Anticipazione prova comparativa Bimota Tesi 3D vs Vyrus 984 C3 2V
La prima più stradale, l’altra più pistaiola
Anticipazione prova comparativa bimota tesi 3d vs vyrus 984 c3 2v
Vyrus e Bimota hanno ripreso i concetti
ciclistici della Tesi 1D del 1190, progettata dall’ing. Pierluigi Marconi.
Sono entrambe caratterizzate da forcelloni anteriori che sostituiscono
la tradizionale forcella e da un sistema di sterzata integrato nel mozzo
della ruota anteriore; il telaio è in piastre di alluminio ricavate dal
pieno con struttura ad omega. Tutte e due sono equipaggiate con motore
Ducati 2 valvole raffreddato ad aria da 1000 cc di cilindrata per la Vyrus
e nella nuova cubatura da 1100 per la Tesi. In sella ci si rende subito
conto che questo tipo di ciclistica rende la guida molto intuitiva. Tuttavia
nell’ingresso in curva la Vyrus è più fulminea, mentre la Tesi è più
rotonda.
Anche nella frenata c’è un piccolo divario: queste moto sono progettate
con un tipo di ciclistica che permette di ritardare di molto la frenata,
ma la Vyrus ha il vantaggio di un assetto più controllato nel momento di
rilasciare i freni ed impostare la curva. Rispetto ad una moto tradizionale
si frena molto più tardi. L’assenza di beccheggio, comune alle
protagoniste
di questa prova, permette di avere una sospensione morbida all’anteriore,
capace di copiare l’asfalto e fornire una buona direzionalità, senza
problemi
di fondo corsa. A conti fatti la Tesi vince su strada, in virtù del motore
1100 ricco di coppia e di una guida rotonda, mentre la Vyrus resta una
vera moto racing, perfetta per spingere al limite in circuito.
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