 

L’industria di Iwata ha risentito in modo importante del calo delle vendite. Questo ha determinato un eccesso produttivo in Europa e la conseguente scelta di concentrare la mano d’opera in un’unica fabbrica.

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