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ANCMA contro il DDL Concorrenza: "Rischio aumenti assicurazioni fino all'80%"

L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori (ANCMA) prende nuovamente posizione contro le disposizioni del provvedimento in dirittura d’arrivo alla Camera in quanto potrebbero arrivare incrementi fino all'80% sul costo delle polizze dei motociclisti assicurati fuori CARD

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Ne avevamo già scritto a febbraio ed ora ANCMA torna alla carica contro le modifiche che il governo vuole portare al ddl concorrenza. Attraverso un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori (ANCMA) ha reso nota la sua posizione contraria alla modifica dell’art. 31 del ddl Concorrenza. Incrementi medi dell'80% sul costo delle polizze dei motociclisti assicurati fuori CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto), con picchi ancora più significativi al Sud, aumento del rischio di elusione assicurativa e rallentamento del mercato moto in una fase di crescita sono gli effetti previsti da tale cambiamento.

Le disposizioni del ddl Concorrenza estendono il meccanismo del CARD, a cui oggi aderiscono le imprese assicurative italiane, anche a quelle operanti in Italia con sede legale in altri Paesi europei. E lo fa mettendo nero su bianco gli effetti distorsivi che tale procedura genera sulle polizze motociclistiche per la rigidità del meccanismo di rimborso a forfait su cui si basa il CARD.

Il risarcimento diretto, introdotto nel 2007, prevede che il conducente che subisce un incidente non venga risarcito dall’assicurazione del responsabile del sinistro, bensì dalla propria: quest’ultima riceverà successivamente un rimborso forfettario dall’assicurazione del conducente che ha causato l’incidente.

Un meccanismo che ha generato effetti positivi, soprattutto sui tempi del risarcimento. Tuttavia, come chiaramente evidenziato da uno studio del centro CAMSEF dell’Università LUISS, la convenzione CARD genera esiti perversi sulle polizze per le due ruote, perché la rigidità del meccanismo di rimborso a forfait non si adatta agli incidenti motociclistici.

È stato dimostrato che il sistema funziona male quando si applica a incidenti che coinvolgono categorie differenti di veicoli. Inoltre, la compagnia del motociclista danneggiato riceve da quella del responsabile del sinistro meno di quanto corrisponde al proprio assicurato e ciò ha fatto lievitare i costi della gestione degli incidenti motociclistici per le imprese assicuratrici. In media i motociclisti già oggi pagano il 30% in più per effetto del CARD e, in particolare, coloro che hanno stipulato una polizza con compagnie estere - più di cinquecentomila centauri - vedranno aumentare il loro premio (204 euro il valore medio in Italia) dell'80%, se verrà approvata la modifica dell'art. 31 del ddl concorrenza.

Proprio per questo, in nota diffusa da ANCMA, l’associazione sottolinea che, per le due ruote, la logica CARD si muove paradossalmente addirittura contro l’istituto della responsabilità civile, in quanto il motociclista assicurato CARD oggi paga in base al danno che subisce e non a quello che procura.

Anche da qui la richiesta formale di ANCMA - facendo appello al Viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, che ha assunto la delega sulle materie assicurative - di modificare la previsione del provvedimento in discussione alla Camera.

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