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Bautista: “La Ducati ufficiale è un missile”

Alla prima esperienza sulla GP18 lo spagnolo brilla. È di poco fuori dal podio a Phillip Island, ma l’anno prossimo lo attende la nuova Panigale V4 R in WSBK. Bautista spiega le differenze fra la GP17 e la GP18
1/28 MotoGP 2018, Phillip Island: Dani Pedrosa - Honda
Nonostante la defezione di Jorge Lorenzo, fuori per infortunio, il Ducati Team si presenta con due punte decise a giocarsi il podio a Phillip Island. Oltre ad Andrea Dovizioso, che conferma la grande stagione, nella quale è stato battuto solo dal campione del mondo Marc Marquez, è Alvaro Bautista che decide di partecipare pienamente alla lotta per il podio e inizialmente a quella per la vittoria. Il pilota di Talavera de la Reina inizia la sua prima gara da ducatista ufficiale dalla dodicesima casella. Il suo è un recupero fino alla bagarre di testa e alla lotta con il collega di box, Dovizioso, e con Valentino Rossi. Bautista chiude la corsa appena fuori dal podio: in pochi se lo sarebbero aspettato. Ecco le parole del numero 19.

“La Ducati ufficiale è un vero missile. Mi ha sorpreso molto il carattere che ha il motore, molto diverso della mia GP17. Hanno fatto un grande lavoro a Bologna e la nuova DesmosediciGP eroga la potenza in modo migliore, la mette meglio a terra e ne ha di più. A livello di telaio è difficile capire qui su questa pista, ma posso dire che si guida molto meglio della GP17”.

A chi gli chiede se parteciperà alla prossima gara con il team ufficiale qualora Lorenzo non fosse ancora pronto al rientro, Alvaro risponde: “Michele Pirro, resta in Italia (ride, ndr)! Io comunque sono disponibile, ma non sarò io a decidere. Nel 2019 voglio lottare nel Campionato del Mondo Superbike, essere sempre nelle posizioni di testa”.

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