4 anni di sospensione, il massimo della pena che potevano infliggergli. Questa la decisione presa della Corte di Arbitrato dello Sport (CAS) nei confronti di Andrea Iannone, accusato di doping dopo essere stato trovato positivo al drostanolone al controllo effettuato dopo il GP di Malesia del 3 novembre dell scorso anno. La sua sospensione scadrà, quindi, a gennaio 2024. Qui trovate tutti i dettagli sulla vicenda e i perché di una pena così lunga.
Quattro anni di sospensione vorrebbero poter dire addio alla carriera di pilota per “The Maniac”, ma Andrea… non si arrende! Ecco il commento alla vicenda che il pilota di Vasto ha affidato ai social network: “Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni... perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. Speravo nell'onestà intellettuale e nell'affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell'innocenza e soprattutto... la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l’uomo.”
Con Iannone “fuori dai giochi” resta ora da capire chi prenderà il suo posto il prossimo anno in sella all'Aprilia RS-GP. Due i nomi che circolano in queste ore: Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. Ma proprio ieri in serata il Dovi ha detto che per il 2021 non vuol prendersi impegni. Ritorna a correre Lorenzo?