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di Beppe Cucco
13 October 2020

Iannone: “Mi sento rapito, come se mi avessero rubato la vita”

A due giorni dall’udienza davanti al TAS di Losanna per il caso di doping, Andrea Iannone ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha parlato di questo periodo nero per lui, del suo stato d’animo e degli obiettivi per il futuro. Lui punta a tornare in sella all'Aprilia MotoGP nel 2021, ma rischia 4 anni di sospensione

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Andrea Iannone - foto: LaPresse

A due giorni dall'udienza al TAS di Losanna che lo vede imputato per doping (assunzione colposa di dronostanolone per via di una “contaminazione alimentare”, la WADA ha chiesto 4 anni di stop!), Andrea Iannone ha convocato una conferenza stampa nella sede di LaPresse a Milano per parlare della propria situazione. Presenti, oltre ai giornalisti, anche l'avvocato De Rensis, Massimo Rivola (AD Aprilia Racing) e il professor Salomone.

Ecco le parole di Andrea: "Siamo arrivati alla vigilia del giorno più importante della mia vita. Non mi sarei aspettato di vivere questa situazione. Oggi sono sofferente, ma allo stesso tempo più maturo e consapevole. Questo periodo mi ha insegnato tanto, che nella vita tutto è imprevedibile e difficile da calcolare. Oggi, se sento persone che si lamentano di cose futili, dico loro di imparare ad apprezzare le cose che hanno. Nella vita non si può mai sapere, la mia vita è cambiata. Io ho sempre corso in moto fin da quando mia madre mi ha partorito. Da un giorno all'altro mi sono trovato senza poter fare quello che ho sempre fatto, non per mia scelta. Non lo auguro a nessuno. È stato un anno molto difficile, che poche persone possono capire se non lo si prova. Il nostro obiettivo è riuscire a tornare e superare questa vicenda in modo positivo, affrontandola con determinazione, per portare alla luce quello che noi conosciamo, io più di tutti, la giustizia. E tornare, mi auguro, sulla mia moto. Aprilia è sempre stata dalla mia parte, mi ha aspettato. La mia moto la vedo lì, e per noi piloti la moto ha un’anima. E quindi la sento. Tutti i week end sono attaccato alla TV, seguo sempre la mia squadra, i miei compagni. non posso che augurarmi di tornare il prima possibile ed essere anche più forte di prima".

“Mi hanno tolto la cosa più importante della mia vita. Da un giorno all’altro senza neanche che io sapessi tutto ciò. L’ho scoperto da un giornalista al telefono. Mi sento rapito, come se mi avessero rubato la vita. Spero che me la restituiscano almeno in parte. Però ovviamente ci hanno dato delle regole e noi le seguiremo. Perché sono rispettoso di questa vicenda, ma in generale nella mia vita sono sempre stato rispettoso nei confronti di tutti. Il mio dovere è rispettare ciò che mi viene imposto, e seguire le regole che ci sono, aspettando che la giustizia faccia il suo corso. Sono grato a tutte le persone che mi hanno proposto qualcosa di interessante, in tutti i settori. Ma ho rifiutato tutto, la priorità è tornare il prima possibile in moto, sull'Aprilia, in pista. Non ho mai pensato di mollare, ho ancora molto da dire. Ho iniziato un progetto interessante con Aprilia un anno fa e sento il bisogno di portarlo a termine. Insieme a me è arrivato Massimo Rivola, con il quale ho un rapporto molto speciale. È la prima volta che in questi anni mi trovo a condividere un percorso così difficile, ma allo stesso tempo anche così stimolante come quello di Aprilia, con una persona come Massimo. Umanamente c’è un’intesa importante, ho una stima nei suoi confronti altrettanto importante, come nei confronti del gruppo che in questo periodo terribile mi ha sempre supportato. Il mio dovere è di tornare in pista il prima possibile e di riuscire a far trionfare questa moto”.

Vi ricordiamo che l’udienza dove si deciderà in futuro di Andrea Iannone si terrà giovedì 15 ottobre, davanti al TAS di Losanna. Largo dunque alle speculazioni: sulla Aprilia MotoGP nel 2021 rivedremo Iannone oppure la sella vacante della squadra di Noale verrà occupata da Dovizioso, attualmente a piedi?

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Andrea Iannone

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