Dotazione
Grosso, lungo, pesante e veloce ma,
soprattutto, comodissimo. Il più famoso degli scooter di Noale diventa
500 per portarvi dove non avreste mai pensato uno Scarabeo potesse
arrivare.
Opulento. E’ probabilmente questo il migliore
aggettivo per descrivere l’ultimo dei maxiscooter made in Noale.
223,6 kg, 1.605 mm di interasse,
2.310 mm di lunghezza
e dotazioni da moto turistica: di serie, baule da 50 litri, due
vani nel retroscudo con presa di corrente da 12 V, gancio portaborse,
cavalletto centrale e laterale, immobilizer, terza luce di
stop, comando frecce a rientro automatico e comando “hazard”,
cupolino
con parabrezza e paramani integrati, deflettori laterali per le gambe
e strumentazione “automobilistica” con tachimetro, contagiri
e
contakm totale più due parziali, indicatore livello carburante, temperatura
liquido raffreddamento, orologio con datario e computer di bordo.
Quest’ultimo (con comando sul blocchetto
elettrico sinistro) fornisce informazioni su: consumo medio, velocità
massima raggiunta e velocità media tenuta, temperatura esterna,
voltmetro, countdown km al tagliando e… cronometro (forse
in Aprilia pensano che qualcuno voglia andarci in pista…).
Lo Scarabeo fa della comodità il suo
punto di forza ed alle abbondanti sovrastrutture unisce supporto
lombare regolabile per il pilota e schienalino per il passeggero.
Quest’ultimo trova una sistemazione regale, due ampi maniglioni
a cui aggrapparsi e pedane (richiudibili) alla giusta altezza. La
protettività aerodinamica è ottima. L’ampio scudo ed il
cupolino coprono bene il pilota deviando il flusso d’aria sopra casco
e spalle.
Gli inevitabili (per gli scooters) vortici
dietro la schiena cominciano a farsi sentire oltre i 100 km/h ma fino
a 130 km/h la stabilità è ottima; compare qualche ondeggiamento
solo a velocità prossime alla massima (poco più di 155 km/h). Da
segnalare la mancanza del freno di stazionamento, grave su uno scooter
da oltre 220 kg.
La tecnica
Il telaio è in tubi di acciaio a traliccio con una struttura a
doppia
culla sovrapposta. Per garantire stabilità e tenuta di strada è
presente
anche l’ammortizzatore di sterzo. Lo Scarabeo 500
non ha un
vano sottosella perché Aprilia ha preferito dotare il suo nuovo
maxiscooter
di una cassa filtro più ampia e di un capiente serbatoio della benzina
(17 litri).
La forcella ha steli da 40 mm mentre i due ammortizzatori
a gas della Sachs-Boge sono regolabili nel precarico molla.
Le ruote sono entrambe da 16 pollici con gomme di larga sezione
(110/80 ant. e 140/70 post.). L’impianto frenante, di
tipo integrale, è composto da 3 dischi; sui due anteriori da
260 mm agiscono pinze flottanti a 2 pistoncini, sul posteriore
da 220 mm una pinza a 2 pistoncini contrapposti.
Il motore è il Piaggio di 459 cc, raffreddato a liquido e
con distribuzione a 4 valvole che la casa di Pontedera utilizza
per X9 500 e Beverly 500 e Aprilia anche per l’Atlantic 500. Sullo
Scarabeo
è stata modificata la mappatura dell’iniezione elettronica, la
cassa filtro e l’impianto di scarico, per conferirgli
un’erogazione
ancora più dolce e pastosa e per renderlo conforme ai limiti della
normativa Euro2.
Su strada
Imponente da fermo, “amichevole” in movimento, ma il peso
c’è e si
sente, soprattutto nel traffico cittadino e nelle svolte strette, dove
lo Scarabeo ha un comportamento sottosterzante. Baricentro e
sella
sono alti, l’interasse è lungo e così, anche per via
dell’ammortizzatore
di sterzo, non si possono pretendere miracoli in termini di
maneggevolezza.
Il motore è pronto nella risposta ed ha un reparto trasmissione a
punto
che ha manifestato solo qualche lievissimo strappo nelle partenze.
Se l’utilizzo principale che fate dello scooter è in città, ci sentiamo
di consigliare la versione di cilindrata 125-200 cc, senz’altro più adatta
al commuting urbano.
A sorprendere è la frenata, efficacissima a qualsiasi andatura
e
molto modulabile. L’azione integrale è affidata alla sola leva di
sinistra
(abitualmente quella del freno posteriore) che agisce su un disco anteriore
e su quello posteriore. La leva di destra aziona invece entrambi i dischi
anteriori ma non il posteriore. Ottimi gli spazi di arresto, a livello
delle migliori moto da turismo.
Non brillano per funzionalità i cavalletti, soprattutto per chi è alle
prime armi; per quello centrale occorre un certo sforzo mentre quello
laterale è stabile ma estrarlo rimanendo in sella comporta un movimento
che va ben memorizzato prima di riuscire a farlo con naturalezza.
Buone le prestazioni ma non a livello del Piaggio Beverly 500
con lo stesso motore, rispetto al quale perde circa 1,5 CV ed accusa
un peso maggiore di circa 25 kg. Non ne risente certo la guida
che risulta piacevole, divertente e fluida.
La completa e leggibile strumentazione offre indicazioni che per quanto
riguarda tachimetro e termometro temperatura ambientale sono
piuttosto imprecise. Buoni i consumi, compresi tra i 18 ed i 20
km/l in tutte le situazioni.
L’attitudine al turismo dello Scarabeo 500 è sottolineata
dall’enorme
capacità di carico di cui è capace dotandolo delle borse laterali (32
litri l’una) e di quella da tunnel centrale (50 litri), per un totale
di ben 164 litri!
Una nota sulla conformazione ed altezza della sella. Chi è alto meno
di 175 cm potrebbe infatti riscontrare qualche difficoltà nel poggiare
saldamente a terra entrambi i piedi.
Lo Scarabeo 500 costa 7.021 euro chiavi in mano, a metà strada tra
i costosi maxiscooter giapponesi bicilindrici e l’economico concorrente
diretto Piaggio Beverly 500.
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