Si chiama VR46 Riding School ed è il nuovo progetto che dovrebbe andare ad affiancare il lavoro che sta svolgendo (negli ultimi anni con grande impegno) la FMI, con la struttura del Team Italia. L'idea, derivata da un'intuizione e dall'esperienza di Valentino Rossi, prevede una scuola per piloti ubicata all'interno del Ranch di Tavullia, in cui la preparazione che non si limiti alla parte psico-fisica (comprese le sessioni di "traversing"), ma arriva fino alla fornitura di tecnici e meccanici di livello mondiale per assistere il "prodotto" della Riding School fino al momento in cui il giovane pilota se la possa "cavare da solo".
I NOMI: FENATI, MORBIDELLI E MARINI, MA ANCHE "UCCIO", BRIVIO E TEBALDI
Fanno già parte di questo vivaio Romano Fenati e Francesco Bagnaia (nel Motomondiale col team Sky Racing) Franco Morbidelli, Luca Marini, Andrea Migno, Nicolò Bulega (gli ultimi 3 nel CEV), mentre per la parte amministrativa Alessio Salucci (Uccio) gestisce i rapporti con i Team, Alberto Tebaldi la logistica e le relazioni esterne, Luca Brivio la gestione operativa dei piloti al CEV, Carlo Casabianca la preparazione fisica, Claudio Sanchioni quella contrattuale e Barbara Mazzoni tutti gli aspetti amministrativi e di segreteria. L'idea è di avere due forze all'attivo in Italia (VR46 e Team Italia) per ottenere un maggior sviluppo, e quindi una maggior presenza di piloti nostrani, nei vari campionati internazionali, che recentemente sembrano dominati solamente da Spagnoli. Per questo tutti i piloti vengono attentamente designati a campionati più o meno complessi, con Franco Morbidelli (Campione Europeo 2013 Stock 600) che parteciperà al Mondiale Moto2 con il Team Italtrans; Luca Marini e Andrea Migno faranno parte del Team Aspar e correranno nel CEV, dove ci sarà anche Nicolò Bulega, nel Team Calvo LaGlisse. Sono invece Romano Fenati e Francesco Bagnaia a portare i colori dello Sky Racing Team VR46 per il Campionato Mondiale Moto3, emanazione più "diretta" dell'azienda di Rossi. E visti i recenti risultati, possiamo solo che essere contenti che finalmente si dia importanza al vivaio di giovani italiani pronti per entrare nel mondo delle gare.
