Moto d’epoca: possibile la reimmatricolazione
Moto d’epoca: possibile la reimmatricolazione
Buone notizie per gli appassionati di moto d’epoca: un decreto ministeriale entrato in vigore ad ottobre, ci comunica l'ASI, consente di reimmatricolare i mezzi storici radiati dal Pubblico Registro Automobilistico (sia auto che moto). Inoltre, è stata stabilita la revisione biennale (prima era annuale per tutti i veicoli iscritti ad un registro storico).
Per procedere alla reimmatricolazione, gli interessati dovranno munirsi di un nuovo documento, il Certificato di Rilevanza Storica e collezionistica (C.R.S.). Questo innovativo documento prende il posto del vecchio Certificato Sostitutivo delle Caratteristiche Tecniche, ma con più ampi contenuti, infatti oltre a riportare un maggior numero di dati, costituisce il presupposto per qualificare un veicolo d’interesse storico a partire dal 20 marzo 2010.
Per l’ottenimento del ( C.R.S.) il proprietario dovrà iscriversi ad un Club collegato a uno dei Registri riconosciuti che hanno facoltà di rilasciare il documento dopo aver effettuato un controllo, che deve accertare che il veicolo si presenti in condizioni di conservazione adeguate. Un controllo preventivo, non di natura tecnica, ma diretta ad un accertamento di natura storico-estetica, mentre il controllo tecnico del veicolo sarà effettuato dagli Uffici della Motorizzazione.
Per quanto attiene ai agli altri documenti, l’ Attestato di Storicità continuerà ad essere emesso e ad avere la sua specifica funzione, per la sua valenza fiscale, relativamente all’esenzione dal pagamento della Tassa di Possesso tramutata in simbolica Tassa di Circolazione.
Il Certificato d’Identità (C.D.I.) che continuerà ad esistere, quale riconoscimento qualificante, che consente di ottenere la targa di ottone e attesta che il veicolo è conservato e presenta caratteristiche identiche a quelle d’origine.