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Il ritorno della Honda Transalp

Honda ha depositato il nome “Transalp” in America, pronto per essere utilizzato su di un nuovo modello. Considerando anche nella gamma moto della Casa di Tokyo manca un’enduro stradale di media cilindrata, il ritorno della Transalp potrebbe essere vicino

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È da un po’ di tempo che circolano voci riguardanti su una nuova, più piccola, e meno potente adventure bike in casa Honda, una sorellina della Africa Twin. Una moto che andrebbe a posizionarsi nel segmento delle enduro stradali di media cilindrata, al momento lasciato scoperto dalla Casa di Tokyo, e a competere con moto del calibro di BMW F 750 GS, Yamaha Ténéré 700, KTM 890 Adventure… o la nuova Aprilia Tuareg 660, in arrivo. Finora, però Honda ha sempre mantenuto la bocca cucita in merito.

Ma adesso sembrerebbe che qualcosa si stia muovendo. Il nome del modello “Transalp” è stato nuovamente depositato dai giapponesi in USA, pronto per poter essere utilizzato per una nuova moto. L'iscrizione risale a pochi giorni fa e si applica alle “motociclette e alle parti correlate”. In America Honda aveva fatto scadere i diritti originali sul nome Transalp nel 2016 e il fatto che la Casa ora abbia deciso di assicurarsi di nuovo di poter utilizzare il nome ci lascia pensare che qualcosa di serio si stia muovendo. Anche perché nel resto del mondo il nome Transalp al momento resta ancora di proprietà di Honda: in Europa la registrazione, rinnovata nel 2015, è valida fino 2026. In Australia i registri mostrano che i diritti sono stati rinnovati nel 2017 e in Giappone lo stesso è stato fatto nel 2019. Tuttavia, rinnovare i diritti esistenti è più semplice che iniziare un nuovo applicazione, come è successo ora negli Stati Uniti. C’è poi da considerare il fatto che nella gamma Honda nuova Transalp avrebbe sicuramente senso. Le enduro stradali vanno ancora alla grande e la ricetta con la quale Honda ha sfornato l'ultima Africa Twin si è rivelata un successo. Sebbene l'azienda abbia adventure bike di cilindrata minore, come la CB500X o la NC750X, sono entrambe moto molto più orientate alla strada. Un’enduro stradale nella gamma moto della Casa di Tokyo manca!

La storia

Presentata al Salone di Colonia del 1986, la Transalp XL600V, con il suo bicilindrico a V di 583 cc, si può oggi considerare una instant classic, una moto cioè che a dispetto di tempo, mode e gusti, sfidava le leggi del mercato restando fondamentalmente sempre uguale. Quando i primi esemplari sbarcano in Italia nel marzo del 1987, i listini delle Case non erano digiuni di moto ambivalenti. La Transalp aveva quindi di che misurarsi con validi prodotti e con meccaniche più o meno simili, ma il suo successo è stato notevole. Conta senz’altro il fatto che sul serbatoio c’era il marchio Honda, ma la Transalp ci ha messo anche tanto di suo. La cilindrata di 583 cc era un favorevole input psicologico per tutti coloro che non amavano salire con i cc: neofiti, motociclisti “di ritorno”, utenza femminile. Dal 2000 poi la cilindrata è stata portata a 650 cc, e dal 2007 la moto è stata proposta come XL 700 V, di 680 cc. La produzione della Transalp è terminata poi nel 2012, ma ora la moto sembrerebbe proprio pronta a tornare…

1/9 Presentata al Salone di Colonia del 1986 la Honda Transalp raggiunge il mercato italiano con i primi esemplari nel marzo del 1987. Il motore è un bicilindrico a V da 583cc, tecnicamente moderno con la distribuzione ad alberi a camme in testa e tre valvole per ciclindro, doppia accensione, raffreddato ad acqua. La moto è adatta a tutti i piloti: umini, donne e neofiti.
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