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Ana Carrasco tinge di "rosa indelebile" il motociclismo

Ana Carrasco è la prima donna che vince un Campionato del Mondo assoluto della FIM. Nella sua carriera ha infranto tanti: dalle minimoto fino al CEV, passando per gli alti e bassi del Motomondiale fino alla rinascita nella Supersport 300: ecco la sua storia, la sua stagione ed i suoi numeri
1/12 Ana Carrasco nel CEV Moto3 (2012)
Ana aveva riscritto la storia lo scorso anno, vincendo a Portimão la gara della Supersport 300. Quest’anno non solo ha replicato questo successo altre due volte, consecutivamente, e dopo essere partita dalla pole position: ha vinto il premio più grande, il Titolo Iridato. Con il 13° posto a Magny-Cours, Ana Carrasco è Campionessa del Mondiale Supersport 300. È la prima volta che un pilota donna vince un Campionato del Mondo assoluto della FIM. Non è la prima, invece, che una donna vinca un Mondiale: nel 2016 la finlandese Kirsi Kainulainen conseguì tale risultato con i sidecar, in qualità di passeggera. La Carrasco, dunque, è la prima donna a vincerlo individualmente, ossia come pilota

In questa stagione della Supersport 300 il segreto di Ana è stato avere una partenza a razzo e finire sempre a punti. Dopo il 6° posto di Aragon ed il 4° posto di Assen, le vittorie di Imola e Donington in sella alla Kawasaki Ninja 400 hanno dato un vantaggio importante nei confronti dei concorrenti (Deorue, Grunwald e Perez) che invece hanno portato a casa anche degli zeri pesantissimi. Il peggiore è sicuramente quello di Deroue, arrivato proprio a Magny-Cours. Dunque, Ana Carrasco è la seconda vincitrice della categoria SSP 300 dopo Marc Garcia nel 2017. Riviviamo insieme il successo della 21enne spagnola che, gara dopo gara, si è messa alle spalle tutti i colleghi maschi della categoria.
Ana Carrasco mette il numero 1 sulla carena della sua Kawasaki: è lei la Campionessa del Mondo 2018 nella classe Supersport 300

La stagione 2018 della SSP 300

La stagione della Supersport 300 inizia ad Aragon visto che il campionato, seppur considerato “Mondiale”, corre solo su tracciati europei. Al MotorLand chiude 6a, mentre al comando della classifica c’è l’olandese Meuffels. In Olanda la gara è davvero rocambolesca, e sotto il traguardo Ana è 4a, la vittoria va a Grunwald mentre il nuovo leader di classifica diventa Scott Deroue: i due diventeranno i principali rivali della Carrasco per questo 2018. Importantissima la gara di Imola, nella quale Ana Carrasco parte dalla pole e vince in solitaria e si porta al comando della classifica generale. Il successo lo trova anche nell’appuntamento successivo, a Donington, con una dinamica uguale: dalla pole position scappa, vince ed allunga il suo distacco nei confronti degli inseguitori.

A Brno la gara viene interrotta tre giri prima della fine per un incidente: la Carrasco finisce 11a, tuttavia in classifica si trova a 20 punti di margine sul gruppetto composto da Sanchez, Deroue e Grunwald. Anche a Misano Ana non brilla particolarmente, chiudendo al 10° posto mentre Grunwald risale a -16. Dopo la pausa estiva, la Supersport 300 ritorna in azione a Portimão: Deroue vince mentre Grunwald cade e finisce fuori dalla zona punti, il tutto mentre Carrasco è 11a. La classifica si accorcia pericolosamente: tra la spagnola e l’olandese ci sono solo 10 punti. L’ultimo appuntamento stagionale a Magny-Cours è anche quello più emozionante. Ana Carrasco è nelle retrovie, in alcuni momenti si ritrova al 19° posto, ma grazie a vari sorpassi e a qualche ritiro termina 13a, il suo peggior risultato stagionale. Ma grazie allo “zero” di Deroue, ritiratosi per un problema al cambio, e al secondo posto di Perez, Ana Carrasco è Campionessa del Mondo Supersport 300.
Ana Carrasco con la Kawasaki Ninja 400 nel Mondiale Supersport 300 2018

La carriera di Ana Carrasco: i primi passi... su due ruote

Ana Carrasco Gabarròn, nata il 10 marzo 1997 a Murcia, in Spagna, inizia a correre su una minimoto all’età di tre anni. La passione le viene trasmessa dal padre Alfonso, meccanico dell’allora pilota del Motomondiale Josè David De Gea. La sua prima gara ufficiale la disputa nel 2001, tuttavia è dal 2005 che inizia a correre seriamente nel campionato Bancaja 70 cc della zona di Madrid e Andalucia: in quell’anno centra il primo trionfo in gara. L’anno successivo, nel medesimo campionato, è 2a. Nel 2007 corre nel Campionato Mondiale 70 cc terminando 12esima. La stagione successiva si concentra sulle classi 80cc e 125cc, mentre nel 2009 Ana diventa la prima ragazza a vincere il campionato Extremeño 125cc composto da cinque round, ed in quello stesso anno partecipa al Mondiale PreGP 125cc.
Ana Carrasco nel CEV 125cc 2011

Fianco a fianco con i maschietti, in Spagna e nel Mondiale

Il primo salto di qualità c’è a 13 anni, quando Ana raggiunge l’età minima per correre nel CEV 125 cc, diventando anche la prima ragazza a finire in zona punti nel campionato spagnolo. Nel 2012 invece passa al CEV Moto3 con il Team LaGlisse: in quella stagione Carrasco centra il 6° posto in qualifica a Jerez, il risultato migliore mai ottenuto da una donna nella categoria; a fine anno si porta a casa 20 punti.

Nel 2013, sempre con il Team LaGlisse, Ana Carrasco entra ufficialmente nel Motomondiale prendendo parte alla categoria Moto3. Nell’anno da rookie si ritira una sola volta, ossia (ironia della sorte vuole) in Spagna davanti al suo pubblico. Tuttavia a Sepang chiude 15a e si porta a casa i primi punti iridati: è la prima donna a centrare tale obiettivo nella Moto3. Con l’8° posto di Valencia sfiora il record detenuto dalla giapponese Tomoko Iagata, che nel 1995 chiuse al 7° posto ottenendo il miglior risultato mai ottenuto da una donna nel Motomondiale. Chiuderà la stagione con 9 punti.
Ana Carrasco durante un test invernale in vista del Mondiale Moto3 2014

Il periodo buio sui prototipi, la rinascita con le derivate

Dal 2014 inizia un periodo nel quale i risultati fanno fatica ad arrivare. In quell’anno, sempre in Moto3, corre con il Team RW. Corre solo 14 dei 18 GP in calendario per mancanza di fondi da parte degli sponsor (circa 250.000 euro), tanto che la squadra vieta alla Carrasco di salire in sella alla moto a partire dalle prove libere del Gran Premio di Misano. Il miglior piazzamento stagionale è il 20° posto in Germania e al Mugello, dunque nessun punto iridato. Nella stagione successiva, Ana passa nel team RBA Racing che la fa correre con una KTM. Salta la prima gara in Qatar per problemi alla clavicola, che si era infortunata nei test invernali. Al Sachsenring fa un incidente con Maria Herrera, infortunandosi nuovamente la clavicola che non le permetterà di correre negli USA ed in Repubblica Ceca. Finirà la stagione 2015, la sua ultima nel Motomondiale, senza nessun punto iridato.

Nel 2016 torna nel CEV, stavolta in sella ad una MVR Moto2 del Team Griful dopo circa un mese di trattative. L’obiettivo stagionale era di centrare una vittoria, tuttavia con la MVR, sostituita poi con una Suter del 2014, non riesce a centrare la zona punti.

Il 2017 è l’anno del riscatto per Ana Carrasco, che si iscrive al neonato Mondiale Supersport 300. Nei primi sei appuntamenti finisce sempre in zona punti, mentre a Portimão sorpassa sul rettilineo finale due piloti in scia, centrando la vittoria e diventando la prima donna a vincere una gara individuale di un campionato mondiale motociclistico. Finirà la stagione all’ottavo posto.
Ana Carrasco nel CEV Moto2 2016 in sella alla Suter

I numeri di Ana Carrasco nella SSP 300

  • Gare disputate: 17
  • Vittorie: 3
  • Podi: 3
  • Pole position: 2
  • Giri veloci: 4
Ana Carrasco vince il GP di Portimao 2017 nella Supersport 300
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